L’ultimo saluto a Paolo Villa

La prima notte di primavera è venuto a mancare Paolo Villa, architetto del giardino e del paesaggio, dello studio AG&P greenscape. Lo ricordiamo con questa serena immagine dal progetto del Parco della Torre.

Dopo il colloquio avuto con lui nello studio di via Savona per preparare il servizio sul Parco della Torre, lo scorso autunno, non abbiamo più avuto modo di incontrarlo di persona, e mai ci saremmo aspettati questa notizia.

Ci permettiamo di riprodurre qui il messaggio che la famiglia ha voluto lasciare, unendoci in silenzio ad amici e colleghi.

Di seguito, un ritratto di Paolo Villa, per chi non lo conoscesse, tratto dal sito dello studio AG&P greenscape.

Architetto del giardino e del paesaggio, fonda nel 1985 lo Studio AG&P. Formatosi nel campo del giardino privato, ha arricchito in trentacinque anni di esperienza la propria attività professionale con interventi su parchi, orti urbani, insediamenti residenziali, riqualificazione ambientale e inserimenti paesistici. È stato Direttore della Rivista “Architettura del Paesaggio” (2012-2016), Presidente nazionale AIAPP (Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio), dal 2009 al 2012. Docente a contratto presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano (1999-2011), la Facoltà di Architettura di Genova (2009-11) e l’Accademia di Brera (2002-2004-2008); coordinatore del Corso biennale ISAD di progettazione dei giardini (1994-2001) e dei Corsi di Orientamento della Fondazione degli Architetti P.P.C. di Milano; docente presso Masters, Scuole di specializzazione, Corsi professionali; collabora da vent’anni con la Scuola Agraria del Parco di Monza. Autore del manuale “La Costruzione del Giardino”, del libro “Solido come un Parco”, coautore di “Architettura del Paesaggio in Italia”, e di “Paesaggio Diffuso”; ha inoltre pubblicato numerosi articoli e progetti su riviste e libri. Relatore, moderatore, membro di giurie, comitati scientifici e promotore di iniziative a favore della cultura di paesaggio, nel 2017 Biagio Guccione l’ha inserito tra i dieci paesaggisti italiani più influenti.