Dai volumi apparentemente elementari, il palazzetto è un progetto articolato attraverso sistemi costruttivi e soluzioni materiche diversificate; inaugurato lo scorso aprile, l’impianto risponde alla forte richiesta di sport da parte della città.
Nuovo palazzetto dello sport a Olgiate Olona (Va)
Collocato ai margini della città (che conta poco meno di 13.000 abitanti) e prossimo all’autostrada Milano-Varese (da cui non è visibile a causa delle barriere antirumore), il nuovo palazzetto dello sport di Olgiate Olona, in provincia di Varese, sorto al posto di un preesistente campo di calcio, dispone di un ampio parcheggio pubblico già esistente sul fronte d’ingresso. L’area esterna si presta, un domani, alla integrazione con nuovi campi sportivi outdoor.
La gestione è stata affidata alla MaGo, società polisportiva nata dall’unione di due realtà del basket in Valle Olona (Marnate e Gorla Maggiore) che hanno dato vita ad un hub sovraterritoriale su tutti i comuni della Valle Olona (Castellanza, Marnate, Olgiate Olona, Solbiate Olona, Gorla Minore, Gorla Maggiore, Fagnano Olona e Cairate), con lo scopo di creare un unico centro di riferimento educativo-sportivo costruito intorno ad un preciso modello di basket.
Il progetto del palazzetto di Olgiate Olona (Va)
L’apparente linearità del contenitore sportivo – vincolato nelle proporzioni dagli standard dimensionali del campo di gioco – viene animata nel progetto attraverso la scomposizione del volume in senso orizzontale, con la creazione di due blocchi matericamente differenti, e lo slittamento dell’uno rispetto all’altro per circa 7 metri.
Questa operazione porta a creare su uno dei due fronti un portico aperto che accoglie l’ingresso del pubblico; sul fronte opposto una terrazza, posta alla quota superiore della tribuna per il pubblico.
Poiché il volume superiore è caratterizzato da una articolata struttura reticolare di travi metalliche, l’aggetto di questa, che “protegge” gli ingressi, viene a contenere uno spazio di transizione in cui si sviluppa un percorso di accesso indipendente al piano superiore, dove è collocata la caffetteria.
Da qui, se percorriamo questo livello, troviamo una palestra accessoria, i bagni, e la parte alta delle tribune sul campo di gioco; da qui, infine, arriviamo all’uscita di sicurezza che sbocca sulla terrazza posteriore.
Quanto alla definizione materica dei due volumi “slittati”, facciamo nostra la descrizione dataci dalla progettista: “i due livelli rappresentano la relazione con la terra e con il cielo, un basamento pesante ed opaco realizzato in calcestruzzo prefabbricato che radica l’edificio a terra e protegge lo spazio del gioco ed un volume traslucido realizzato in policarbonato alveolare e vetro che immette luce diffusa e stabilisce la relazione con il cielo, anche grazie alla sua capacità mimetica di riflettere i diversi colori del cielo e trasformarsi cromaticamente a seconda delle ore del giorno”.
Pianta del piano terra e del piano primo.
1: campo da gioco, 2. spogliatoi, 3. vano tecnico 4. anti-doping, 5. pronto soccorso, 6. entrata, 7. tribuna telescopica, 8. deposito, 9. palestra, 10. bar e area di servizio, 11. tribuna fissa, 12. bagni
La distribuzione degli spazi
L’area di gioco del palazzetto di Olgiate Olona contiene un campo da basket regolamentare, affiancato da una tribuna in parte fissa con tre gradoni, e in parte retrattile che, con altri tre gradoni, può ospitare circa 350 spettatori seduti.
Il corpo spogliatoi – organizzato in 4 blocchi separati – è disposto nella parte posteriore del campo, ed è dotato di 2 ingressi autonomi dall’esterno, in diretta connessione con il parcheggio atleti.
Sul lato opposto del campo sono presenti degli spogliatoi aggiuntivi oltre a locali di servizio e accessori. Anche da quest’area si accede, internamente, al livello superiore dove abbiamo già visto essere collocati il bar, la palestrina e i servizi per il pubblico, accessibili anche direttamente dall’esterno.
Prospetto nord e sezione trasversale, prospetto ovest e sezione longitudinale.
I sistemi costruttivi
Riprendendo nuovamente quanto riporta la relazione descrittiva della progettista, “tema cardine all’interno dell’attività di progettazione è stata la ricerca di sistemi costruttivi che permettessero un’economia complessiva dei costi e dei tempi di costruzione, grazie al ricorso alla prefabbricazione a fronte di una performance energetica e tecnica molto elevata”.
Sono infatti individuabili quattro diversi sistemi costruttivi.
Il basamento opaco a grande inerzia, sia statica che termica, è costituito da pareti piene in prefabbricato, fino alla quota di 3,5 metri.
Il secondo livello è costituito da una struttura metallica leggera che si sviluppa all’interno dell’intercapedine di una doppia parete in policarbonato alveolare ad alta efficienza termica: ciò consente la definizione di un involucro trasparente che garantisce l’illuminazione naturale su tutte le aree sportive.
La copertura propone gli ulteriori sistemi costruttivi: una struttura portante molto leggera costituita da travi in acciaio preforate a profili pieni (che integra in spessore i canali dell’aria); e un impalcato di copertura prefabbricato con sandwich metallico e controsoffitto fonoassorbente in lamiera ondulata microforata. Negli ambienti collaterali, i controsoffitti fonoassorbenti sono realizzati con pannelli in lana di legno mineralizzata.
La distribuzione dei carichi sulle fondazioni, tra strutture leggere superiori e basamento pesante, consente di ottimizzare il rapporto costi/benefici.
Da sinistra, prospetto principale con la pensilina e prospetto est.
La sostenibilità energetica del palazzetto di Olgiate Olona
L’edificio è stato progettato secondo le prescrizioni della normativa NZEB già in vigore in Lombardia.
La climatizzazione invernale è del tipo a pannelli radianti annegati a pavimento alimentati mediante pompa di calore reversibile; l’impianto di ricambio aria è suddiviso in macro zone.
È previsto un impianto solare a circolazione forzata ad integrazione della produzione di acqua calda, composto da pannelli solari abbinati ad un sistema di accumulo ed integrato, per far fronte ai picchi di prelievo in caso di mancanza di sole, da un produttore di acqua calda sanitaria a ricarica rapida (funzionante a gas metano) e da un circuito di preriscaldamento alimentato dalla pompa di calore adibita al riscaldamento.
Per ottimizzare il consumo energetico, il sistema verrà gestito automaticamente per sfruttare, in ordine di priorità, l’energia termica captata dai pannelli solari, quella prodotta dalla pompa di calore ad alta efficienza, e infine l’energia termica sviluppata dal produttore a gas metano.