Sport di Classe: dimezzate le scuole partecipanti, e al Sud costi dieci volte quelli del Nord

Il progetto in questione, nato nel 2010 sotto il nome di “Alfabetizzazione motoria” e rivolto ad alcune classi di quarta e quinta elementare, prevede l’ampliamento a due ore settimanali di ginnastica e l’affiancamento ai maestri di un vero insegnante di educazione fisica.

Il programma per le sculoe elementari prevede un’ora settimanale dedicata all’attività fisica, che gli studenti svolgono assistiti dagli insegnanti delle materie curriculari, e si traduce così molto spesso in un momento di corsa e giochi con la palla. Sport in Classe voleva quindi essere una sperimentazione volta a capire quali vantaggi avesse e se fosse realizzabile il potenziamento, sia in termini di tempo che in termini di formazione, dell’educazione motoria durante gli ultimi due anni di scuola primaria. Le risorse per questo progetto, però, sono arrivate a fasi alterne da Coni, Ministero dell’Istruzione e Presidenza del consiglio, oltre ai fondi europei Pon, ma quest’anno il Miur ha stanziato la cifra irrisoria di 200.000 euro. I finanziamenti forniti dall’Europa, riservati alle regioni meridionali, sono inoltre soggetti a numerosi vincoli che vanno ad aumentare le spese accessorie fino a 130 euro per ora di lezione (mentre per il bando con fondi ministeriali ne prevede solo 15), e non saranno per questo in grado di avere l’impatto preventivato dal ministero. Il risultato è che per il 2018 le classi partecipanti saranno 33.524, contro le 58.594 dello scorso anno, mentre ancora non si hanno riscontri tangibili in merito all’efficacia dell’operazione.