Quzhou Sports Campus: uno stadio immerso nel paesaggio

Firmato MAD Architects, sta sorgendo a Quzhou, nella provincia cinese di Zhejiang, uno stadio perfettamente integrato nel paesaggio, in un centro sportivo pensato tanto per le grandi competizioni quanto per le attività sportive quotidiane.

Lo studio MAD Architects, con sede a Beijing e Los Angeles, sta realizzando lo stadio del progetto Quzhou Sports Campus, che copre complessivamente una superficie di 570.000 metri quadrati. L’area dello stadio, con strutture di supporto, sarà di 390.000 metri quadrati.
Il design complessivo del progetto è stato finalizzato ed è ora in costruzione la prima fase, quella dello stadio, che dovrebbe essere concluso nel 2021. Al suo completamento, il Quzhou Sports Campus diventerà il più grande complesso coperto del mondo: comprenderà uno stadio da 30.000 posti a sedere, una palestra da 10.000 posti, una piscina, campi di allenamento all’aperto, strutture di servizio, un museo tecnologico e aree per bambini. Il tutto immerso in un paesaggio verdeggiante, tra laghetti e prati.

Stadio e campus nella città verde di Quzhou

Con il 71% di territorio coperto da foreste e zone verdi, Quzhou è una città ricca di cultura e storia, dai piacevoli scenari naturali. Il progetto di MAD prende in considerazione le sue caratteristiche, i rilievi naturali e la vegetazione rigogliosa, cercando di rispettarle appieno, unitamente alla cultura della città e alle relazioni esistenti tra i suoi edifici e i confini cittadini.


Gli edifici sono quasi incorporati nel territorio e le stesse facciate e le sagome quasi scompaiono nel terreno, coperte dal verde; non si notano profili torreggianti ma pendii verdi, che formano parte del paesaggio, offrendo agli utenti nuove possibilità di rilassarsi dopo lo sport;  i contorni degli edifici diventano curve naturali, evidenziando percorsi pedonali che permettono di “scalare” letteralmente le forme architettoniche. Il prato è un luogo in cui rilassarsi dopo lo sport e introduce un nuovo spazio pubblico in città.
Lo stadio, la palestra e la piscina creano un’immagine coesa di tutto il campus, che si presenta come un paesaggio da ammirare da diversi punti. Attraverso il campus si collocano diverse piattaforme integrate, adatte a godere le bellezze del parco da diverse prospettive; allo stesso tempo, i profili delle diverse strutture non solo danno luce all’interno degli spazi degli edifici ma servono come punti di osservazione alternativi, in una rottura dei confini tra esterni e interni.

Lo stadio

La sua enorme struttura è ben nascosta: il volume si immedesima nel paesaggio e la sua funzione quasi scompare. La copertura si libra sospesa, abbandonando il design stereotipato dello stadio, con un effetto visivo eccezionale, grazie a un’attenta scelta dei materiali e al design dei nodi strutturali, che mentre soddisfa la funzione pratica di copertura dalle intemperie, raggiunge un nuovo scopo estetico. Diventa un’installazione, leggera e fluttuante come una nuvola, che aleggia con discrezione sugli spalti, combinando la sua funzione con un’immagine estetica nuova. Per chi fa jogging o cammina, essa crea un’armonia trascendentale perfetta con i dintorni.

La palestra

Il palazzetto nasconde diversi dettagli architettonici nella struttura. Il tetto liscio comprende un guscio in cemento che abbraccia 130 metri complessivi. L’illuminazione sportiva è integrata nella struttura del soffitto, espressione semplice e completa della bellezza e delle performance strutturali dell’edificio. In aggiunta, il design rigoroso della palestra ha tenuto in grande considerazione l’acustica.

La piscina

Il design dell’impianto vede ogni funzione chiave dello spazio concepita come una “bolla” separata; tre bolle sono combinate e allineate sull’asse che corre attraverso il loro centro, formando lo spazio complessivo e la struttura dell’edificio, creando un senso di sequenza e di spazio continuo. La forma perfettamente circolare della sfera, mentre fa riferimento alla funzione dell’edificio, richiamando perciò l’elemento acqua, è stata applicata per ragioni economiche, minimizzando i costi della struttura. La sua forma pura elimina il concetto di design logico per gli interni.
I dettagli di luce sono stati accuratamente progettati; la forma curva ad arco assicura la funzione illuminante; echeggiando il concetto di semplicità, enfatizza un senso di sequenza, tracciando le line del tetto della struttura. Simultaneamente la luce naturale è introdotta all’interno attraverso aperture circolari nel tetto.

Gli esterni

Nel pianificare il centro sportivo MAD ha integrato diversi percorsi pedonali che si intrecciano gli uni con gli altri, invitando a esplorare il parco nella sua interezza. Un ampio numero di tracciati ciclabili agiscono come estensione delle strade, attraverso un percorso veloce, che permette ai pendolari di attraversare il parco e la sua area forestale. Il circuito per le biciclette circonda il perimetro del parco, garantendo aree per esercizi e percorsi che incoraggiano lo spostamento sostenibile.

 

Foto ©MAD Architects