Ecco Copenhill, la pista da sci sul termovalorizzatore

È stata aperta ai primi di ottobre la pista artificiale realizzata sulla copertura dell’impianto di trasformazione rifiuti di Copenaghen, uno dei più avanzati nel mondo.

Il termovalorizzatore Amager Bakke, inaugurato nel 2017 in sostituzione di un inceneritore, nella periferia di Copenaghen, ha la potenzialità di bruciare 70 tonnellate di rifiuti l’ora, senza rilasciare emissioni di CO2, e producendo energia elettrica per 60.000 famiglie e riscaldamento per 120.000 abitazioni.

Il costo dell’impianto è stato di circa 610 milioni di euro, e fin da subito il progetto è stato pensato per diventare, contemporaneamente, un punto di ritrovo per i cittadini.

Sezione del termovalorizzatore Amager Bakke
Sezione del termovalorizzatore Amager Bakke (clicca per ingrandire)

La pista da sci

Con l’idea di trasformare il termovalorizzatore in una verde collina, dato che le alture naturali in Danimarca non esistono, il luogo ha preso il nome di Copenhill.

A partire dal culmine del tetto, servito da quattro skilift, a oltre 90 metri di altezza, si snoda la pista da sci lunga 400 metri, per una superficie di 10.000 metri quadrati. Il tracciato è diviso in tre sezioni con livelli di pendenza e difficoltà differenziati; sono inoltre inseriti degli elementi per il freestyle, con salti e trick.

La neve ovviamente manca per la maggior parte dell’anno: la superficie artificiale, in materiale sintetico, posato in cinque diverse sfumature di verde, è di produzione italiana e consente di sciare come in montagna.

Il progetto – firmato dallo studio danese Biarke Ingels Group (BIG) – prevede anche alcuni lembi di terreno che verranno naturalizzati con piante e sono attraversati da percorsi per il trekking; sulla parete esterna ci sarà una struttura per l’arrampicata alta fino a 85 metri, la più alta del mondo.

Schema del progetto (clicca per ingrandire)
Schema del progetto (clicca per ingrandire)

Le prime parti della pista, quelle con pendenza minore, sono state aperte ad un ristretto numero di riders danesi fin dallo scorso inverno:

Anche il freestyler svedese Jesper Tjäder ha provato la pista, con le sue variazioni acrobatiche, prima dell’apertura:

Un test, infine si è potuto svolgere questo inverno, e precisamente il 23 dicembre, per sperimentare l’efficacia della pista artificiale anche ricoperta da qualche centimetro di neve fresca: