I lavori in corso su 50 ettari del Parco di Monza con fondi PNRR

Si tratta dei lavori di restauro ambientale della porzione di Parco affidata in comodato perpetuo all’Università Statale di Milano.

(foto BG/Sport&Impianti)

In queste settimane di inizio primavera sono in pieno svolgimento i lavori di restauro e valorizzazione di una parte del Parco di Monza, e precisamente i 50 ettari, di proprietà del Demanio dello Stato, che sono concessi in comodato perpetuo alla facoltà di Agraria dell’Università Statale di Milano.

Ricordiamo che il Parco, esteso per circa 700 ettari, è per la porzione maggiore una proprietà indivisa tra i Comuni di Monza e di Milano; i Giardini Reali, con la Reggia, sono invece proprietà indivisa tra il Comune di Monza e la Regione Lombardia. Infine, il Demanio dello Stato è proprietario dei 50 ettari sopra detti, nonché della Villa Mirabellino con le sue pertinenze e di alcuni locali della Villa Reale.

L’Università Statale di Milano, in collaborazione con il Consorzio Villa Reale e parco di Monza, ha partecipato nel 2002 all’Avviso Pubblico del Ministero della Cultura nell’ambito della Missione 1, Componente 3, Investimento 2.3.2 del PNRR “Programmi per valorizzare l’identità dei luoghi: parchi e giardini storici”, aggiudicandosi fondi per 2 milioni di euro.

Il progetto prevede la riqualificazione, il recupero e il restauro conservativo dei viali alberati che si snodano dal Rondò del Cedro e da quello degli Ippocastani e l’inserimento lungo la cinta di venti macchie di vegetazione arbustiva autoctona per incrementare la biodiversità dell’area, anche grazie all’istallazione di casette rifugio per volatili e impollinatori.

Alcune aree sono destinate alla formazione di prati fioriti, e vengono ripristinati i solchi delle rogge storiche.

È in corso, inoltre, il restauro della Cascina Isolina (o Pariana), realizzata nella seconda metà dell’800 come fienile e postazione per l’allevamento della selvaggina presente nel Parco; già in stato di degrado, viene restaurata secondo quanto indicato dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Monza-Brianza e tenendo in considerazione la stratificazione dei diversi elementi costruttivi che la compongono.

I lavori – che precludono al pubblico limitate aree del Parco durante il loro svolgimento – dovrebbero concludersi nell’arco di 120 giorni.

Progettisti: dott. agr. Ambrogio Cantù, dott. agr. Elisabetta Fermani, dott. for. Matteo Bragotto.