È rinato il Palalido di Milano

Con il nome di Allianz Cloud, il nuovo palazzetto dello sport milanese è stato inaugurato venerdì 14 giugno alla presenza del sindaco Sala, del presidente del Coni Malagò, e tanti altri ospiti

La cerimonia, pur riservata a giornalisti e ospiti d’onore, è stata quella delle grandi occasioni. Alternati a spettacolari filmati che, proiettati sui quattro schermi (di 6 metri per 3,50) del “tabellone” centrale, hanno ripercorso i momenti epici del vecchio Palalido, hanno parlato il sindaco di Milano Giuseppe Sala, il presidente del Coni Giovanni Malagò, l’assessore allo sport Roberta Guaineri. Ospiti intervenuti Giuliano Campora, amministratore delegato dello sponsor Allianz Spa, il presidente Fipav Bruno Cattaneo, Lucio Fusaro di Powervolley Milano, la pallavolista Francesca Piccinini, la vecchia gloria del basket Dino Meneghin.

L’impianto

Non faremo qui la storia del Palalido, ma gioverà ricordare che il vecchio impianto, nato nel 1961 accanto alla frequentata piscina scoperta del Lido di Milano, è stato demolito nel 2012.

Il nuovo palazzetto, progettato dallo studio Teco+ (ing. Antonio Planchensteiner) per il definitivo e da ACR Progetti (ing. Augusto Graziadei) per l’esecutivo, ospita 5.309 posti su comodissime sedute – imbottite per alcuni settori – , ed è disegnato per garantire l’accessibilità a tutti; per essere il più possibile polifunzionale, comprende alcune file di tribune smontabili, così come è rimuovibile il parquet di gioco posato sul parterre in cemento. Per il volley verrà posato un pavimento vinilico, sempre smontabile.

Spettacolare l’illuminazione a giorno del campo con 124 proiettori a led; all’esterno l’innovativo sistema comandato da una centralina potrà creare giochi di luci sulla facciata curvilinea.

Una curiosità, alcuni elementi dello storico parquet del Palalido sono stati inseriti nella nuova pavimentazione lungo i corridoi del primo anello e nelle postazioni per disabili, a simboleggiare – afferma la nota del Comune – “una rinascita che non dimentica le proprie origini”.

L’altezza interna di 18 metri non emerge all’esterno, in quanto il campo di gioco è ribassato di circa 3 metri: il pubblico entra dal livello strada trovandosi a metà delle tribune.

Tra le aziende che hanno contribuito alla realizzazione ed alle forniture, ricordiamo: appalto principale: consorzio Kostruttiva Scpa; impresa esecutrice: Cooperativa L’Avvenire; sedute: Omsi; fornitura pavimentazioni sportive in parquet: Seicom; in resina: Gerflor; fornitura attrezzature sportive: Sport System; tribune metalliche: Ceta; balaustre e divisori in vetro: Aluvetro; tabellone elettronico: Bertelé; impianto di illuminazione: Signify; fornitura arredi spogliatoi: Sinko; recinzioni esterne: Betafence; impianti di condizionamento: Rhoss; manto di copertura e rivestimento metallico pareti: Steel pool cantieri in ATI con AT Srl. la laminazione delle acque meteoriche è ottenuta con quattro bacini interrati realizzati con elementi modulari di Geoplast.

Prossimamente, su Tsport e sul portale sport&impianti pubblicheremo un servizio completo sull’impianto.

(Tutte le foto del servizio sono (C) sport&impianti)