Al concorso del parco sportivo di Bressanone, vinto da MoDus Architects, hanno partecipato 18 team di architetti, che hanno presentato i loro progetti e le loro visioni, con modelli e visualizzazioni. 

Ha esaminato e valutato i progetti, considerando differenti prospettive e criteri di valutazione, una commissione composta dal prof. Klaus K. Loenhart, dal prof. Andrea Boschetti, dal sindaco Peter Brunner, dall’assessore comunale allo sport Andreas Jungmann e dal direttore tecnico Alexander Gruber.

Nel dettaglio, MoDus Architects con l’architetto Matteo Scagnol e Sandy Attia, 3M Engineering, Studio Tecnico Michele Carlini, Studio associato Von Lutz e Proap Italia sono i vincitori della gara. 

Il secondo posto nel concorso per il parco sportivo di Bressanone è andato al gruppo WT Hell/Sette/Kauer Seehauser/Tröbinger/Beikircher e il terzo posto a Valdemarin.Bergmeisterwolf.

Il sindaco Peter Brunner ha spiegato il motivo della scelta: “nel progetto vincitore si evince il buon inserimento nell’area, una realizzazione flessibile nonché una soluzione architettonica di alta qualità. La nuova proposta per il parco sportivo e ricreativo offre ai cittadini, in particolare ai giovani, l’accessibilità all’intera area, sia per attività sportive sia per attività ricreative”. 

“La nuova zona deve essere qualcosa di più di un conglomerato di singole strutture e impianti sportivi: un parco pubblico. Si deve tener conto degli aspetti ambientali, attraverso la progettazione di impianti fotovoltaici, l’utilizzo di materiali naturali, grandi spazi verdi, e l’integrazione del trasporto pubblico per raggiungere la zona in modo ottimale, ad esempio con il Citybus”. Sarà previsto un collegamento con la zona sportiva sud e uno con il fiume, in modo che le due aree possano svilupparsi contemporaneamente.

Il parco sportivo di Bressanone di MoDus Architects

Il progetto prevede un parco sportivo e ricreativo, con uno stadio del ghiaccio per pattinaggio, hockey e stock sport, un circolo tennis, un’area fitness, una palestra per ginnastica artistica e attività di ristorazione e residenze.

L’area in cui sorgerà il parco sportivo di Bressanone è ai margini cittadini, circondata dai monti Plose; il Masterplan di MoDus armonizza il progetto architettonico con l’ambiente circostante, creando forti relazioni tra persone, paesaggio e architettura. 

Posizionando i volumi sportivi all’interno dello spazio del pendio si libera il paesaggio del suolo, consentendo di piantare specie arboree più grandi.

Con i parcheggi relegati ai margini del sito o sotto il livello del suolo, e l’attivazione dei tetti di tennis, hockey su ghiaccio e yoseikan budo, tutta l’area può essere vissuta e visualizzata come parco aperto. 

La nuova zona sportiva nel quartiere Millan sarà connessa agli impianti sportivi già presenti al di là del fiume Isarco, offrendo piena accessibilità all’area per attività sportive e ricreative.

Nel progetto di MoDus Architects l’incrocio dei percorsi forma un insieme interconnesso di spazi differenziati in grado di intrecciare le attività sportive strutturate con le attività ricreative più informali e gli incontri sociali spontanei, in un progetto che risponde alle esigenze specifiche degli atleti e degli spettatori e a quelle di residenti e visitatori.

Le fasi della costruzione del parco sportivo di Bressanone

Il progetto di MoDus Architects prevede le seguenti fasi di costruzione:

• campi da tennis coperti e scoperti, con parcheggio esterno e garage 2;
• campo da calcio sud, con caffetteria e spogliatoi, yoseikan budo, garage 3, parziale sistemazione del terreno e del paesaggio;
• edificio centrale con ristorante, palestra di ginnastica, alloggi per gli ospiti, sale da hockey su ghiaccio, garage 1, fitness e completamento lavori su terreno e paesaggio.