Terme e SPA: un approccio stilistico

A confronto due interventi in SPA di lusso realizzati dallo Studio Apostoli in due contesti molto differenti fra loro

Esterno della SPA di Portopiccolo (foto Lorenzo Crasnich)

Non è parco acquatico e non è piscina privata: ma la SPA, che potremmo anche definire centro benessere (SPA = salus per aquam dovrebbe essere riferito all’uso di acque termali naturali soggette a concessione dello Stato) offre, della vasca d’acqua, un lato particolarmente suggestivo ed apprezzato.

Considerata la necessità di creare una adeguata atmosfera negli ambienti in cui si va alla ricerca del benessere e del relax, l’aspetto puramente tecnico si sposa in modo particolarmente significativo con le scelte architettoniche. Abbiamo approfondito la modalità di approccio alla progettazione di sofisticato centro benessere attraverso il lavoro dello Studio Alberto Apostoli, che ha realizzato nel 2017 la SPA di Portopiccolo (Trieste); l’abbiamo messa poi a confronto con un lavoro del 2012 realizzato a Monreale (Palermo), dallo stesso Apostoli, con un effetto ambientale totalmente diverso, ma indicativo di una volontà di farsi guidare dal genius loci nella scelta di materiali e tecniche costruttive.

Panorama di Portopiccolo (foto Franco Matiussi).
Panorama di Portopiccolo (foto Franco Matiussi).

Portopiccolo

Il villaggio di Portopiccolo nasce dal recupero ambientale ed urbanistico dell’ex cava di Sistiana, nel golfo di Trieste, dismessa negli anni ’70.

Oggi si presenta come un resort di livello, con 454 residenze vista mare, una marina con 116 ormeggi, boutiques, bar e ristoranti, il tutto circondato dalle falesie di pietra carsica che scendono sull’Adriatico.

L’architettura del centro benessere è articolata su tre livelli, oltre il piano interrato per parcheggio e servizi, su una superficie totale di 3.600 mq.

Pianta del livello vasche (clicca per ingrandire).
Pianta del livello vasche (clicca per ingrandire).

L’inserimento del complesso nel paesaggio ha dettato la scelta di alternare la pietra dai colori naturali con la trasparenza del vetro, alleggerendo la struttura e fondendola con lo sfondo.

Il concept prevede poi, all’interno, un graduale passaggio dalla dimensione collettiva del primo livello a situazioni sempre più intime e private man mano che si sale ai piani superiori.

Al piano terra si trova la reception, la children room, le sale conferenze, la training pool e gli spogliatoi dedicati. La struttura colonnata si apre a ventaglio, sottolineata da fasce a pavimento di gres a contrasto, mentre dei portali in corten inquadrano le zone di ingresso e di reception.

L’edifico è completamente vetrato, compenetrando così interno ed esterno, anche per integrare le vasche esterne, preesistenti all’intervento della SPA.

Al primo piano è collocata l’area relax incentrata sulla in-out pool – dotata di giochi d’acqua – che, grazie all’ampia vetrata, fonde anch’essa esterno ed interno, con vista sulla baia. Un’apertura nella vetrata consente di passare dall’interno all’eterno senza uscire dall’acqua.

Quest’area è dotata di docce emozionali, percorso Kneipp, hammam, biosauna e sauna finlandese, e della grotta di sale (con inalazioni di iodio micronizzato e vasca salina).

Allo stesso piano sono presenti una palestra e sale di ristoro oltre alla sala conferenze variamente modulabile.

L’ultimo piano è destinata alla beauty SPA: una SPA privata e numerose cabine che offrono un vasto ventaglio di trattamenti estetici, oltre alla waiting lounge con vista mare.

La zona SPA, leggermente appartata, si sviluppa in modo circolare attorno ad una colonna centrale: vi si trova il percorso Kneipp e una cascata di ghiaccio, mentre lungo una parete perimetrale curva e vetrata si sviluppano sauna, bagno turco, docce emozionali, sala relax e vasca fredda. Anche qui troviamo una vasca salina, dalle forme naturali.

Il complesso del centro benessere risulta un elemento notevolmente energivoro, che ha richiesto una progettazione integrata architettonica ed impiantistica, nel rispetto della massima sostenibilità ambientale. Sono quindi state effettuate tutte le scelte finalizzate alla razionalizzazione delle fonti energetiche ricorrendo, ove possibile, a fonti rinnovabili. Lo studio dei bacini d’acqua, diversificati tra calda, fredda, dolce, salata disposti a diversi livelli, è stato quindi il punto di partenza di un intervento il cui sforzo è stato quello di fondere il complesso aspetto impiantistico con l’aspetto estetico di grande impatto e di livello “luxury”.

Casale del Principe

Completamente diverso l’approccio al tema che il progettista ha adottato in questa SPA vicino a Monreale, annessa ad un agriturismo di lusso.

La mescolanza di stili provenienti dal mondo normanno e da quello arabo, dall’antica grecia ai Borboni, caratteristica dell’arte e della cultura siciliana, detta le caratteristiche dell’agriturismo che prende il posto di una masseria fortificata già, a sua volta, costruita sul posto di un vecchio convento.

Nel 2012, per completare l’offerta ricettiva, la famiglia proprietaria ha deciso di realizzare all’interno della struttura un centro benessere attraverso la ristrutturazione di una porzione del casale quasi completamente diroccata.

Pianta del piano interrato e del piano terra (clicca per ingrandire).
Pianta del piano interrato e del piano terra (clicca per ingrandire).

Per le aree esterne sono stati realizzati dei terrazzamenti con dei percorsi destinati alla scoperta di piante decorative e medicinali, di spezie e frutti, una vegetazione particolarmente rigogliosa grazie alla presenza di una falda d’acqua dolce in contrasto con il resto del paesaggio piuttosto arido e brullo.

Uno di questi percorsi conduce all’ingresso della SPA, la cui facciata è caratterizzata da due grandi archi vetrati e da un rosone realizzati secondo le antiche tecniche locali.

All’interno, ogni dettaglio è stato pensato e realizzato per sfruttare al meglio i materiali e le tecniche costruttive autentiche della regione. La SPA si sviluppa su due livelli, integrandosi in modo fluido con il piano primo in cui sono inserite sette suite dedicate ad altrettanti temi descrittivi dei valori territoriali (la pietra; il legno; la storia; l’acqua; gli agrumi; la cultura; l’arte).

Al piano terra l’elemento centrale è una cabina trattamenti realizzata all’interno di un “bozzolo” alto sei metri e fluttuante su un bacino d’acqua che ne delimita le sagome principali e contribuisce alla creazione degli spazi. Questo luogo offre agli ospiti massaggi e cure con essenze e prodotti tipici del territorio siciliano. La tecnica di costruzione ha previsto l’utilizzo di corda d’erba palustre naturale intrecciata su una struttura metallica realizzata in opera: la paglia contribuisce con il suo caratteristico profumo a caratterizzare l’ambiente.

Allo stesso livello si trovano inoltre le cabine trattamenti, una sauna vetrata, un hammam, un percorso docce e una sala relax vetrata, il tutto con materiali e colori a contrasto fra loro: murature in sasso, vetro, legno e cromie diverse.

Al piano inferiore, è presente una piscina scavata nella nuda roccia (la stessa roccia adoperata in alcune parti murarie). Da qui prendono vita alcuni elementi floreali stilizzati che si innalzano lungo la parete di fondo fino a modellare la controsoffittatura in forma di petali; lo stesso movimento ascensionale è leggibile nel mosaico che ricopre la piscina salendo dal fondo lungo la colonna centrale.

Unisce i tre livelli la scala in acciaio verniciato (progettata con l’architetto Mario Rizzo) che si apre, lungo la salita, verso gli scorci più suggestivi del casale.

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