8 milioni di euro per i luoghi dello sport in Lombardia

A fine luglio è previsto il bando definitivo che finanzierà la realizzazione, l’ampliamento e la messa in sicurezza delle strutture sportive della regione Lombardia.

Entro la fine del mese di luglio sono previsti in arrivo 8 milioni di euro che andranno a finanziare a fondo perduto interventi di riqualificazione degli impianti sportivi regionali: lo ha stabilito la DGR 275/2018 del 28 giugno, con la quale la Regione ha stabilito entro 60 giorni l’emanazione del bando con il quale saranno definiti i termini e le modalità di presentazione delle domande, le modalità di assegnazione ed erogazione del contributo e i termini di scadenza.  Questa cifra di 8 milioni si aggiunge ai 16 milioni già disponibili grazie al rinnovo dell’accordo tra Anci e Istituto per il Credito Sportivo, per finanziamenti a tasso zero.

Nei limiti delle risorse disponibili i contributi sono stati divisi per anno: 1.950 milioni sull’esercizio 2018, 2.650 milioni nel 2019 e 3.400 milioni per l’esercizio 2020 per un totale di 8 milioni di euro: in caso di disponibilità di ulteriori risorse finanziarie sul bilancio regionale per la realizzazione e la riqualificazione sul territorio lombardo di impianti sportivi di proprietà pubblica, la dotazione prevista potrà essere incrementata fino alla concorrenza massima di 15 milioni nell’intero triennio, previa adozione di apposito provvedimento.

I destinatari del bando saranno gli enti locali, in forma singola o associata, per la costruzione e riqualificazione di impianti sportivi di enti pubblici nel triennio 2018-2020. Si prevede di coinvolgere 7500 impianti sportivi di base, con un pubblico di 900 mila atleti tesserati e oltre 9600 società sportive della Lombardia.

Il contributo massimo concedibile a fondo perduto è fissato in 150 mila euro e il minimo in 50 mila euro. Le risorse saranno ripartite tra le 11 Province lombarde e la Città Metropolitana di Milano, con quote proporzionali calcolate in base ai dati ISTAT della popolazione residente. Le richieste di contributo saranno valutate attribuendo dei punteggi sulla base dei criteri seguenti, che verranno dettagliati nel bando: tipologia di intervento, livello di progettazione raggiunto, utilizzo dell’impianto, interventi su più spazi, accessibilità dell’impianto, sostenibilità ambientale dell’intervento, omologazione e dell’impianto. I progetti saranno ammessi con un minimo di 40 punti.

Le quote saranno distribuite in 3 fasi: all’accettazione del contributo, all’inizio dei lavori nel 2019 e alla trasmissione del certificato di regolare esecuzione delle opere (nel 2020). Il contributo dovrà essere accettato entro il 15 dicembre 2018 e i lavori dovranno iniziare entro il 30 ottobre 2019, con conclusione entro il 30 settembre 2020.

Gli impianti sportivi a uso pubblico: definizione

Per impianti sportivi “di uso pubblico” si intendono le strutture sportive di proprietà pubblica o realizzate dall’Ente pubblico in diritto di superficie, a gestione diretta o affidate a privati in concessione o convenzione per la pratica delle discipline sportive, previo pagamento, se previsto, di una tariffa di utilizzo;
per “impianto sportivo” si intende un insieme di uno o più spazi di attività sportiva dello stesso tipo o di tipo diverso, che hanno in comune i relativi spazi e servizi accessori;
con i termini “spazio per l’attività” o “spazio per l’attività sportiva” si intende la parte dell’impianto sportivo in cui si svolge l’attività sportiva, comprendendo in essa le fasce di rispetto;
il “complesso sportivo” è un insieme di uno o più impianti sportivi contigui aventi in comune elementi costitutivi, spazi accessori e/o servizi.

Gli interventi finanziabili

A: Realizzazione nuovi impianti sportivi o ampliamento di impianti sportivi esistenti (al massimo 20% della dotazione del Bando) (costi minimi di investimento: 250 mila euro).
B: Riqualificazione di impianti sportivi esistenti: recupero funzionale, ristrutturazione, manutenzione straordinaria, abbattimento delle barriere architettoniche, miglioramento sismico, efficientamento energetico, messa a norma e messa in sicurezza (costi minimi di investimento: 200 mila euro).
C: Miglioramento e riqualificazione degli spazi per i servizi di supporto all’attività sportiva (per esempio, spogliatoi, primo soccorso, spazi per il pubblico, ecc.), per incrementare la fruibilità dell’impianto, migliorare la sostenibilità gestionale, riqualificare l’offerta dei servizi (costi minimi di investimento: 100 mila euro).
D: Realizzazione di spazi aggiuntivi e aree sussidiarie, funzionali all’impianto sportivo, quali ad esempio spazi attrezzati e aree verdi a esso collegate, che favoriscano abbinamenti tra pratica motoria e sportiva e la valorizzazione di risorse naturali e ambientali (costi minimi di investimento: 100 mila euro).

Verrà data precedenza agli interventi riguardanti la riqualificazione degli impianti sportivi esistenti.

Spese ammissibili

Le spese ammesse al contributo regionale (agevolazione nella misura del 50% delle spese ammissibili) sono:
– lavori, opere civili e impiantistiche;
– spese tecniche per la realizzazione dell’intervento (spese di progettazione, direzione lavori, ecc.), – spese per l’acquisto di arredi e attrezzature sportive, purché di stretta pertinenza dell’impianto sportivo;
– spese relative a opere di non specifica destinazione sportiva, purché necessarie alle concrete esigenze ed alla funzionalità complessiva degli impianti sportivi;
– IVA e ogni altro tributo o onere fiscale, previdenziale o assicurativo attinente alla realizzazione dell’intervento, se non recuperabili.