Tornano le linee guida per l’attività sportiva. Ma solo nelle “zone bianche”.

Il Dipartimento per lo sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha pubblicato il nuovo protocollo attuativo delle “Linee Guida per l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere”, che aggiorna il precedente. Si applica però “per le aperture nelle cosiddette zone bianche”, ad oggi limitate alla Sardegna.

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Le linee guida per l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere, già note al pubblico e sistematicamente aggiornate durante lo scorso anno pandemico, sono state adeguate agli ultimi provvedimenti, fra cui il DPCM del 2 marzo scorso. Il Protocollo, pubblicato il 5 marzo, fornisce precise indicazioni per la prosecuzione delle attività sportive e dell’esercizio fisico che devono essere rispettate da tutti coloro che gestiscono, a qualsiasi titolo, siti sportivi, centri di attività motoria, palestre, piscine, ma ad oggi è applicabile solo nelle cosiddette “zone bianche”: infatti Il DPCM del 2 marzo 2021 all’art 7 prevede in queste zone “la cessazione delle misure di sospensione e dei divieti di esercizio previsti nelle altre zone”, tra cui la sospensione delle attività in palestre e piscine.

Il nuovo “Protocollo”

La premessa al documento riconosce che “i monitoraggi effettuati nel tempo dal Dipartimento per lo sport hanno fatto emergere da parte dei gestori la sostanziale corretta applicazione delle misure di prevenzione previste nei protocolli condivisi nel tempo”; dopo di che, ritiene utile “fornire indicazioni aggiornate, più dettagliate e prescrittive, in considerazione del più recente andamento della curva epidemiologica e dell’introduzione di nuove misure di controllo e prevenzione della diffusione del virus”.

Il Protocollo fornisce pertanto indicazioni specifiche volte ad assicurare la prosecuzione delle attività sportive e dell’esercizio fisico alle quali devono attenersi tutti i soggetti che gestiscono, a qualsiasi titolo, siti sportivi, centri di attività motoria, palestre, piscine, o i soggetti che comunque ne abbiano la responsabilità.

Ha un indirizzo generale e unitario, nonché carattere temporaneo (strettamente legato all’emergenza epidemiologica) e potrà essere ulteriormente declinato, per le singole discipline sportive, dalle rispettive Federazioni sportive nazionali, dalle Discipline sportive associate e dagli Enti di promozione sportiva, riconosciuti dal CONI e dal CIP, tramite nuovi protocolli, o appendici, o integrazioni agli esistenti protocolli applicativi.

Nell’attuale quadro normativo, il Protocollo è stato elaborato dal Dipartimento per lo sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, alla luce delle precedenti Linee-Guida del 22 ottobre 2020, sentiti il CONI, il CIP e la Federazione Medico Sportiva Italiana “FMSI”, e d’intesa con le Federazioni Sportive Nazionali interessate alle specifiche discipline e le principali Associazioni Categoria di settore. Il Protocollo è stato validato dal CTS.