Firenze: Nuova palestra di boxe

Con l’ausilio del Fondo “Sport e Periferie” il Comune di Firenze ha realizzato una palestra specialistica dedicata alle attività di pugilato.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 332

L’esigenza di una nuova palestra specialistica dedicata al pugilato è evidenziata dal fatto che in tutto il territorio comunale erano presenti solo due strutture dedicate alla boxe, una nel quartiere dell’Isolotto nella parte ovest della città e in riva sinistra d’Arno, l’altra in un seminterrato del Nelson Mandela Forum nel quartiere di Campo di Marte, nella zona est della città. L’ubicazione della nuova struttura è stata appositamente pensata nella periferia est in riva destra d’Arno per l’ampio bacino di utenza raggiungibile, che si estende a metà città di Firenze ed ai comuni vicini dell’area est.
La realizzazione di una nuova palestra di boxe si propone quale centro di eccellenza per la preparazione agonistica degli atleti, e può ospitare manifestazioni a livello locale con presenza di pubblico fino a 200 spettatori.

L’Accademia Pugilistica Fiorentina

L’Accademia Pugilistica Fiorentina, ospitata fino all’anno scorso all’interno del Mandela Forum, nasceva nel 1938 nel quartiere di Santa Croce; i colori sociali sulla divisa sono stati fin dall’origine la canottiera viola con giglio rosso in campo bianco e i calzoncini neri.
Dopo la sospensione dovuta alla guerra, l’Accademia rinasceva sotto il nome di Spes riprendendo in seguito la denominazione originaria. Prima in una chiesa sconsacrata, poi in una sede in piazza Beccaria, l’attività degli atleti veniva ospitata dagli anni ’70 presso il Boxing Club alla Montagnola e solo nel 1987 veniva assegnata all’Accademia Pugilistica una nuova palestra all’interno del palasport (l’attuale Mandela Forum). Tuttavia la collocazione della palestra nel seminterrato del complesso sportivo che ospita gli eventi più importanti della città non era ottimale per la frequentazione quotidiana degli atleti, sia per gli spazi, non creati specificamente per la boxe, sia per la continuità degli allenamenti interrotta a volte dagli eventi del Mandela Forum.
La nuova palestra dunque sarà destinata come centro di eccellenza per la preparazione agonistica, mentre i grandi eventi continuerebbero a svolgersi al Mandela Forum, che può ospitare 8000 spettatori.

Il progetto

L’area individuata per la realizzazione della nuova palestra di boxe è ubicata nel Quartiere 2, in adiacenza al Parco di Villa Favard di Rovezzano, alla quale si accede da Via di Rocca Tedalda. La nuova palestra è collocata al centro dell’area a disposizione, in modo da risultare percorribile su tutto il perimetro, con il lato lungo posto lungo l’asse nord-sud; all’ingresso dell’area sono collocati alcuni posti auto per gli utenti e nel resede trovano sistemazione anche alcuni manufatti necessari per gli impianti tecnologici come la nuova cabina elettrica ed un locale per le apparecchiature dell’anello antincendio.
La struttura della palestra è costituita da travi in legno lamellare che, partendo dalla zona di ingresso con all’interno i servizi di accoglienza per il pubblico e l’infermeria, si innalzano seguendo un andamento curvilineo sullo spazio di attività sportiva che contiene il ring e la palestra per l’attività preparatoria ed è caratterizzata da vetrate da ambo i lati per tutta la sua lunghezza. La parte terminale dell’edificio contiene al suo interno la zona dedicata agli atleti con tre spogliatoi con relativi servizi igienici e, rispetto alla zona di attività sportiva, presenta un salto di altezza con copertura piana.


La modellazione dell’edificio ha seguito la natura del parco circostante; gli impianti sono improntati al massimo contenimento dei fabbisogni energetici ed orientati all’utilizzo di energie rinnovabili con l’obiettivo di realizzare strutture il più possibile autosufficienti riducendo all’essenziale l’acquisto di fonti energetiche ed idriche esterne. Ne consegue la possibilità di sostanziali risparmi nel riscaldamento, nel condizionamento estivo, nel consumo di acqua potabile e nell’illuminazione, oltre all’importante risultato della riduzione del rilascio in atmosfera di anidride carbonica grazie all’impianto solare termico a supporto degli impianti di riscaldamento ed idrosanitario, con caldaie a condensazione ad alto rendimento e recuperatori di calore sull’impianto termoventilante. Nel quadro della sostenibilità rientra infine l’illuminazione a LED comandata da sensori di presenza persone.
Nella parte posteriore del nuovo edificio verrà in seguito collocato un campo all’aperto di beach volley con fondo in sabbia.