Complesso per il Pentathlon moderno a Pesaro

Rallentata da difficoltà relative agli appalti, la realizzazione del centro per il Pentathlon moderno (il cui progetto è stato pubblicato da Tsport nel n.295 del gennaio-febbraio 2014) è giunta alla prima tappa con il completamento delle vasche natatorie. Dal punto di vista architettonico, il complesso intende porsi in modo articolato e dinamico nel contesto urbano con il quale entra in simbiosi e si rapporta.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 316

Il progetto per la realizzazione di un complesso sportivo polivalente per le discipline del Pentathlon Moderno si sviluppa su un lotto di 8.623 mq di superficie. Il contesto urbano in cui si inserisce il progetto è particolarmente interessante dal punto di vista ambientale per la presenza del verde e di un ampio parco, unita alla contiguità con altre strutture sportive.
La costruzione dell’impianto sportivo di esercizio è il frutto di un rapporto convenzionale tra il Comune di Pesaro, la Provincia di Pesaro-Urbino e la Federazione Italiana di Pentathlon Moderno, approvato tra il 2007 il 2008; in tale contesto la F.I.P.M. ha assunto il ruolo di soggetto gestore dell’impianto e si fa carico del rimborso del mutuo da contrarre con l’Istituto per il Credito Sportivo per la realizzazione dei lavori di costruzione.
Nel corso dei lavori si sono manifestati diversi problemi con le imprese interessate, con conseguenti sospensioni e varianti in corso d’opera, che ne hanno ritardato il completamento.
L’architettura dell’impianto interpreta in chiave sportiva il rapporto con il luogo: un luogo “cerniera” tra due direttrici stradali particolarmente importanti (Via Togliatti e Via Paganini). Il complesso sportivo è inserito un’area verde con caratteristiche interessanti (Parco Miralfiore): per questo motivo, le volumetrie si presentano in maniera disarticolata, anche al fine di poter minimizzare gli impatti che un simile complesso necessariamente presenta.


Dal punto di vista volumetrico si evidenziano il corpo centrale della piscina e la palestra posta al primo piano che, con i particolari “tagli” delle pareti, conferisce notevole dinamicità al centro sportivo. Il corpo al primo piano ha una forma molto semplice: vetrata nella parte anteriore (hall e bar) e chiusa nella parte che guarda verso il campo di calcio, quasi a creare un “margine” artificiale. Nel complesso, le volumetrie sono organizzate per ampie superfici vetrate e opache che, opportunamente contrapposte, conferiscono all’insieme la necessaria dinamicità. Un centro sportivo, quindi, dialogante con il contesto urbano con il quale entra in simbiosi e si rapporta.
Dal punto di vista energetico siamo in presenza di un edificio in classe energetica “A”: questo risultato è stato ottenuto tramite l’uso di una forte coibentazione delle pareti e di un’impiantistica tecnologicamente molto evoluta e capace di ridurre fortemente i costi di gestione.
Tre sono le vasche per l’acquaticità: quella principale per il nuoto da 25×21 metri, la piscina per riabilitazione da 12×18 metri, e una piscina baby da 8×5 metri con profondità di 60 centimetri. Ciascuna è dotata di un proprio impianto di filtrazione, completamente automatizzato.
Al piano terra è presente un’area ristoro per complessivi 375 mq, oltre a tutti i necessari ambienti di servizio.
Ad oggi (luglio 2017), l’impianto sportivo risulta completamente finito all’esterno, mentre al primo piano e al piano interrato dovranno essere completati: la palestra per aerobica, l’area scherma e il centro fitness. Esistono già tutte le predisposizioni degli impianti.
Inaugurata il 19 giugno con la presenza del Presidente del Consiglio, si prevede che la parte relativa alle piscine possa entrare in esercizio entro il mese di ottobre.
A impianto completato si potranno svolgere i seguenti sport federali: nuoto, corsa, tiro e scherma.