Lerici (La Spezia): Riqualificazione del campo di calcio “Piero Bibolini”

In posizione suggestiva sul golfo della Spezia, il vecchio campo in terra calcarea si è dotato oggi di un nuovissimo manto in erba sintetica riciclabile e di un potente impianto di illuminazione con fari a led.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 324

Il campo di calcio Piero Bibolini, incastonato nel verde del Parco Falconara, a picco sulla Punta Galera e sul mare appena fuori della diga foranea di La Spezia, era fino alla scorsa stagione un rettangolo di polvere grigia.
Nel giro di sei mesi dall’assegnazione dei lavori è stato consegnato alle società sportive locali l’impianto completamente rinnovato con la superficie in erba sintetica da 60 mm, interamente riciclabile, e con un impianto di illuminazione anch’esso completamente rinnovato, con innovativi proiettori a led.
L’intervento, sostenuto dall’Amministrazione guidata dal sindaco Leonardo Paoletti (vedi nella pagina a lato gli interventi del Sindaco e dell’Assessore Marco Russo), è stato finanziato con un mutuo del Credito Sportivo di circa 600.000 euro, ed è stato integrato, in corso d’opera, con l’installazione di fari a led e la sistemazione della cancellata di protezione delle gradinate, per garantire un’ottimale visibilità del campo da gioco.


Dal punto di vista della tempistica, dopo l’acquisizione dell’area demaniale di Falconara, il Comune ha approvato il progetto esecutivo per la riqualificazione del campo nell’agosto dello scorso anno, dando seguito poi alla gara di appalto, conclusa a dicembre: i lavori sono stati aggiudicati all’ATI vincitrice nel febbraio di quest’anno, concludendosi a fine luglio quando il campo è stato affidato alle società sportive per i primi allenamenti; il 4 settembre l’inaugurazione ufficiale.
Grazie al ribasso rispetto alla base d’asta, l’Amministrazione ha potuto effettuare interventi migliorativi importanti anche nel parco circostante: il posizionamento delle staccionate, l’illuminazione del parco, la risistemazione della rampa skateboard intitolata a Marco “Nello” Cioli, la “Palestra Natura” immersa nel verde e le strutture da barbecue (realizzate e posizionate grazie all’opera di alcuni volontari).
La riqualificazione degli spogliatoi, già a bilancio, sarà completata nel nuovo anno.
Questi gli obiettivi posti a base del progetto di rifacimento del vecchio campo in sabbia calcarea: fornire un alto livello di qualità al gioco del calcio assicurando un terreno di gioco perfettamente liscio e privo di inaspettate irregolarità; aumentare la fruibilità in quanto il campo potrà supportare un elevato carico di gioco, indipendentemente dalle condizioni meteorologiche; omologazione da parte della Lega Nazionale Dilettanti così da poter ospitare le competizioni del Campionato Eccellenza (con dimensioni del campo 100.00×57.60 mt oltre il campo per destinazione).

Il drenaggio

La presenza di muretti di contenimento non modificabili e l’esistenza sull’area di un vincolo paesaggistico e del vincolo idrogeologico che impone il mantenimento della permeabilità del terreno, hanno determinato la necessità di alcune scelte progettuali.
Innanzitutto il drenaggio del terreno è stato previsto di tipo verticale, con stratigrafia decrescente in 21 cm di spessore, che garantisce la permeabilità totale della superficie; la quota di fondo dello sbancamento è stata determinata in funzione degli avvallamenti esistenti, della presenza delle fondazioni dei muretti e delle difficoltà di trasporto in zona dei materiali di scavo.
Per gli stessi motivi si è dovuta prevedere la realizzazione dei pozzi perdenti, allo scopo di non aumentare, nell’areale di influenza, l’entità delle acque di deflusso superficiale e sotterraneo rispetto alle condizioni precedenti all’intervento. I tubi drenanti primari sono collocati lungo il perimetro, mentre quelli secondari attraversano in diagonale l’area del campo.
A separare lo strato di terreno esistente dal nuovo pacchetto è collocato un geotessile steso sul fondo dello scavo di sbancamento e nelle trincee dei drenaggi, sormontato tra telo e telo di cm 30 al fine di rendere omogenea la resistenza ai carichi di pressione.
La successione stratigrafica al di sopra di tale strato comprende 14 cm di pietrisco, 4 cm di graniglia più minuta e 3 cm di sabbia di frantoio. Lo strato finito del sottofondo è realizzato a quattro falde fino alle canalette con unica pendenza di 0,48%.

Il manto

Al disopra di questi strati è posato il manto sintetico, monofilo da 60 mm.
La tipologia adottata è costituita da una speciale fibra con particolare forma a due sezioni combinate e legate, non ritorte, con ispessimento centrale di rinforzo a diamante, atte a garantire elevatissima resistenza, resilienza e durata nel tempo. La particolare struttura a due sezioni e la particolare zigrinatura superficiale, oltre che lo speciale polimero di polietilene, garantiscono un ottimo comfort di gioco.
I polimeri di cui la fibra è composta riducono sensibilmente i coefficienti di abrasione e di rifrazione della luce oltre ad assicurare, dopo il calpestio, un costante ritorno della fibra in posizione verticale garantendo l’ottimale rotolamento del pallone durante i passaggi ed agevolando la pratica della manutenzione.
Il rovescio del manto è completamente riciclabile in accordo alla vigente normativa in materia di riciclo delle materie plastiche ed avente relativo rapporto prova di conformità EN10667-16: si tratta infatti di un brevetto esclusivo che rivoluziona il concetto del ciclo di vita del campo: completamente permeabile, a fine vita il manto può essere rimosso, ripulito, macinato e sottoposto ad un comune processo di iniezione o estrusione per dar vita a un nuovo prodotto.
Il manto è completato con l’intaso prestazionale in granulo elastomerico di gomma nobilitata con pigmenti ecologici ed atossici.

L’impianto di illuminazione a led

Il campo da calcio era in precedenza illuminato da quattro torri faro alte 20 m, collocate agli angoli al di fuori del campo per destinazione con quattro proiettori ognuna.
L’intervento ha previsto la sostituzione dei sedici proiettori esistenti da 2200 W con 40 apparecchi (dieci per ogni torre) con lampade a led da 340 W, con temperatura colore di 5700 K (luce fredda).
La sostituzione, oltre a garantire il perfetto illuminamento del campo, consentirà un risparmio sulla bolletta energetica calcolato in quasi 5.000 euro l’anno.
Per garantire un inquinamento luminoso pari a zero sono state utilizzate ottiche asimettriche (vedi grafico).
In questo modo si è potuto garantire un illuminamento medio sul terreno di gioco superiore a 100 lux.
I proiettori adottati sono dotati di una struttura in alluminio pressofuso e led di ultima generazione, scelti per un ottimale comfort visivo evitando gli abbagliamenti; inoltre il controllo delle dissipazioni del calore consente una maggior durata dell’elemento.

Gli altri interventi

È stata prevista la sostituzione delle porte e delle panchine esistenti con nuove porte da calcio regolamentari, panchine da 5 metri con copertura in policarbonato trasparente e sedute in pvc, nuovi paletti d’angolo.
La fascia esterna alle canalette perimetrali del campo da calcio fino alle recinzioni, livellata e compattata, è dotata di un manto in erba sintetica da 22 mm completato da intaso di stabilizzazione con sabbia silicea.
L’impianto di irrigazione preesistente, dotato di otto irrigatori esterni a cannoncino, è stato adeguato per renderlo conforme alle caratteristiche richieste dal Regolamento LND per i campi in erba artificiale, attraverso la sostituzione delle tubazioni interrate ad anello con nuove tubazioni in polietilene ad alta densità di diametro adeguato alla dimensione dell’impianto.
Sono quindi state sostituite le recinzioni e i cancelli di accesso al campo.
Il campo da calcio è collegato alla viabilità comunale da un percorso che non era pavimentato, che non poteva essere impermeabilizzato per la presenza dei vincoli paesaggistico e idrogeologico sull’area.
Si è dovuto optare per una pavimentazione di tipo permeabile in calcestre (graniglia calcarea compatta) dello spessore di 10 cm sopra alla massicciata in misto di cava, avendo la necessità di evitare il trasporto di fango sulla superficie di gioco in erba sintetica durante le operazioni di manutenzione o l’accesso dei mezzi di soccorso,