Palagano (Modena): Nuova palestra in legno lamellare

La struttura, che sorge in territorio montano e a rischio sismico, è stata realizzata con criteri tali da poter funzionare anche come edificio utile ai fini di protezione civile in caso di calamità.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 326

Palagano è un Comune dell’Appennino modenese gravitante nell’area del distretto ceramico che fa capo alla città di Sassuolo.
La complessità e le problematiche del territorio, in considerazione della sua ampia estensione e della distribuzione della popolazione su di esso, impongono strategie organizzative che permettano a chi vive in zone montane lontane dai centri più serviti di avere ugualmente la possibilità di fare sport.
Da qui, il programma che l’Amministrazione Comunale di Palagano ha intrapreso per la riqualificazione del Centro Sportivo Papa Giovanni XIII, di proprietà pubblica, al fine di promuovere lo sport, anche a livello agonistico, fornendo le strutture necessarie alle associazioni sportive, scuole e parrocchie, che concorrono sinergicamente all’educazione ludico-sportiva di bambini, ragazzi ed adulti del territorio durante tutto il periodo dell’anno.
In quest’ottica, è risultata necessaria a servizio del Centro Sportivo anche la costruzione di una nuova palestra con relativi spogliatoi, in sostituzione di una piccola palestrina esistente, insufficiente per le attività agonistiche e di regolare allenamento di molte tra le più comuni e praticate discipline sportive, tra cui la pallavolo, il basket ed il calcetto, e con spogliatoi ormai molto datati, obsoleti quanto a finiture ed impianti, e dimensionalmente non a norma per le necessità di una moderna struttura sportiva.

Le vicissitudini del progetto

Il progetto della nuova palestra, approvato nel 2013, ha ottenuto a suo tempo un finanziamento di 998.983 euro nell’ambito del primo programma “6000 campanili”.
Il vincitore della gara d’appalto realizzava le sole fondazioni dell’edificio, rendendo necessaria la riassegnazione dell’appalto e un rifinanziamento ottenuto nel 2016 da parte del Credito Sportivo, con il quale si è potuto completare l’opera integrandola con nuovi spogliatoi.

 

L’assetto funzionale

L’edificio esternamente ha forma regolare. La sala da gioco ha una superficie di circa 960 mq utili con altezza netta minima sotto trave sui campi da gioco di 8 metri; il pavimento è realizzato in parquet sportivo in faggio essiccato.
Omologata per 96 spettatori seduti in tribunetta, può ospitare, in conformità alle norme CONI, il gioco della pallavolo a livello agonistico con un campo unico e fasce laterali regolamentari, oppure per allenamento e corsistica con due campi affiancati e fascia laterale ridotta; inoltre, può essere svolto il gioco della pallacanestro a livello agonistico e il calcio a cinque anche a livello agonistico.
Sul fronte nord della palestra, in posizione più direttamente accessibile dalla strada, sono collocati i nuovi spogliatoi, contigui, ma strutturalmente indipendenti, e direttamente comunicanti con la sala gioco. Come per la Palestra, anche il piccolo volume degli spogliatoi è impostato secondo uno schema semplice e funzionale, con massima ottimizzazione degli spazi per ridurre al minimo i costi di realizzazione e gestione, pur garantendone la piena fruibilità e rispondenza alle norme CONI.
Le funzioni qui ospitate sono quelle indispensabili al funzionamento della palestra, in base alle esigenze presenti sul territorio ed alle future aspettative dell’Amministrazione Comunale.

La fascia a ridosso della palestra è stata risolta con una sorta di corridoio-cerniera in cui sono stati inseriti i due accessi, contrapposti e non comunicanti, degli atleti da un lato (ovest) e di pubblico e giudici di gara dall’altro (est), sufficientemente ampi in funzione delle presenze previste ed illuminati naturalmente da ampi cupolini fissi. I due accessi, rientranti rispetto al volume principale, sono protetti da pensiline metalliche aggettanti, strutture leggere a protezione degli ingressi dagli agenti atmosferici ed, al contempo, elementi di connotazione e riconoscimento dei percorsi. Vi sono ricavati inoltre il deposito per le attrezzature sportive, un ripostiglio per il materiale di pulizia, e il blocco destinato ai servizi igienici per il pubblico.
Dai due disimpegni di accesso si dipartono le funzioni principali: da un lato la sala da gioco per gli atleti e lo spazio tribuna per il pubblico, dall’altro spogliatoi e servizi.
Questi comprendono due spogliatoi per gli atleti con servizi di pertinenza, due spogliatoi per giudici/istruttori/insegnanti, e il locale di primo soccorso.

I problemi progettuali

La struttura del corpo palestra, apparentemente semplice nonostante le notevoli dimensioni, presenta in effetti fattori di particolare complessità: un grado di sismicità elevato (il territorio di Palagano è classificato in zona 3); una Classe d’uso IV (ai sensi del Decreto della Protezione Civile del 2003) in quanto l’edificio deve essere utilizzabile per le emergenze in caso di calamità; un carico neve elevato; la necessità di una resistenza al fuoco pari a 60 minuti imposta dalle normative antincendio per impianti sportivi; infine l’impossibilità di condurre le travi di copertura fino al cantiere in pezzo unico, che ne ha imposto la suddivisione in tre segmenti, giuntati in cantiere, in quanto la strada di accesso al cantiere è stretta, a forte pendenza e con presenza di un tornante.

Lo schema strutturale

L’intero edificio è realizzato interamente in legno lamellare, con utilizzo di cemento armato per le sole fondazioni.
La struttura portante del corpo palestra è a travi e pilastri lignei, con tamponamenti perimetrali collaboranti in pannelli Xlam, mentre l’ossatura portante degli spogliatoi è costituita da sole pareti (perimetrali e setti interni) in pannelli Xlam con travi di correa, senza ausilio di pilastri.
La copertura della palestra, sempre lignea, è costituita da un solaio piano in pannelli Xlam fissati direttamente sulle travi principali, di sostegno ad un sistema di reticolari in legno ad arco ribassato, con soprastante manto in pannelli curvi di lamiera grecata.
Più semplice il pacchetto strutturale della copertura negli spogliatoi, impostato su travi inclinate ad unica pendenza con soprastante tavolato ligneo, sormontato da un manto in pannelli di lamiera grecata coordinato con quello del corpo palestra.
La struttura ha richiesto lo studio di un’efficace controventatura affidata a tre elementi distinti: i cinque portali interni sono vincolati a terra con incastro cedevole, mentre la connessione trave-pilastro è stata modellata in maniera analoga con una molla rotazionale per garantire la stabilizzazione della struttura nei confronti delle forze orizzontali trasversali; i pannelli Xlam di collegamento tra i pilastri lungo le pareti perimetrali svolgono funzione di controvento longitudinale dell’edificio; i pannelli Xlam in copertura, rinforzati con nervature e fissati all’estradosso delle travi piane di copertura, consentono di ottenere un piano virtualmente di rigidezza infinita, in grado di distribuire le azioni sismiche sugli elementi portanti.