Per un impianto sportivo natatorio con una nuova filosofia post pandemia

Capitolo 1
Una riflessione che è l’inizio di un percorso che si propone di dare delle risposte ad alcune domande con l’esperienza maturata e vissuta in questi ultimi mesi per delineare il nostro prossimo futuro alla luce dei problemi resi ancora più confusi dall’attuale emergenza.

Centro sportivo di Merate (Lecco), ampliamento (2017); progettazione integrata J+S architecture & engineering (Foto BG/Tsport).

In questi giorni del Covid-19, con l’incessante bombardamento di numeri e di dati riguardanti l’evoluzione della pandemia nel mondo, si è creata un’occasione di conversazione e di riflessione per delineare il nostro prossimo futuro ed il comportamento su tutto ciò che ci circonda, fino a delineare il profilo di una vera e propria nuova filosofia.

È dentro a tutti noi il desiderio di stare all’aperto, pur rispettando le regole del distanziamento fisico, l’esigenza di praticare dello sport, spostarsi a piedi o con i mezzi pubblici, fare shopping e tutto quello che si faceva prima con una diversa normalità.

Ma il tempo scorre veloce e cambia e ci cambia con le restrizioni che pian piano iniziano ad essere eliminate; uno dei settori maggiormente penalizzati è stato quello sportivo, con le migliaia di strutture dislocate su tutto il territorio nazionale, ed in questo momento ci si interroga sulla nuova dimensione e filosofia che bisogna predisporre per l’adeguamento dei complessi sportivi esistenti, e, con ancora maggiore attenzione, per le nuove e future realizzazioni.

Il nostro compito di tecnici che si occupano di impiantistica sportiva, a questo punto, può essere quello di continuare a ragionare e quindi a progettare come si operava precedentemente, o piuttosto di trarre spunto da questa bruttissima pagina e spingere il nostro pensiero, la nostra riflessione, le nostre competenze, le nostre esperienze, per preparare un piano strategico di innovazioni, sia di natura architettonica che impiantistica, per trasformare questa tragedia in una reale opportunità.

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In questa e nella foto successiva, piscina comunale a Casalvelino (SA), 2017; progetto arch. Angelo Gregorio (UTC), ing. Sandro Feo, arch. Antonio D’Ambrosio (Archivio Tsport).

 

Una guida

Ecco allora lo scopo di questa guida: delineare un processo standardizzato passo-passo per la pianificazione, la progettazione, l’approvvigionamento, la costruzione ed il funzionamento delle nuove strutture sportive natatorie con l’obiettivo di impianti più convenienti, efficienti, efficaci ed eco sostenibili.

Una guida che non intende sostituire i servizi del team di consulenti specializzati, che sono tenuti a sviluppare appieno la valutazione dei bisogni, lo studio di fattibilità, il modello di business, la progettazione dettagliata e il piano operativo per un determinato sito, ma si propone di dare una serie di risposte ad alcune domande con l’esperienza maturata e vissuta in questi ultimi mesi:

  • come soddisfare un’esigenza identificata;
  • come elaborare una sostenibilità ambientale in grado di mantenere un determinato livello di prestazioni;
  • come concepire un nuovo modo dell’accessibilità tra le varie zone dell’impianto;
  • come migliorare l’impiantistica esistente con l’integrazione con l’architettura;
  • come migliorare la collaborazione tra i progettisti, gestori ed utenti;
  • come provare ad intravedere il futuro del settore;
  • come sviluppare uno strumento di riferimento che possa sviluppare più esigenze.

 

A tutte queste domande si dovrà dare risposta per l’elaborazione di un nuovo progetto per un impianto sportivo natatorio, che è un processo complicato, che richiede una serie di operazioni diligenti e con grande impegno professionale ed organizzativo, che si possono riassumere in cinque fasi:

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1° Fase – Concept

Identificare un’idea progettuale pertinente ed attuabile, con un processo che si sviluppa analizzando diversi punti:

  • generazione delle idee (brainstorming);
  • selezione delle idee valide eliminando quelle senza una reale prospettiva;
  • sviluppare e sperimentare attraverso dei test di simulazione.

 

2° Fase – Economica

Determinare le risorse economiche disponibili, definire una programmazione temporale, individuare il ruolo strategico del progetto analizzando diversi punti:

  • definizione del budget ed attenta analisi economica e la sua visione commerciale;
  • studiare il mercato, il suo potenziamento, l’attrattività e gli obiettivi preposti;
  • definire una futura strategia di marketing nel breve e lungo periodo.

 

3° Fase – Architettonica

Fornire una migliore comprensione del progetto utilizzando idee, sistemi e strutture che abbiano come priorità lo spazio in cui si muove l’individuo, gestito con una nuova dimensione e una nuova visione, per ottenere il miglior comfort possibile, senza dimenticare l’ecosostenibilità, la scelta di materiali innovativi, ed il concetto del risparmio energetico; il tutto porta alla predisposizione degli:

  • elaborati grafici del progetto definitivo;
  • elaborati grafici del progetto esecutivo;
  • elaborati grafici del progetto amministrativo;
  • documenti di stima del costo di realizzazione del progetto definitivo;
  • documenti contrattuali per regolare le condizioni di svolgimento della realizzazione dell’opera.

 

4° Fase – Impiantistica

Il cuore di un impianto sportivo è l’impiantistica, che deve essere progettata e realizzata in armonia a quanto previsto dalle normative vigenti ma non fermarsi solo a questo: deve spingersi oltre, con la sperimentazione di nuove tecnologie, nuovi prodotti, utilizzando il più possibile la domotica per la verifica della funzionalità e l’efficienza degli impianti.

Le strutture sportive natatorie sono essenzialmente dotate di:

  • impianto trattamento acque piscina;
  • impianto trattamento acque di scarico;
  • impianto elettrico;
  • impianto riscaldamento;
  • impianto di termoventilazione e condizionamento;
  • domotica.

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5° Fase – Gestionale

Il termine gestione generalmente indica un’insieme di competenze volte ad assicurare il funzionamento di un impianto sportivo con l’erogazione di un determinato servizio che si rivolge alla collettività.

Tale attività si determina attraverso numerose funzioni:

  • l’organizzazione tecnica dell’attività sportiva vera e propria;
  • l’organizzazione e la conduzione di corsi, gli allenamenti, le gare, etc.;
  • la conduzione della manutenzione ordinaria e straordinaria dell’edilizia dell’immobile;
  • la conduzione della manutenzione ordinaria e straordinaria di tutti gli impianti tecnologici;
  • la gestione manageriale del servizio sotto l’aspetto promozionale, di immagine e rapporto con l’esterno.

La gestione degli impianti sportivi comunemente si può configurare con la seguente suddivisione:

  1. GESTIONE PUBBLICA: diretta, con appalti scorporati, con le aziende;
  2. GESTIONE PRIVATA: diretta;
  3. GESTIONE CONVENZIONATA: tramite società ed associazioni sportive dilettantistiche.

Per dare un contributo più organico, preciso, dettagliato e ricco di contenuti in ogni sua fase per gli argomenti che si sono prospettati si è pensato di organizzare in più appuntamenti, con un preciso calendario, per dare un contributo fattivo ed esauriente alle “Linee guida per un impianto sportivo natatorio con una nuova filosofia post pandemia”.

 

(Giuseppe Poeta, membro del Consiglio Direttivo di Assopiscine, è titolare di Tecno Acque, azienda di consulenza progettazione e realizzazione di impianti ecologici, trattamento acque e piscine e centri benessere).