Formula Uno, l’anno dei tre Gran Premi in Italia e la prima volta del Mugello

In un anno sfavorevole ai motori Ferrari, la soppressione per motivi sanitari di ben nove tappe della stagione di Formula 1 ha portato a programmare gare in tutti e tre i circuiti italiani abilitati: Monza, Mugello e Imola.

Il rettilineo del Mugello durante I test F1 del maggio 2012 (foto Roberto Volpe / Faraone Srl).

Per arrivare a disputare tre GP in Italia nella stessa stagione – con la prima volta del Mugello –  è intervenuta la pandemia che ha obbligato ad annullare tutte le prime nove gare, su 17, in calendario.

La Formula Uno è ripartita ufficialmente solo il 5 luglio con il Gran Premio d’Austria, replicato una settimana dopo come seconda gara.

Sono poi seguite le tappe in Ungheria, due volte in Gran Bretagna (Silverstone), in Spagna (Montmelò), in Belgio (Spa-Francorchamps).

È adesso la volta dell’Italia con la classica di Monza (a porte chiuse) e, una settimana dopo, con il Gran Premio di Toscana al Mugello.

Ancora tre gare europee, con la Russia (Sochi), la Germania (Nurburgring), il Portogallo (Portimao), quindi la terza tappa italiana ad Imola.

Per arrivare a diciassette, il numero di gare previsto, si correranno infine due gare in Bahrein e la finale ad Abu Dhabi.

Nella gallery, il tracciato dei tre circuiti italiani (Will Pittenger / Licenza Creative Commons Wikimedia).

Monza

Il Gran Premio d’Italia si è svolto domenica 6 settembre, ma senza pubblico: i tifosi hanno dovuto seguirlo in diretta TV. Per il circuito brianzolo è stato il settantesimo Gran Premio, essendo stato presente in calendario ogni anno dal 1950, escluso il 1980 quando si gareggiò a Imola. Il recente contratto con Liberty Media ha assicurato la presenza di Monza almeno fino al 2025.

Inaugurato nel 1922, l’autodromo di Monza non ha bisogno di presentazioni: lungo 5.793 metri, il circuito è attualmente il più veloce tra i mondiali.

Nella gallery, l’autodromo di Monza (foto BG/Sport&iImpianti).

Mugello

Per il Mugello è invece la prima volta in Formula 1. Il 13 settembre si è corso il GP di Toscana Ferrari 1000, in occasione del millesimo Gran Premio della scuderia del Cavallino.

L’autodromo si trova a Scarperia (Firenze) e il tracciato della pista è lungo 5.245 metri. Fu realizzato nel 1972 dall’Automobil Club di Firenze per sostituire il circuito stradale del Mugello sul quale si correvano gare fin dal 1914, diventato ormai troppo pericoloso. Progettato dall’ingegnere Gianfranco Agnoletto, fu inaugurato nel 1974, e poi acquistato nel 1988 dalla Ferrari. Da allora sono state apportate migliorie e aggiornamenti pur conservando il tracciato originale. Nel 2015 vennero inserite vie di fuga in asfalto progettate dall’Italiana Dromo Srl, di forma organica e disegnate sulle reali traiettorie dei mezzi al rientro in pista.

La tumultuosa e concitata gara che abbiamo visto al Mugello ha mostrato la grande differenza qualitativa tra i nuovissimi – ma noiosi – circuiti costruiti a tavolino negli ultimi anni e i grandi classici di una volta, che seguono i capricci del terreno e di vecchi percorsi stradali dando filo da torcere ai piloti di oggi.

Al GP di Toscana erano ammessi 3.000 spettatori, con tutte le garanzie di sicurezza anti-covid, con priorità ai soci dei Ferrari Club data la particolarità dell’evento celebrativo, anche se non è questa una stagione fortunata per le rosse.

Nella gallery, l’autodromo del Mugello (foto di Roberto Volpe / Faraone Srl).

Imola

Sul circuito di Imola, intitolato a Enzo e Dino Ferrari, il 1 novembre si torna a correre un GP di Formula 1, il Gran Premio dell’Emilia-Romagna.

Inaugurato nel 1953, con una lunghezza di 4.909 metri, vi si corre in senso antiorario. Il circuito è diventato permanente solo nel 1979 dopo una serie di migliorie e adattamenti

Dal 1981 al 2006 vi si è disputato il Gran Premio di San Marino, l’ultimo dei quali ha visto la ottantacinquesima vittoria di Michael Schumacher; la sua notorietà è comunque legata soprattutto al motociclismo.

Rinnovato nel 2008, con interventi recenti di modernizzazione l’autodromo ha raggiunto gli standard di sicurezza richiesti dalla FIA per poter ospitare nuovamente la Formula 1.

Nella gallery, l’autodromo di Imola (Shutterstock).