Lo sport e la comunicazione “non ostile”

La giornata di formazione “Parole a scuola” tenutasi a Bari, per un uso responsabile della rete, ha presentato fra l’altro un manifesto di “comunicazione non ostile” dedicato allo sport.

Durante la giornata di formazione gratuita “Parole a scuola” tenutasi a Bari a fine novembre, alla quale hanno partecipato 1200 docenti e 1500 studenti (e 5000 ragazzi collegati in streaming dalle scuole di tutta Italia), si è parlato di competenze digitali, web e social media per un uso responsabile della rete. La giornata, organizzata da Parole O_Stili, Università Cattolica, Istituto Giuseppe Toniolo, in collaborazione con MIUR e Corecom Puglia, Università Cattolica, ha avuto il suo fulcro nella presentazione di due manifesti di “comunicazione non ostile”, uno dedicato allo sport e uno all’infanzia.

Il manifesto dello sport: correttezza, rispetto, condivisione

Il manifesto dello sport, patrocinato dal Coni, è stato ispirato dai contributi di oltre 100 fra atleti, club, squadre, federazioni, aziende, giornalisti e comunicatori legati al mondo dello sport. Si tratta di dieci semplici principi di stile a cui ispirarsi per ristabilire un contatto diretto, sincero e fondato sui valori nobili dello sport, così da evitare un linguaggio ostile nel tifo e nella comunicazione.

“Sport è dare sempre il meglio di sé. Per questo sia in gara, sia nella vita e nel mondo virtuale, sostengo i valori della correttezza, della condivisione e del rispetto”: questo e altri principi del Manifesto sono stati raccontati nel panel #loSportCheMiPiace a un pubblico di 1500 studenti da giornalisti sportivi come Lia Capizzi, Paolo Condò e da alcuni protagonisti del mondo dello sport fra cui l’ex portiere e oggi il dirigente dell’Inter Francesco Toldo, l’ex-pallavolista della nazionale e telecronista Consuelo Mangifesta, l’ex-canoista plurimedagliata Josefa Idem.

“Parole a scuola” a Bari è arrivata dopo l’edizione del febbraio 2018 a Milano che ha visto 1.200 professori ed esperti riunirsi nella sede dell’Università Cattolica e prosegue il percorso che sta portando il manifesto della comunicazione non ostile nelle classi d’Italia.