Speciale: Erba naturale per lo sport – Manutenzione e rigenerazione

Parte 4 di 7
Dalla manutenzione ordinaria alla intera rigenerazione del manto, è necessaria una costante attenzione alle condizioni del prato sportivo.

Realizzazione di “microslits” per il miglioramento del drenaggio sul campo di Pinzolo (Trento). Le foto di questo servizio sono fornite da AGEC.

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Introduzione

Il drenaggio

La composizione floristica

Il campo da golf

Gli aspetti ecologici

Il prato rinforzato (o ibrido)

 

Manutenzione

Se l’erba è un organismo vivente, con la sua crescita e le sue esigenze di coltivazione, i tappeti erbosi sportivi sono soggetti a ulteriori processi di degrado dovuti al calpestamento da parte dei giocatori, quando non anche all’insufficiente illuminazione naturale dovuta alla presenza delle tribune o di parziali coperture.

È necessaria pertanto una costante manutenzione, fino – quando necessario – alla rigenerazione del tappeto erboso.

Per mantenere l’erba all’altezza ottimale per il gioco (in genere 25-30 mm), la frequenza di taglio è in funzione dello sviluppo vegetativo: normalmente, 2 o 3 tagli settimanali in estate, uno in inverno. Altrettanto indispensabile è l’irrigazione, che in estate è necessaria un paio di volte a settimana.

Rigenerare un tappeto erboso calcistico significa essenzialmente recuperarne i migliori caratteri inevitabilmente alterati dal gioco spesso sproporzionato per la tipologia dei vari impianti.

Lavorazioni superficiali e profonde

Tra le lavorazioni superficiali spicca il cosiddetto verticutting, ovvero il passaggio con apposite macchine dotate di coltelli verticali che incidono il tappeto erboso allo scopo di asportare i tessuti senescenti o degradati e di vivacizzare le gemme latenti. Si tratta di un lavoro tipicamente “a sfioro” cioè da eseguirsi senza toccare la superficie del terreno. Diversamente se il coltello dovesse penetrare anche leggermente nel terreno si passerebbe alla “scarifica”.  In ogni caso si tende a non approfondire la lavorazione. Sia il verticutting che la scarifica rientrano tecnicamente nell’arieggiamento di superficie. Un buon tappeto erboso dovrebbe comprendere nella propria gestione almeno due verticutting/anno in condizioni normali.

Tra le lavorazioni in media profondità spicca la carotatura caratterizzabile come asporto di cilindretti di terreno compatto ad una profondità di circa 10 centimetri. Ciò si ottiene con fustelle cave, ma una bucatura fine a sé stessa ovvero senza asporto di materiale può essere ottenuta con fustelle “piene”. Si parla in questo caso di “chiodatura”.

Se, a parità di lavoro, si raggiungono profondità superiori, si passa al “vertidraining”, per il quale si impiegano macchine identiche alle carotatici e, più in generale, alle bucatici. Considerato che tali macchine raggiungono profondità significative (anche i trenta centimetri), si tratta di macchine dimensionate allo scopo sia sul numero di fori/metro quadrato che sulla profondità effettiva. In ogni caso, dopo una bucatura di media profondità si usa effettuare il top dressing con sabbia silicea o sabbia silicea mista a torba e/o terra, e/o materiali vari. Esistono anche macchine in grado di decompattare mediante il passaggio di lame o “sciabole” disassate montate a distanza di circa 25 cm su albero rotante. Lo slicing va considerato in generale un’operazione straordinaria da effettuarsi laddove il top soil abbia perduto temporaneamente la sua porosità e la capacità drenante.

Per il miglioramento del drenaggio superficiale si può procedere alla realizzazione di “microslits”: ne abbiamo parlato in questo articolo.

Rigenerazione

In ultima, una rigenerazione di tappeti calcistici variabilmente degradati dovrebbe comprendere una semina di rinforzo, il cosiddetto overseeding, in genere da effettuare con Lolium perenne in blend di diverse varietà. Un buon overseeding va effettuato intervenendo sia con una seminatrice ad interramento del seme (a dischi o a chiodi), sia “a spaglio” ovvero con una tramoggia spargiseme. In ogni caso va effettuato un buon top dressing di copertura con sabbia silicea o sabbia silicea mista a torba e/o terra, in successione immediata all’overseeding, seguita da un’adeguata fertilizzazione di supporto.

È un’autentica arte comprendere un paziente delicato come il tappeto erboso calcistico, intuirne le dinamiche, garantirne l’eccellenza. La rigenerazione passa da tutto ciò, da una mano sapiente che sa toccare forte o piano, con la stessa efficacia e sensibilità.

(Con il contributo di Erminio Sinigaglia)