Si è chiusa domenica la prima edizione del ATP Challenger Monza, torneo del calendario ATP di categoria 100 che si è svolto nel Villa Reale Tennis di Monza, all’interno del parco.
ATP Challenger Monza, tennis ad alti livelli nel parco di Monza

Jacopo Vasamì al torneo ATP di Monza (foto Tomaso/Tsport)
Allure internazionale, competizione e tanto, tanto tennis: la prima edizione del ATP Challenger Monza si è chiusa ieri al Villa Reale Tennis Monza, struttura storica dedicata allo sport da racchetta immersa nel parco di Monza, in un contesto di grande valore culturale e naturale.
Si è aggiudicato la vittoria e il montepremi finale di oltre 145 mila euro il favorito del torneo, Raphael Collignon, tra i primi 100 giocatori del ranking mondiale ATP, alla chiusura degli 8 giorni di un torneo di livello tennistico altissimo e di grande successo.

All’apertura del torneo ATP di Monza domenica 6 aprile c’erano infatti già quasi 4000 persone per le qualificazioni – a testimoniare il momento d’oro che sta vivendo questa disciplina in quanto a popolarità – e il pubblico si è mantenuto interessato e partecipato in tutte le giornate seguenti.
A ingresso libero fino a venerdì 11 aprile, e a pagamento – subito sold out – nel weekend, l’ATP di Monza si è svolto in 8 giorni di qualificazione, con 2 di semifinali singolare e finale doppio e il gran finale singolare, tutti disputati nel “gran centrale”, il campo centrale del circolo, per l’occasione dotato di nuove tribune capaci di accogliere fino a 1400 persone.
Tra i più giovani atleti italiani in campo hanno spiccato per tenacia e bravura Federico Cinà, primo giocatore classe 2007 a superare un turno in un Masters 1000 a Miami e Jacopo Vasamì, il quale ha sfidato e battuto il britannico Paul Jubb e, nella giornata di giovedì, lo spagnolo Martin Landaluce, classe 2006, guadagnandosi un posto ai quarti di finale.



La video notizia dalle ATP e l’intervista al direttore del torneo
Noi di Sport&Impianti abbiamo voluto documentare la prima edizione di questo importante evento e ne abbiamo parlato con il direttore del torneo ATP Giorgio Tarantola.

Come è andata l’organizzazione di questa prima edizione e quali ricadute ha sul centro sportivo?
L’organizzazione è stata perfetta, oltre ogni attesa, abbiamo avuto più di 4000 persone nella prima giornata e siamo stati trasmessi in diretta sulla prestigiosa piattaforma ATP: il nome di Monza ha viaggiato insieme a quello di Montecarlo e Città del Messico, regalando grande visibilità del territorio e sul territorio. Un torneo molto sentito dalla città e uno degli eventi tennistici più importanti d’Italia.
Quali lavori sono stati necessari per organizzare il torneo?
Essendo stato un torneo di alto livello con atleti che partecipano agli slam abbiamo dovuto adeguare le strutture del circolo, in primis le tribune che abbiamo ampliato fino a 1400 posti a sedere. abbiamo inoltre allestito un’area hospitality, gli uffici e predisporre i locali per l’hawk-eye, il Var del tennis. Per concludere abbiamo inoltre dovuto organizzare e garantire circa 500 pernottamenti in una settimana.
Quali sono le previsioni per la prossima edizione?
Visto il successo dell’evento, sia come partecipazione sia come qualità sportiva e l’elevata capacità organizzativa sostenuta, la nostra idea è decisamente quella di tenere la data in calendario e far diventare questo evento una nuova tappa fissa del torneo ATP.
In breve: il torneo ATP di Monza e la location
In contemporanea con il Rolex ATP di Montecarlo (dal 5 al 13 aprile), il torneo ATP di Monza – quest’anno alla sua prima edizione – è un torneo maschile appartenente alla categoria ATP Tour Masters 1000, la più importante dopo i 4 tornei del Grande Slam e le ATP Finals.
L’ATP di Monza è svolto presso il centro sportivo Villa Reale Tennis, In posizione strategica dietro la Villa Reale, che si compone di 7 campi da tennis in terra rossa, coperti e riscaldati nel periodo invernale, 2 campi da padel, club house e foresteria di oltre 500 metri quadrati con spogliatoi, segreteria, bar ristorante e lounge area, spogliatoi e palestra attrezzata.
Immagini: Tomaso/Tsport