Sassuolo (Modena): Il nuovo centro sportivo del Sassuolo Calcio

Il Mapei Football Center, realizzato in due anni grazie ad una convenzione tra il Sassuolo Calcio e il Comune di Sassuolo, costituisce un importante passo nella crescita del club neroverde.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 328

Il nuovo centro sportivo del Sassuolo Calcio, inaugurato nello scorso mese di giugno, è un complesso di 45.000 mq. formato da 6 campi da calcio, di cui uno con tribuna coperta, un edificio principale e due edifici minori di servizio. L’edificio principale, che caratterizza l’immagine del complesso, si dispone tra due campi da calcio e ne prende la misura di 105 metri.
Per la realizzazione del centro, dalle impermeabilizzazioni, ai supporti, alla posa dei pavimenti e rivestimenti, oltre ai sottofondi dei campi sportivi, sono stati utilizzati solo prodotti del gruppo Mapei .
Il Mapei Football Center è stato realizzato in due anni, e si basa su una convenzione tra il Comune di Sassuolo, proprietario dell’area in località Ca’Marta, e il Sassuolo Calcio, che gode di una concessione di durata quarantennale sull’area, finalizzata alla realizzazione e gestione di un piano di promozione sportiva.
Per la descrizione dell’intervento, ripercorriamo, nelle pagine che seguono, le parole dei progettisti.

Progetto e paesaggio

Il progetto fonda le sue premesse nel rapporto con il paesaggio agricolo aperto e pianeggiante, inserendo nel contesto l’edificio come un grande elemento orientato, come un decumano nella stessa direzione della centuriazione, dei campi agricoli ed ora dei campi sportivi. L’edificio principale si allunga tra i campi da calcio prendendone le dimensioni e rappresentando un bordo costruito e solido analogo a quello delle tribune degli stadi oppure di una balconata urbana come nelle prime immagini di calcio storico. L’edificio si situa direttamente sul suolo senza mediazioni, esprimendo una relazione spaziale diretta con il contesto circostante, testimonianza del retaggio tipologico delle antiche barchesse, adagiate senza elementi di transizione sul suolo della campagna emiliana. Al contrario dei tipi basati sull’aggregazione di elementi come blocchi funzionali come nelle espansioni urbane più recenti, il progetto del Mapei football Center si distingue per un’attitudine più sintetica: un unico edificio. Il volume si articola tipologicamente disponendo in verticale su tre piani il programma funzionale in una sequenza ordinata e morfologicamente significativa (prima squadra, giovanili, tecnici e dirigenti). L’intento è anche quello di consumare meno suolo possibile in controtendenza rispetto al contemporaneo uso del paesaggio, disponendo il suo programma funzionale in verticale. L’edificio, con una dimensione analoga a quella dei campi da gioco, costituisce una presenza calma, visibile da grande distanza, landmark riconoscibile e paesaggistico, dando continuità alla memoria storica del sistema orizzontale dell’ambiente agricolo, attraverso un nuovo significato. L’edificio entra in relazione con il paesaggio con la sua scala controllata (un’altezza di 12 metri circa) rappresentando perciò uno sfondo discreto alle alberature (i pioppi cipressini avranno la stessa altezza) e lasciando la prospettiva libera dall’edificio verso il canale di Modena e l’orizzonte lontano. L’edificio trova un’eco nell’immagine del fotografo Luigi Ghirri, per la sua espressione dell’ambigua e speciale monumentalità di piccole facciate di edifici civili o religiosi isolati e disposti nell’orizzontalità del paesaggio della via Emilia. La facciata Nord è quella principale, dove è posizionato l’ingresso. La facciata è curva per ricevere la luce del sole verso est e ovest, è concava per accogliere le persone e i flussi che arrivano sia dai lati che di fronte. Una panca lungo tutta la curva della facciata definisce una piccola piazzetta con una grande quercia.

Architettura

Il progetto associa l’edificio principale del nuovo centro sportivo all’immagine di un’architettura antica all’interno di un paesaggio nuovo. Intendiamo con questo la capacità dell‘architettura antica di mettersi in relazione sintetica con il paesaggio, per le relazioni che è capace di instaurare con la dimensione e la scala dello spazio circostante e per la presenza fisica della costruzione. Il riferimento tipologico è agli elementi in linea, fondati sulla ripetizione di strutture in mattoni delle grandi architetture agricole di servizio, come le barchesse oppure le antiche fabbriche di ceramiche di questa zona oppure ai tipi degli edifici sportivi dell’antichità greca e romana che si disponevano longitudinalmente sul bordo dei campi. Nella forma autonoma sono contenuti caratteri legati ad una singolare monumentalità, come espressione del tono necessario ad un edificio con ruolo pubblico ed anche dell’atmosfera in qualche modo attesa per la sede di una società calcistica, proprio in Italia.
Da lontano l’edificio si riconosce come un unico elemento dello stesso materiale (laterizi di colore grigio scuro) che si dispone basso sul terreno e sull’orizzonte dei campi, e in cui si evidenziano le altezze diverse dei piani che configurano tre ordini diversi, la scansione regolare delle strutture e la loro dimensione che si riduce verso l’alto, gli spessori diversi della facciata, i serramenti invece tutti uguali, lo definiscono come un unico organismo.
Le strutture dei muri nel rastremarsi verso l’alto raccontano la gravità dell’edificio e insieme producono un gradiente di trasparenza che varia a seconda del programma funzionale: al piano terra più opaco per mantenere la discrezione sugli spazi della prima squadra e invece estremamente trasparente al piano secondo dove gli uffici sono così vicino alle facciate che possono osservare i campi da entrambi i lati.
Il progetto trasmette i caratteri degli edifici storici, creando un edificio insieme solido e articolato, con un’immagine elegante e sobria, che non diventi obsoleta nel volgere di poco tempo. Si propone una facciata “corporea” caratterizzata da una trasparenza limitata e controllata rispetto agli orientamenti principali est-ovest ed uno spessore che permette di gestire ombre e luci come fanno gli edifici storici.


Il progetto dell’interno prevede un insieme di materiali che, non richiedendo ulteriori finiture, rappresentano, con la loro matericità, il tono e l’atmosfera sobria ma articolata, “spartana” e sofisticata, di spazi come quelli richiesti da questi tipi di programma. Le strutture orizzontali e verticali in CA sono lasciate a vista, come i solai prefabbricati tipo Predalles. I tamponamenti interni delle pareti perimetrali e i corridoi di distribuzione principale sono in blocchetti di calcestruzzo cellulare di colore bianco con due finiture: ruvida e levigata (fino a 140 cm d’altezza) lasciati a vista per garantire la durevolezza della pulizia e la garanzia di assenza di manutenzioni necessarie negli spazi di grande percorrenza e affollamento. I pavimenti sono in resina colorata per gli spazi di distribuzione, gli spogliatoi, le fisioterapie, mentre sono in gomma per le palestre, in legno per gli spazi ad ufficio, in ceramica per le zone di servizio e locali tecnici. Le pareti delle zone di servizio sono rivestite in ceramica fino all’altezza di cm. 200, mentre per gli altri spazi sono tinteggiate, a parte le zone di distribuzione e le pareti confinanti con l’esterno che sono in blocchetti di cemento a vista.
I colori dell’edificio sono quelli dei suoi materiali.

 

La certificazione LEED ®

In accordo con i requisiti definiti dal protocollo di certificazione di riferimento LEED ® v.4 for BD+C: New Construction and Major Renovation, ed in seguito ad una attenta valutazione e analisi del progetto, il livello di certificazione atteso come parametro della sostenibilità ambientale in relazione al Nuovo Centro Sportivo US Sassuolo, corrisponde al livello Certified. Il conseguimento della certificazione LEED viene perseguita mediante una progettazione integrata fin dalle prime fasi, includendo nel Team di progetto diversi professionisti accreditati LEED AP BD+C, i quali forniscono un contributo attivo e distintivo allo sviluppo del progetto in termini di sostenibilità.

Funzioni

Il programma funzionale dell’edificio principale viene suddiviso nei tre piani fuori terra, facendo corrispondere alla dimensione di ciascun piano le diverse articolazioni dell’organizzazione della società sportiva, in sintesi:
-PT: ingresso con spazio espositivo, piccolo auditorium, prima squadra, accesso al campo ed esterni;
-P1: squadre giovanili;
-P2: uffici e sale riunione.
Gli spazi della prima squadra contengono: fisioterapia, sala laser, ufficio e spogliatoio allenatore, ufficio e spogliatoi altri tecnici, sala relax con spazio integratori, spogliatoio, servizi igienici, spazio docce, vasca d’acqua, uscita al campo, palestra fisioterapia, palestra. Gli spazi delle squadre giovanili contengono: fisioterapia, sala laser, ufficio e spogliatoio tecnici, spogliatoio, servizi igienici comuni, docce, vasca d’acqua, uscita al campo da scala dedicata, palestra, uffici gestionali settore giovanile. Nell’interrato (sviluppato su di un unico livello) sono situati i servizi igienici per i visitatori del Centro sportivo, gli spogliatoi per squadre ospiti e uso pubblico per esterni, i locali tecnici, i magazzini dell’attività sportiva, una vasca speciale per la fisioterapia (senza permanenza di persone).
L’edificio delle tribuna ha gradonate in prefabbricati in CA con posti per massimo 170 spettatori con copertura, con affaccio sul campo in erba artificiale e con orientamento ottimale per la visibilità essendo gli spettatori orientati verso est. Nello spazio sottotribuna sono ricavati gli spazi per deposito attrezzature, servizi igienici ed uno spazio ristoro al coperto dotato di distributori automatici.
Non sono mai previste separazioni dal campo di gioco mediante recinzioni per il pubblico poiché viene applicata la Normativa “Stadi aperti” (come già applicata al Mapei Stadium) incoraggiata da LND che prevede la presenza di stewards durante le manifestazioni sportive.

I campi

Il centro sportivo su una superficie di circa 45.000 mq, già dotato di due campi esistenti (uno in erba naturale e uno in sintetico), comprende ora tre nuovi campi in erba e un nuovo campo in sintetico.
Il nuovo campo in erba sintetica è stato realizzato con un sistema costituito dal manto, il cui filato presenta l’esclusiva forma a doppia S, in due toni di verde e rinforzata nella parte centrale, assicurando un potenziato assorbimento dello stress da usura e un’elevata capacità di ritorno dei fili d’erba nella loro posizione originale; il sistema, omologato Professional, è completato dall’intaso e dal sottotappeto prestazionale drenante in SBR, nobilitato. I campi in erba naturale sono stati seminati con varietà di Bermuda Grass Riviera, e la cui fornitura comprende gli ammendanti e una manutenzione trimestrale.
L’impianto è completato con la piantumazione di 50 nuovi alberi e 300 metri lineari di siepi.

Il Sassuolo per il sociale

In un’ottica futura, il Mapei Football Center oltre ad essere la nuova sede e centro di allenamento dell’U.S. Sassuolo Calcio, si integrerà e si aprirà al territorio e alla sua popolazione, attraverso molteplici progetti. U.S. Sassuolo Calcio ha sempre attuato numerose attività con l’obiettivo di integrare politiche e promuovere la diffusione delle attività sportive, con iniziative di responsabilità sociale. L’obiettivo sarà quello di offrire attività educative e formative, veicolando attraverso il Calcio e lo Sport i valori sociali dell’integrazione, della solidarietà e del rispetto.