Euroflora 2018

Ha chiuso con quasi 250.000 ingressi in quindici giorni la manifestazione Euroflora 2018, tradizionalmente ospitata dalla città di Genova e quest’anno, per la prima volta, distribuita nel verde dei giardini di Nervi.

A noi interessa guardare all’evento come occasione di riprogettazione del paesaggio. Euroflora un tempo si svolgeva al chiuso dei capannoni della Fiera, ed era uno spettacolo vedere questi spazi fiorire e rinverdire nel periodo della esposizione. Col passare dei giorni il verde appassiva, tant’è vero che nell’ultima settimana il biglietto d’ingresso era a prezzo ridotto…

Occupare i giardini di Nervi – spettacolosi già “al naturale” – ha significato integrare la floricoltura con il paesaggio “storico”, riempiendo le aiuole solitamente verdi (o incolte) con i colori dei fiori coltivati dalle decine di espositori.

Il progetto

Il progetto – dell’architetto Valentina Dallaturca dello studio Dodi Moss insieme con la paesaggista Egizia Gasparini – entra delicatamente nel paesaggio storico – tutelato dalla Soprintendenza – degli 86.000 metri quadrati che costituiscono i tre giardini, contigui, che degradano dall’abitato di Nervi verso il mare.

Un paesaggio che merita di essere guardato anche al di sopra della linea del naso, grazie agli alberi monumentali e allo sfondo del mar ligure, a scapito però delle bellezze floreali temporanee che si estendono a livello del suolo.

Interventi di landscape ottenuti col gioco dei colori hanno occupato i parterre solitamente a prato, mentre alcune installazioni artistiche creavano diversivi – come i peperoncini giganti di Giuseppe Carta o i papaveri sospesi di Alain Micquiaux.

Folla tutti i giorni, con momenti critici sui marciapiedi della minuscola stazione di Genova Nervi (o davanti ai chioschi per un pezzo di focaccia), a sottolineare il successo di pubblico (tipologicamente assimilabile a Expo 2015 o ai Floating Piers del 2016 sul lago d’Iseo).

Le piante sopravvissute torneranno nei vivai di provenienza o saranno donate alla municipalità; quelle deperite diverranno compost.

Ma dopo la scorpacciata di colori, l’invito è tornare a Nervi per godere i giardini nella loro storica bellezza (riaperti al pubblico a partire dal 26 maggio).

(Foto di B.Grillini per Sport&impianti)