Canale per canoa a Ivrea (Torino)

Nei primi mesi del 2015 Ivrea Canoa Club ha incaricato Whitewater Parks International (WPI) per contribuire a migliorare la capacità di pagaia e la qualità del suo canale di rafting. Priorità generali del progetto sono state il miglioramento delle caratteristiche delle rapide, contemporaneamente alla stabilizzazione idraulica del canale. L’intero progetto di modifica è stata una…

Nei primi mesi del 2015 Ivrea Canoa Club ha incaricato Whitewater Parks International (WPI) per contribuire a migliorare la capacità di pagaia e la qualità del suo canale di rafting. Priorità generali del progetto sono state il miglioramento delle caratteristiche delle rapide, contemporaneamente alla stabilizzazione idraulica del canale. L’intero progetto di modifica è stata una intensa collaborazione tra professionisti del settore e competenze locali. È iniziato con un rilievo topografico delle sezioni più ripide del canale, che avevano maggior bisogno di affinamento. La sezione superiore del canale è stata assoggettata ad un tradizionale rilievo in 3D, mentre la sezione inferiore, necessitando di un livello ancora più elevato di dettaglio, è stata rilevata mediante scansione laser. I punti topografici sono stati utilizzati per creare un profilo di superficie del canale.

È stato quindi sviluppato un modello idraulico in scala 1:17 presso la Czech Technical University di Praga, con l’aiuto del Laboratorio di Ingegneria Civile e Idraulica di facoltà. Obiettivi specifici per la modellazione includevano la progettazione di modifiche semplici ed economiche, che potessero avere però impatti significativi. Esperimenti con ostacoli di fondo in posizione strategica hanno fornito molti risultati positivi nel modello, come una corrente più centralizzata, la sincronizzazione delle onde e una maggiore stabilizzazione dei mulinelli.

WPI ha lavorato anche con gli utilizzatori finali e le ditte esecutrici di Ivrea, per individuare un approccio al lavoro di modifica che potesse essere realizzato principalmente sul posto e ad un costo ragionevole. Innanzitutto sono state preparate delle superfici in calcestruzzo colato per la modifica di elementi che erano stati o confezionati sul posto o prefabbricati. Questi sono stati depositati meccanicamente nel canale e poi fissati con semplici tasselli. Infine, il processo ha richiesto, per un giorno o due, di aprire o chiudere l’afflusso dell’acqua, osservando e perfezionando gli effetti del posizionamento dei singoli elementi. Questi lavori in situ sono stati completati nel gennaio 2016.

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La storia

La canoa sulle acque della Dora Baltea  compare all’inizio degli anni ’50: la cronaca riporta, quale evento scatenante dell’interesse per la disciplina, il raid Ivrea-Venezia da parte di Giulio Valzolgher e Gianfranco Voltolina nel 1952, su una canoa a due posti.

Inizialmente l’Ivrea Canoa Club si installa nei fatiscenti edifici della Caserma Valcalcino, in riva alla Dora: in seguito, l’amministrazione demaniale, che ha in gestione il Naviglio di Ivrea (usato per portare nel vercellese le acque della Dora Baltea) concede l’uso di una piccola costruzione storica, chiamata il Pontetto, proiettata sul fiume con una propaggine utile a varare le canoe.

Il “Pontetto” è posizionato nel punto in cui la Dora Baltea – dal lato sinistro – si trasforma in una largo e tranquillo canale che raccoglie le acque da convogliare verso il Naviglio di Ivrea e – dal lato destro – continua il suo corso naturale che, a causa del dislivello determinato dallo sbarramento, si trasforma in una piccola rapida di circa 300 metri di lunghezza. È solo dopo l’incontro con i canoisti di Nova Gorica, abituati alle rapide dell’Isonzo, che gli eporediesi cominciano ad affrontare le rapide della Dora. Da quel momento, lo slalom tra le rocce, dal Ponte Vecchio al Ponte Romano, entra nel calendario delle manifestazioni canoistiche nazionali e internazionali.
Detriti e rocce, con la creazione di mulinelli e rigurgiti, rendevano il percorso particolarmente interessante, e l’inserimento di gabbioni con pietre e assi di legno ne aumentava volutamente il moto ondoso e la difficoltà.

Tuttavia, alla fine degli anni ’70 una piena distrugge la diga di San Bernardo, posta alcuni chilometri a valle, modificando di fatto il regime idrometrico e riducendo sostanzialmente il livello delle acque a valle del campo di gara. Conseguentemente, aumentato il dislivello, la pendenza del tracciato con i relativi ostacoli diventava proibitiva.
Un primo tentativo di intervento risale a metà degli anni ’90, con la posa di grossi massi a ridisegnare la sponda sinistra della Dora.
I progetti si susseguono nel tentativo di trovare la soluzione migliore per disegnare un tracciato impegnativo ma sicuro: fra questi, il tentativo dello slovacco Ciback, già autore del canale di Liptovsky Mikulas in Slovacchia, che modifica la pendenza nel tratto finale per ridistribuire i dislivelli lungo tutto il percorso.

Ulteriori modifiche introdotte dalla francese Hydrostadium, progettista del canale olimpico di Atene, consentono di ospitare a Ivrea la Coppa del mondo 2007 e i Mondiali di Canoa discesa 2008.
Ma volendo offrire un impianto per la pratica della canoa slalom, risulta necessario rimodulare ancora le pendenze, oltre ad allungare la sponda di sinistra per creare una vasta piscina nella parte finale dove potere esercitarsi con maggiore tranquillità. La posa di lastroni piatti all’uscita dalla piscina va a determinare una inattesa onda da surf.
Si arriva così all’intervento del 2015, in vista della prima prova di Coppa del Mondo 2016 di Canoa Slalom, con l’obiettivo di creare morte più stabili, di poter disporre di una maggiore varietà di combinazioni tecniche.

Il nuovo canale ha oggi caratteristiche di eccellenza certificate dall’International Canoe Federation, e nella sezione finale è molto simile all’impianto olimpico di Rio 2016; classificato di 4° grado per una lunghezza di 230 metri, attrezzati con 60 porte da slalom su un dislivello di 6 metri e una pendenza media del 3%; la portata media è, nel tratto, di 11/13 metri cubi al secondo.
Ogni anno lo Stadio della Canoa di Ivrea ospita importanti manifestazioni a livello nazionale ed internazionale nonché competizioni di canoa freeride in occasione degli Eporedia Active Days.