Tutte le caratteristiche dei pannelli per controsoffitti Celenit che ne garantiscono la sicurezza sotto ogni aspetto.
La sicurezza dei controsoffitti con i pannelli Celenit
St. Elena Primary School Sports Hall, Treviso (foto Adriano Marangon _ MADE associati)
Una componente significativa all’interno degli ambienti a destinazione sportiva è il pannello fonoassorbente, indispensabile per garantire l’ottimale comfort acustico consentendo l’intelligibilità del parlato o comunque offrendo un ambiente più silenzioso e rilassante.
Grazie alla particolare texture superficiale, i pannelli in lana di legno sono naturali assorbitori acustici e fanno sì che il rumore non venga completamente riflesso ma in parte assorbito e dissipato evitando il fastidioso fenomeno dell’eccesso di riverbero.
I pannelli Celenit sono il risultato di un processo di fabbricazione che utilizza materie prime naturali: legno, cemento e acqua. I tronchi di legno, esclusivamente abete rosso, provengono da foreste gestite in modo sostenibile: infatti i tronchi vengono ripiantati subito dopo essere stati tagliati. La sostenibilità della filiera del legno viene certificata dal marchio PEFC e FSC di cui i pannelli Celenit sono dotati. Le fibre di legno sono legate con cemento Portland bianco.
Intervento nella palestra della Scuola Media Statale Maria Maltoni, Pontassieve (Fi) (foto: Simone Lopez _ Italsolid s.a.s.).
L’antisfondellamento
Trattando il tema della sicurezza, rivestono particolare interesse le soluzioni di controsoffitti che offrano, oltre alle necessarie caratteristiche di protezione antincendio e resistenza agli urti (ad esempio da pallonate), la difesa da eventuali fenomeni di sfondellamento dei solai.
Il fenomeno dello sfondellamento risulta particolarmente ricorrente negli edifici realizzati con solai in laterocemento fino agli anni 70/80, e appare allarmante nell’edilizia scolastica, sia nelle aule che nelle palestre.
La caduta dell’intonaco di rivestimento o del fondo delle pignatte è un evento improvviso che, con l’adozione di un controsoffitto Celenit, viene neutralizzata annullandone le conseguenze.
I controsoffitti acustici certificati antisfondellamento offrono infatti una resistenza al carico di oltre 500 kg/mq, certificata dai rapporti di prova effettuati presso l’Istituto Giordano.
I controsoffitti Celenit, peraltro, non prevedono strumenti di montaggio particolari o eccessivamente onerosi; l’utilizzo di strutture metalliche e accessori semplici, tradizionali, di facile reperibilità e installazione, garantisce velocità ed efficienza in fase di posa in opera oltre a un contenimento dei costi dei materiali.
I pannelli utilizzabili in palestra sono in particolare il Celenit AB e il Celenit AB/F, quest’ultimo con una accresciuta protezione antincendio (EI 60’) essendo accoppiato con una lastra in cartongesso di spessore 15 mm.
Per entrambi i sistemi antisfondellamento sono state effettuate dall’Istituto Giordano le prove secondo rigorose metodologie di laboratorio.
Una porzione di controsoffitto viene sospesa a una struttura di sostegno per simulare le reali condizioni di posa in opera. Una struttura di sollevamento e sgancio degli elementi di caduta, dotata di elettromagneti, ha il compito di sganciare gli elementi di caduta (costituiti da tavelle in laterizio opportunamente zavorrate) da altezze predeterminate.
Andando a sollecitare il controsoffitto con un carico dinamico crescente e in seconda battuta considerando un unico carico con una caduta di 50 cm, alla fine della prova il sistema non presenta nessuna significativa deformazione o cavillatura né dei sistemi di sospensione, né all’intradosso del controsoffitto.
Sequenza del test di resistenza allo sfondellamento (foto Istituto Giordano).
La resistenza ai colpi di palla
Come accennato in precedenza, le soluzioni certificate Celenit a soffitto e parete garantiscono l’idoneità e la stabilità dei sistemi di rivestimento, anche per quanto riguarda la resistenza ai colpi di palla, un’esigenza imprescindibile all’interno di una palestra. Le prove presso i laboratori dell’Istituto Giordano seguono le prescrizioni delle norme UNI EN 13964 per l’applicazione a soffitto, rientrando nella classe più restrittiva 1/A.
La marcatura CE
Ricordando gli altri motivi di garanzia della qualità dei materiali da costruzione, i prodotti Celenit sono marcati CE secondo la norma UNI EN 13168, che specifica i requisiti per i prodotti in lana di legno utilizzati per l’isolamento termico degli edifici e secondo la norma UNI EN 13964 per quanto riguarda i controsoffitti.
Sempre l’Istituto Giordano ha eseguito la determinazione del prodotto tipo secondo le modalità previste da tali norme, l’ispezione iniziale dello stabilimento e del sistema di controllo della produzione, come pure il piano di sorveglianza continua ed ha rilasciato il certificato di costanza della prestazione per quanto riguarda la reazione al fuoco. I laboratori di prova hanno effettuato la determinazione del prodotto tipo per le altre caratteristiche dichiarate ed hanno rilasciato i relativi rapporti di prova.
Il Regolamento (UE) n. 305/2011 sulla marcatura CE dei prodotti da costruzione, obbliga il fabbricante a redigere la Dichiarazione di Prestazione (DoP) per i prodotti che rientrano nell’ambito di applicazione di una norma armonizzata o se sono conformi a una valutazione tecnica europea; Celenit rende disponibile il download delle DoP di ogni prodotto nell’area “download” del sito www.celenit.com.
Intervento nella Scuola Materna Statale G. Marzotto, Brescia (foto ing. Massimo Stefano).
La reazione al fuoco
Per quanto riguarda la reazione al fuoco la relativa DoP indica la classe di reazione secondo la norma EN 1351-1.
Con l’entrata in vigore del D.M. 14.10.2022 è stato aggiornato il Codice di prevenzione incendi. I materiali e il relativo comportamento al fuoco sono definiti dall’indicatore GM (gruppo di materiali) dove: GM0 indica i materiali incombustibili, in Euroclasse A1 (classe 0); GM1-GM2-GM3 sono definiti dalla corrispondenza tabellare; e GM4 sono tutti i materiali non compresi nei gruppi precedenti.
I pannelli Celenit conformi al gruppo GM1 per applicazioni a soffitto a vista sono classificati in Euroclasse A2-s1, d0: non propagano la fiamma, non producono fumi e non creano gocciolamento.
Le altre certificazioni
La “durabilità” del sistema è richiamata dalla norma UNI EN 13964 (punto 4.8): “I controsoffitti devono essere progettati in modo da assicurare che durante la vita utile del soffitto, all’interno delle superfici del soffitto e dei componenti adiacenti dell’edificio o su di essi, non si formino livelli dannosi di acqua e condensa che potrebbero provocare una perdita della resistenza a flessione della membrana e/o una perdita della capacità portante dell’intero kit di controsoffitto o della sottostruttura.” I pannelli Celenit sono classificati, secondo la norma UNI EN 13964, in classe C di esposizione, adatti quindi ad ambienti con condizioni climatiche critiche (UR fino al 95% e T fino a 30°C). Solo Celenit AB/F è classificato in classe A di esposizione (UR 70% e T 25°C).
Infine, ricordiamo che la concentrazione più o meno elevata di agenti inquinanti nell’aria di un ambiente confinato dipende fra l’altro dall’impiego di materiali da costruzione o arredamento che possono contenere sostanze nocive rilasciandole nel tempo. La scelta di materiali idonei evita un’eccessiva e indesiderata concentrazione di inquinamento; l’analisi effettuata dall’Istituto Giordano mostra concentrazioni dopo 28 giorni, per tutti gli inquinanti presi in esame, largamente inferiori ai parametri di riferimento, ponendo i pannelli Celenit nella classe A+ (con riferimento alla classificazione secondo il decreto francese n. 321/2011).
(Articolo a cura di Celenit Spa).