L’arrampicata outdoor: qualità e sicurezza con Sint Roc

Le pareti per l’arrampicata sportiva outdoor firmate Sint Roc sono sempre più presenti in Italia e all’estero.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 356
Nell’immagine, parete di arrampicata outdoor ADEL, Campitello di Fassa (Trento).

Sint Roc dal 1989 fa la storia dell’arrampicata sportiva in Italia a e non solo. La sua missione è fornire ai clienti gli standard più elevati, sia in termini di qualità che di sicurezza.

Se l’arrampicata nasce naturalmente outdoor sulle falesie naturali, al finire del secolo scorso è diventata uno sport urbano, che si svolge all’interno di spazi che imitano il più possibile l’esperienza outdoor.

Le pareti di arrampicata artificiali, d’altra parte, sono sempre state realizzate anche all’aperto per manifestazioni agonistiche o come elementi accessori alle palestre indoor.

Con le restrizioni della pandemia avere una parete all’aperto ha consentito a molti gestori di continuare a lavorare senza interruzioni, ma questa spinta verso l’esterno è aumentata con l’affermarsi di una nuova utenza che pratica il climbing con spirito ricreativo e nelle belle giornate preferisce il verde e l’aria aperta; è quindi oggi quasi imprescindibile, per una palestra di arrampicata sportiva, avere anche delle pareti outdoor.

Allestimenti temporanei di Sint Roc: a sinistra, al Festival dello Sport 2023 a Trento;
a destra, all’IFSC World Cup 2022 a Capodistria (Slovenia).

Sint Roc e le pareti outdoor

Come per le strutture per arrampicata indoor, anche per le pareti di arrampicata outdoor devono essere rispettati i requisiti della norma UNI EN 12572, che la stessa Sint Roc ha contribuito a definire sin dalla sua creazione nel 1989.

In particolare, i riferimenti sono:

  • UNI EN 12572.1 – Strutture artificiali per arrampicata – Parte 1: Requisiti di sicurezza e metodi di prova per strutture artificiali per arrampicata (SAA) con punti di assicurazione
  • UNI EN 12572.2 – Strutture artificiali per arrampicata – Parte 2: Requisiti di sicurezza e metodi di prova per pareti bouldering.


Naturalmente, essendo esposte all’azione degli agenti atmosferici, i calcoli strutturali e le caratteristiche dei materiali dovranno tenere conto anche di questi ulteriori fattori.

Le pareti outdoor possono essere fissate a edifici esistenti o essere autoportanti. Nel primo caso, il telaio portante sostiene il carico della struttura di arrampicata e i carichi generati dagli atleti agli elementi dell’edificio.

Due realizzazioni italiane di Sint Roc:
sinistra, Solid Climbing Club, Buccinasco (Milano); a destra Rockarena, Merano (Bolzano).

Particolare attenzione va adottata in presenza di un cappotto isolante, dove può essere opportuno installare preventivamente delle staffe in acciaio direttamente sul muro portante; per ridurre i ponti termici si installa una prima orditura orizzontale di travi su cui fissare i montanti della struttura.

Per quanto riguarda le caratteristiche dei materiali, Sint Roc adotta pannelli di compensato da 18 mm con resina a doppio strato e rivestimento in sabbia di quarzo 0,1/0,4, con una griglia di 32 inserti filettati M10 al metro quadro.

Se per uso interno si utilizza compensato di betulla a 11 strati, per uso esterno viene utilizzato compensato marino con essenza di legno resistente a funghi e muffe.

Le forme piane e l’alta densità di fori filettati per il fissaggio delle prese di arrampicata caratteristiche dei pannelli in multistrato permettono una grande flessibilità e varietà nella tracciatura degli itinerari di arrampicata. In confronto ai pannelli compositi in vetroresina, specie se esposti al sole, la resistenza risulta analoga se non superiore.

Due realizzazioni internazionali di Sint Roc:
a sinistra, DAV Schweinfurt (Germania); a destra, DAV Gilching (Monaco di Baviera, Germania).

Per il rivestimento testurizzato dei pannelli si preferisce la resina poliuretanica per esterni rispetto alla resina epossidica utilizzata per le pannellature indoor: quest’ultima, esposta direttamente ai raggi solari, tende dopo qualche anno a «sfarinare», rilasciando l’inerte e facendo perdere alla struttura la «texture» granulosa.

Gli inserti metallici per il fissaggio delle prese e gli ancoraggi per la corda di sicurezza sono in acciaio inox, per evitare ogni rischio di ossidazione.

Le realizzazioni di pareti outdoor da parte di Sint Roc sono innumerevoli, a cominciare dai centri di arrampicata in Germania e in Svizzera, ma negli ultimi anni richieste anche in Italia, a cui si affiancano gli allestimenti temporanei per eventi come il Festival dello Sport di Trento.


Notizia a cura di Sint Roc