Speciale: Erba naturale per lo sport – Il prato rinforzato (o ibrido)

Parte 7 di 7
Ecco l’invenzione per giocare sull’erba naturale sfruttando alcuni vantaggi dell’erba sintetica: il manto ibrido, una soluzione sempre più diffusa negli stadi delle grandi squadre.

Milano, Stadio San Siro: manto ibrido a filo cucito (foto BG).

Vai agli altri capitoli dello Speciale erba naturale per lo sport:

Introduzione

Il drenaggio

La composizione floristica

Manutenzione e rigenerazione

Il campo da golf

Gli aspetti ecologici

Se le partite di calcio internazionali si giocano ancora sull’erba naturale, il problema di avere campi sempre in ordine al massimo livello ha fatto nascere l’idea del prato “rinforzato”, sposando alcune qualità del sintetico con la naturalità dell’erba.

Il principio base – valido per tutti i sistemi attualmente proposti – è quello di offrire al calciatore un prato naturale che però sia “protetto”, a livello del colletto, da un tappeto, più o meno fitto, di fibre sintetiche.

Il sistema a filo cucito

Una prima distinzione fra le tipologie è tra i sistemi a filo cucito e quelli a supporto continuo.

Fa parte del primo tipo il GrassMaster (prod. Tarkett Sports), sistema già brevettato da Desso Sports e successivamente sviluppato da Tarkett dopo l’acquisizione del marchio. Con questo tipo di ibrido è stato realizzato nel 2012 il nuovo manto dello stadio di San Siro, a Milano, risolvendo l’annoso problema del prato naturale che richiedeva, fino ad allora, continue operazioni di rizollatura.

GrassMaster rinforza il campo in erba naturale inserendo verticalmente 20 milioni di fibre di polipropilene (PP) nel terreno. Le fibre di PP lunghe 20 centimetri vengono iniettate da macchine a controllo computerizzato, per una profondità di 18, con una distanza tra loro di circa 2 centimetri in ogni direzione. Le radici dell’erba si intrecciano con le fibre sintetiche estendendosi in profondità. Le fibre di PP emergono dalla superficie per soli 2 centimetri, mentre l’erba naturale viene regolata all’altezza voluta, costituendo così la superficie effettivamente calpestata dai giocatori. Con questo sistema, la percentuale di naturale è dell’80/90%. Va effettuata una rinnovazione annuale per la rimozione del feltro che si forma per il naturale deposito di biomassa vegetale.

L’inserimento delle fibre artificiali può essere effettuato prima della semina, dopo la semina o su zolle d’erba precoltivata. Va precisato che Tarkett ha sviluppato anche una soluzione di erba ibrida lay-n-play, su supporto anziché a filo cucito, denominata PlayMaster.

 

I sistemi con supporto

Questa diversa tipologia prevede che le fibre dell’erba sintetica siano inserite in un supporto (backing), analogamente a quanto avviene nei manti sintetici, ma tale da essere facilmente attraversato dalle radici dell’erba naturale e comunque in grado di essere traspirante quanto necessita per non rendere asfittico il terreno sottostante.

Il sistema Mixto ®, realizzato da Limonta Sport con Rappo, garantisce una superficie al 90% naturale. Qui infatti, la matrice sintetica appositamente sviluppata, in fibre di polietilene sagomate a doppia S ed installate su uno speciale primario, sempre in PE, specificamente brevettato (rete nera), svolge una funzione protettiva delle radici d’erba naturale, promuovendone lo sviluppo radicale profondo. La matrice sintetica viene intasata con pura sabbia silicea, nella quale viene seminata e coltivata l’erba naturale.

Il sistema così composto genera le condizioni di perfetta ossigenazione e permeabilità dello strato superficiale e l’ideale equilibrio aria-acqua-suolo, impedendo anche la formazione di aree fangose o di ristagni d’acqua.

Anche in questo caso, la semina può essere fatta in loco oppure su zolle precoltivate e raccolte in “big roll” da stendere sul campo.

Con FootballGreen Live (Sofisport) si ha un doppio manto: il primo è un manto artificiale conforme ai regolamenti nazionali e internazionali; su di esso, è posato un manto naturale, seminato in loco con un blend di micro o macroterme selezionate. Il sistema FootballGreen Live TOP consente invece un’installazione rapida con l’utilizzo di zolle. Le radici della pianta si radicano al filo artificiale, mantenendo la parte superiore calpestabile al 100% in erba naturale. L’intaso è anch’esso interamente di origine vegetale, realizzato con materiali provenienti da seconda lavorazione di prodotti alimentari, con utilizzo di prodotto di stabilizzazione di origine naturale. Il sistema non richiede la rizollatura stagionale.

Il sistema PowerGrass ®, proposto da Gli Specialisti del Verde in collaborazione con Italgreen, prevede, a differenza dei precedenti, un’alta densità di sintetico, con lo scopo di dare la massima protezione possibile al filo d’erba naturale. Vengono impiegate fibre sintetiche robuste e resilienti per mantenere la posizione eretta sopra il piano di calpestio e proteggere veramente la corona dell’erba naturale; le fibre sono ben saldate ad un supporto traspirante senza otturare la sua porosità. Il manto sintetico viene intasato con il substrato sabbioso di crescita, spazzolando ed erpicando le sue fibre affinché esse sporgano sopra la superficie 20-30 mm e proteggano così la corona dell’erba naturale.

Il backing, non biodegradabile, è aperto, con struttura tridimensionale, quindi traspirante in modo uniforme su tutta la superficie; la dimensione e la forma dei fori è tale da consentire la penetrazione delle radici fin dall’inizio della crescita dell’erba naturale, quindi rinforzare l’ancoraggio della zolla d’erba e impedire il passaggio della sabbia, mantenendo aperta e soffice la struttura interna del supporto.