Riapertura Navigli Milano: un concorso internazionale

Promosso in collaborazione con l’Associazione Riaprire i Navigli e Studio Primitivo di Milano, si è chiuso il concorso internazionale di progettazione per la riapertura della cerchia interna dei Navigli di Milano, vinto dal progetto RE-Connect.

Una nota immagine d’epoca del naviglio milanese a San Marco (pubblico dominio).

Si chiama RE-CONNECT il progetto vincitore del concorso internazionale per la riapertura della cerchia interna dei Navigli di Milano, chiusa ormai da 93 anni.

I partecipanti del concorso avevano il compito di concepire la Milano del futuro immaginando un rapporto simbiotico tra la città e gli storici Navigli.

L’obiettivo del concorso è stato quello di proporre e dare visibilità a possibili soluzioni e spunti sulla riapertura dei Navigli non come fatto a sé stante ma nell’ottica di trasformare Milano, migliorandone la qualità urbana e la vivibilità, seguendo un percorso già intrapreso in molte grandi città d’Europa.

Le proposte intervenute al concorso per la riapertura Navigli di Milano dovevano concentrarsi sugli aspetti ambientali della progettazione per migliorare la sostenibilità urbana con un design ecologico, mobilità e relazioni tra acqua e spazi urbani.

Buildner Architecture Competitions (ex Bee Breeders), con i partner Associazione Riaprire i Navigli e Primitivo Studio, ha collaborato con una giuria internazionale per valutare le proposte ricevute da tutto il mondo.

Distingue il progetto vincitore l’insieme di approcci strategici alle tante occasioni cittadine che richiedono una soluzione. Le migliori pratiche in città sull’acqua come Amsterdam e Venezia riecheggiano nell’atmosfera milanese.

La sede stradale viene ripensata da zero, con razionalità. Conca dell’Incoronata si trasforma in un luogo vibrante dove l’acqua emerge come protagonista.

RE-CONNECT: il progetto vincitore del Concorso internazionale per la riapertura dei Navigli di Milano

Gli autori del progetto RE-CONNECT – Shuangyun Chen (China), Stefano Agliati e Raul Martinez Medina (Messico) – propongono una rete di superblocchi in cui una rete stradale “declassata” produce spazio verde e pedonale. 

Milano è una città vivace, divisa dal traffico: diversi nodi vitali sono spezzati in un arcipelago che ha deboli relazioni, separati da un network dominato dalle automobili. 

La riapertura dei Navigli di Milano e il traffico possono coesistere solo se il sistema di trasporto viene ricondotto a un livello “declassato”. 

Perciò, le auto vengono favorite solo in un paio di arterie principali: un network di strade sotterranee regala nuovi spazi al verde e ai pedoni.

Una nuova struttura ad anello porta un nuovo potenziale per il biosistema cittadino e nuovi modi per vivere la città, oltre a spazi per i residenti che vogliono scappare dall’affollata città.