Un nuovo stadio per Parma: qualche considerazione in merito

Alla luce delle attuali condizioni in cui versa lo storico impianto cittadino intitolato a Ennio Tardini, il comune ha aperto il dialogo con la società sportiva Parma Calcio, principalmente nell’ottica di una riqualificazione.

Il Tardini è stato costruito nel 1923 e il più recente intervento di riqualificazione risale al 2009, ma oggi una porzione di tribune e di curva non sono agibili, e nella struttura non sono comunque presenti quei comfort e quei servizi propri di uno stadio al passo coi tempi. Per questo il comune, al quale attualmente spettano tutti gli interventi di manutenzione straordinaria, cerca ora un confronto con il Parma Calcio; la speranza sarebbe quella di concedere il diritto di superficie, ma l’amministrazione comunale si dice aperta a ragionare su un “intervento pesante”, per cui anche alla vendita del lotto.
In comune a Parma si discute già da tempo intorno alla questione stadio, sia con proposte che guardavano alla realizzazione di un nuovo impianto al difuori dei confini cittadini sia con proposte di riqualificazione di quello attuale, ma il dialogo con la società sportiva ha subìto ovvi rallentamenti a causa dal passaggio di proprietà, ora in via di conclusione. Nel frattempo si è aperto il confronto con i privati e altre istituzioni, come l’Università di Parma, e un gruppo di studenti del Politecnico di Milano ha acceso la curiosità delle amministrazioni con uno studio di progetto proprio sul Tardini, partendo dalle funzionalità invece che dall’architettura.
L’obbiettivo è, in ogni caso, quello di dare alla città di Parma uno stadio al passo coi tempi, che viva tutti i giorni della settimana integrando nella struttura esercizi commerciali, servizi, e ristorazione, e soprattutto che non sia vista dai cittadini come un ingombro ma come parte integrante e funzionale della città.