Appiano Gentile (CO) – Centro di allenamento “la Pinetina”

FC Internazionale
TE13 – ottobre/dicembre 2009

Il centro sportivo “Angelo Moratti”, meglio noto come “La Pinetina” di Appiano Gentile è lo storico impianto dove dagli anni ’60 si allenano i campioni dell’Inter: oggi (2009) il campo Centrale è stato ampliato e rinnovato, con un manto in erba naturale mantenuto a temperatura ottimale da un modernissimo impianto di riscaldamento ipogeo.

Pubblicazione cartacea su: Tutterba 41

Nell’anno appena trascorso, la Società decideva di metter mano alle caratteristiche dei 28.000 metri quadrati di manti erbosi, divisi in quattro campi, che mostravano difformità qualitative ed estetiche a causa dei diversi sistemi di drenaggio e delle diverse essenze erbacee presenti.

La scelta dell’impianto progettuale dei nuovi 15.000 mq in tappeto erboso, un unico grande quadrilatero risultante dall’allargamento del vecchio campo anche alla superficie occupata dalla pista d’atletica ed oltre, ricadde perciò sul sistema drenante a falda sospesa (top-soil in sabbia silicea posato su ghiaie di varia granulometria), attraversato dai cavi sotterranei riscaldanti estesi all’intera superficie e dall’impianto irriguo automatizzato. L’opera di scavo e sbancamento permise così di ottenere parte del materiale da utilizzare per i nuovi strati drenanti.

Il risultato è stato un totale recupero del suolo, permettendo di contenere nettamente la spesa, e destinare parte del materiale più fine e terroso al riempimento di “vuoti” ed all’interramento di altre strutture o servizi previsti dal progetto. L’impianto di riscaldamento, nello specifico, rappresenta oggi (2009) quanto di meglio disponibile sul mercato, realizzato tramite cavi resistenti anche alle sollecitazioni più marcate, con una minima reattanza e induzione magnetica, proprietà necessarie a garantire un risparmio in termini energetici e il contenimento assoluto dell’emissione elettromagnetica. I costi di manutenzione sono stati così ridotti al minimo, mentre decisamente più veloce è il tempo con cui si raggiungono le corrette temperature, anche in presenza di clima molto rigido. Il riscaldamento sotterraneo riesce così ad assolvere a due funzioni fondamentali: rendere la superficie di gioco perfettamente utilizzabile anche in condizioni critiche (si impedisce la conversione in ghiaccio dell’umidità del suolo, unica responsabile della “marmorizzazione” del terreno tipica dei mesi invernali) e, dal punto di vista agronomico, all’immediato incremento delle ore di luce disponibili (in febbraio-marzo) si può far corrispondere una corretta crescita vegetativa del manto erboso, altrimenti bloccata dalle temperature non ancora ideali.