Speciale Acqua – Parte 2: Rassegna. Forme, materiali e accessori nel progetto delle piscine (1)

La panoramica sul mondo degli impianti per l’acquaticità tratta, in questa seconda parte, dei diversi elementi che concorrono nella progettazione delle piscine, attraverso alcuni esempi di realizzazioni recenti

Vai alla Parte 1: Ieri e oggi. La piscina tra storia e norme

Vai alla Parte 3: Dal parco acquatico alle terme

Vai alla Parte 4: La piscina accessibile e la piscina terapeutica

Vai alla Parte 5: Altri temi intorno all’acqua: la piscina privata, il deep diving, gli sport inusuali

Forme e misure

Come si è detto nella prima parte, la singola vasca natatoria di dimensione standard non è più sufficiente a garantire la sostenibilità di un impianto natatorio date le esigenze del pubblico di oggi, orientate oltre che allo sport, al benessere e al divertimento.

Lo schema dell’offerta di acquaticità all’interno di un centro sportivo parte quindi, come livello minimo, dall’abbinamento tra una vasca natatoria da 25 metri e una ludica, sempre rettangolare, che ne sfrutta planimetricamente la larghezza. Questa avrà una profondità tra gli 80 e i 110 cm, consentendone l’uso anche per attività di aquagym. Ne sono esempi Manfredonia, Agropoli, Capaccio.

Nel centro sportivo di Merate (LC) è adottato lo stesso schema, recentemente raddoppiato con una nuova coppia di vasche sportiva / ludica, così come a Terni: si noti che questi due centri offrono anche almeno una vasca esterna da utilizzare nella stagione estiva. Questa opportunità è offerta anche dall’impianto di Fucecchio.

Il centro acquatico di Brugherio dedica la seconda vasca espressamente ai bambini, con un fondale di soli 55 cm.

Altre situazioni presentano una maggiore diversificazione degli specchi d’acqua, con vasche differenziate. Borgo Valsugana, oltre alla vasca da 25 metri allargata a 10 corsie, offre una vasca fitness/riabilitativa profonda 130 cm, una didattica da 90 cm, entrambe a forma regolare, e una vasca ricreativa, con river e idromassaggi, avvicinandosi al tema del parco acquatico, confermato dall’acquascivolo con breve casca di ammaraggio.

Concettualmente simile l’impianto di Potsdam, con vasca natatoria, vasca quadrata, e due aree di forma irregolare per le attività terapeutiche e ricreative.

Una diversa modalità di progettazione della vasca può prevedere l’adozione di una forma ibrida, che unisce gli spazi per il nuoto a quelli per le altre attività acquatiche: ne sono esempi l’impianto di Viggiano (di cui parliamo anche più avanti), e di Madonna di Campiglio.

 

Un intervento integrato – Centro natatorio a Carugate (Milano)

L’intervento del Nuovo Centro Natatorio a Carugate si colloca nell’attuale area sportiva comunale.  Il progetto ha previsto la realizzazione di un nuovo centro natatorio integrato polifunzionale coperto, dotato di idonei servizi, l’ampliamento del parcheggio, il rifacimento del manto erboso del campo da calcetto, l’ampliamento del bar, la realizzazione di nuovi spogliatoi a servizio del centro, e l’ampliamento del confine dell’area sportiva esistente, con la realizzazione di un nuovo campo da calcio in erba naturale in uno dei lotti adiacenti all’attuale centro. La nuova piscina coperta è stata realizzata in luogo del centro natatorio previe esistente che è stato demolito, in quanto si trattava di una struttura ormai inadeguata dal punto di vista tecnologico e funzionale.

A02 Planimetria

I principali obiettivi e le finalità a cui ci si è attenuto, si possono riassumere nei seguenti parametri: flessibilità e funzionalità per ottenere uno spazio idoneo ad esigenze e modi di utilizzo diversi creando spazi d’acqua con diverse caratteristiche; il contenimento dei costi di gestione, attraverso il dimensionamento ottimale dei volumi, l’adeguato isolamento termico, l’accurata definizione delle componenti impiantistiche, la scelta di materiali durevoli, la facilità di manutenzione dei diversi componenti dell’organismo edilizio; la sicurezza sia per il normale funzionamento per allenamenti, sia in caso di grande presenza di pubblico nel periodo estivo nel rispetto delle normative vigenti; le soluzioni architettoniche per dare un prodotto equilibrato nelle soluzioni formali, correttamente inserito nel territorio e di facile lettura.

L’atrio è concepito come il punto di relazione tra la sala vasche e i servizi circostanti. La scelta della parete vetrata che divide ma in stesso modo collega l’atrio e l’acqua diventa l’elemento principale dello spazio.

La sala vasche ospita: una vasca di 25 x 16.50 m organizzata con 8 corsie che garantisce la possibilità sia per il nuoto agonistico, ma anche per il nuoto libero e quello di base; una vasca di 15,50 x 7 m organizzata in uno spazio ad uso bambini 0-3 anni e polifunzionale (esclusa la riabilitazione); e una vasca di 7 x 5 m con profondità costante 0,80 m organizzata in uno spazio ad uso polifunzionale.

La zona fitness è divisa in quattro sale, connesse tra loro e con il contatto visivo sulla sala vasche. L’area palestre ha i propri spogliatoi e dento la zona fitness si è deciso di collocare anche la zona benessere con sauna, bagno turco e area massaggi.

Il nuovo centro, rispetto a quello esistente, che risultava molto vicino alla viabilità locale della via Fidelina, è totalmente immerso nel verde, e meglio integrato con l’area sportiva. A tale scopo è perciò stato allontanato dal parcheggio: si è pertanto reso necessario segnalare in modo “forte” la presenza dell’edificio e del suo ingresso, perché potesse essere più facilmente distinguibile anche dalla stessa via Fidelina.

A questo scopo è stata realizzato un percorso di pavimentazione, in parte coperto da una pensilina, che connette l’edificio al parcheggio. La pavimentazione esterna è stata usata anche per ordinare l’area estiva, e per collegarla al nuovo impianto. In sintesi, il punto di ingresso all’edificio diventa il punto centrale dell’intero assetto esterno ed interno, dal quale si dipartono il percorso al parcheggio, e quello che dà sull’area estiva.

Model

La proposta progettuale, oltre alla realizzazione del nuovo centro natatorio, comprende anche la riqualificazione e l’ampliamento del centro sportivo esistente.

Il progetto proposto prevede che venga realizzato un nuovo campo da calcio in erba naturale nell’area ad est dell’attuale centro sportivo comunale, che verrà così ampliato includendo il nuovo lotto e portando a tre l’offerta dei campi da calcio: nell’area del centro sportivo è infatti già presente un campo da calcio e un secondo campo in erba sintetica sarà realizzato all’interno dell’area dal Comune.

Si prevede inoltre di trasformare il manto del campetto più a nord in un manto in erba sintetica, con segnature per campo regolamentare per il gioco a 7.

 

SCHEDA

Committente: Gestisport soc.coop. Sportiva Dilettantistica

Progetto: Studio TECO+

Importo dei lavori: euro 4.382.944

Fine lavori: febbraio 2018

 

Pavimenti e rivestimenti – Piscina comunale a Carpi (Modena)

I cambiamenti intervenuti nella società e nello stile di vita dei cittadini negli ultimi decenni hanno modificato sia la quantità di fruitori, che la tipologia di fruizione dell’impianto natatorio.

Si è reso quindi necessario un totale ripensamento dell’esistente centro “Campedelli”, dal giusto dimensionamento degli spazi d’acqua, all’individuazione delle attività accessorie e complementari.

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Per quanto riguarda le vasche interne si è pensato a tre unità di cui due dalla lunghezza del lato maggiore pari a 25 metri; la terza è una vasca multifunzionale coperta, posta in un locale separato dalla sala principale con una vetrata scorrevole, e si caratterizza per una polifunzionalità d’uso per acquaticità, benessere, recupero.

Le vasche esterne sono una natatoria da 50 metri e una ludico-ricreativa scoperta di forma variabile.

Per quel che riguarda l’inserimento volumetrico si è optato per la ricerca di forme semplici con i volumi che aiutassero la lettura delle funzioni proposte. A contrasto la “pelle” di questi volumi è stata trattata con pixel colorati con effetto dissolvenza che creano dai vari punti di vista vedute diverse e in movimento con la luce diurna presente.

Le pavimentazioni degli ambienti del nuovo centro nuoto sono state oggetto di una particolare cura nella scelta dei formati e dei colori.

Intorno alle vasche, negli spogliatoi e in tutte le aree accessorie, fermo restando il cromatismo di base, sono state impiegate lastre in gres porcellanato di grande formato, con finitura superficiale sia liscia che antiscivolo, nelle misure 40×40, 60×60 e 60×120.

In questo contesto, è particolarmente significativa la realizzazione del percorso per non vedenti, sempre in gres porcellanato, di colore grigio, che accompagna i disabili visivi nei loro movimenti all’interno della struttura.

Da notare, infine, le piastrelle di colore bianco utilizzate per il rivestimento delle vasche, che contribuiscono a dare all’acqua una colorazione azzurro chiaro particolarmente gradevole che dà luce all’ambiente.

 

SCHEDA

Committente: Comune di Carpi

Concessionario: Aquanova Carpi Srl

Progetto: Studio TECO+

Importo dei lavori: euro 8.100.860

Fine lavori: agosto 2015

Arredi e accessori: Patentverwag Italia Srl

Struttura in legno lamellare: Rubner Holzbau Srl

Servizio completo su Tsport 305

 

L’architettura – Piscina coperta a Imola

Il progetto ha preso il via dal raffronto con l’ambiente esterno: i progettisti hanno scelto di realizzare un volume il più possibile “puro”, che si astraesse dall’intorno, senza però entravi in contrasto, e che, con il suo aspetto “unico”, rappresentasse, attraverso il disegno urbanistico e architettonico, la volontà di farsi fulcro e origine della propulsione al rinnovamento dell’area.

L’edificio è stato pertanto collocato nell’area seguendo i principi dell’edilizia bioclimatica, nell’ottica di ridurre quanto più i consumi energetici e gestionali dell’impianto, orientando la sala di attività della piscina a sud, e gli spazi più “di servizio” degli spogliatoi, a nord: dal posizionamento delle funzioni principali si è quindi originato il sistema dei percorsi esterni, fino a creare, nella zona antistante l’accesso, uno spazio concepito come un vero e proprio parco pubblico, con aree verdi, dotate di sedute, alternate ad aree pavimentate, in un gioco di fasce, sottolineate da cordoli in cemento, che riprende le direttrici originate dall’edificio stesso, e di pixel di materiali diversi, che valorizzano l’area e la vivacizzano.

Uno spazio quindi inteso idealmente e concretamente come “pubblico”, pensato e organizzato per offrire spunti di convivialità e di incontro, complementari all’impianto e alla sua accezione di luogo creato per la cittadinanza.

Affacciato su questa piccola ma accogliente piazza, che diventa nuova centralità per un’area in cerca di spunti e occasioni di rinnovo, l’edificio denuncia la sua funzione pubblica aprendosi all’area circostante tramite ampi nastri di finestrature, che, come inaspettate ferite sul suo involucro bianco, ne movimentano l’aspetto.

Dal volume principale, coibentato con un isolamento a cappotto rifinito con un intonaco bianco, che racchiude le funzioni caratteristiche (sala vasche con relativi spogliatoi ad un piano, palestre e centro benessere al livello inferiore), fuoriescono due volumi più bassi, trattati superficialmente con una finitura di laminato ligneo.

Il complesso è stato articolato su due livelli, ma si è comunque cercato di contenerne l’altezza massima, soprattutto nella sala vasche, al fine di ridurre, per quanto possibile, l’impatto ambientale ed i costi di gestione (riscaldamento e riciclo dell’aria).

Al piano terra è localizzata “l’acqua”, mentre al livello sottostante le attività rivolte alla cura del corpo (la palestra e il centro benessere).

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L’edificio è del tipo con struttura intelaiata in cemento armato e platea di fondazione.

Le coperture della sala vasche, dell’atrio e della zona di distribuzione principale degli spogliatoi sono costituite da travi in legno lamellare, travetti e tavolato ligneo a vista. La medesima copertura prosegue sugli spogliatoi della piscina, che sono però quasi del tutto controsoffittati per nascondere i canali impiantistici.

 

SCHEDA

Committente: Comune di Imola e Ortignola

Progetto: Studio TECO+

Copertura in legno lamellare: Hölz Albertani Spa

Servizio completo su Tsport 303

 

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