Intervista a Niko Sarris, amministratore di POWERgrass

Niko Sarris, ideatore del manto ibrido POWERGrass, e detentore di diversi brevetti legati all’erba sintetica e mista, ci parla del ruolo che questa soluzione può avere nel quadro dell’economia circolare e della transizione ecologica. Riportiamo qui di seguito una sintesi testuale della videointervista che trovate a fondo pagina.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 344
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Quale può essere il ruolo del campo ibrido PowerGrass nella gestione dei campi sportivi, e come questa soluzione soddisfa i bisogni degli utenti e della collettività?
Il ruolo del campo ibrido, soprattutto quello del PowerGrass, è centrale nel soddisfare i bisogni dei giocatori, in primo luogo perché offre una superficie di gioco di livello professionale e quindi anche molto più sicura. Abbiamo visto che negli ultimi tre-quattro anni i giocatori professionisti preferiscono in modo assoluto l’erba naturale o quella ibrida rispetto a quella puramente sintetica. Quindi fare l’upgrade verso un ibrido oggi è efficace e quasi d’obbligo per soddisfare le loro richieste.

Un tema di attualità è quello della sostenibilità ambientale. In che misura il tema del monitoraggio e della manutenzione dei campi sportivi può considerarsi centrale nell’economia circolare?
L’economia circolare riveste diversi aspetti. La manutenzione è uno di questi, perché per prima cosa bisogna preservare e mantenere assolutamente l’esistente. Economia circolare significa in primo luogo non creare rifiuto; e questo lo si può fare con la manutenzione, perché questa consente una durata di vita maggiore a qualsiasi materiale, che sia il cemento o, a maggior ragione, l’erba naturale. In questo contesto, PowerGrass ha approfondito gli studi e negli ultimi anni sono stati aggregati i temi della manutenzione con i principi della agricoltura rigenerativa: questo fa sì che tutta la manutenzione diventa “green” e ha un bilancio di CO2 positivo, e di conseguenza viene centrato l’obiettivo dell’economia circolare.

A questo proposito, nel 2021 la società PowerGrass è diventata una Società Benefit: cosa vuol dire realmente e come si pone nell’ambito della transizione digitale ed ecologica?
Essere una Società Benefit vuol dire curare altri aspetti oltre a quello del profitto che è per sua natura la mission principale di un’impresa. Essere Benefit significa curare gli aspetti dell’ambiente, gli aspetti sociali, curare che le proprie azioni siano coerenti con le necessità della comunità, e soprattutto la governance. Soprattutto vanno rispettati i cosiddetti criteri ESG (Environment, Social Governance): e questo lo abbiamo sempre fatto in quanto si tratta di principi presenti fin dall’inizio nel progetto e nella mission dell’azienda. Di conseguenza non potevamo che concentrarci sempre più in una direzione che oggigiorno, oltre ad essere un tema che sta a cuore a tutti, è anche un modello di lavoro completamente diverso e sostenibile: e senza questo aspetto della sostenibilità credo che da qui ai prossimi quattro o cinque anni chi non si adegua sarà fuori mercato.