Riqualificazione di un campo di atletica a Bolzano

L’impianto sportivo preesistente é stato riqualificato interamente ridefinendone le caratteristiche strutturali ed architettoniche, impiantistiche e funzionali. L’area di intervento ha riguardato sostanzialmente la pista (rifacimento completo della pavimentazione e ridistribuzione funzionale delle attrezzature), il parcheggio e la tribuna (restyling strutturale tribuna e copertura, messa a norma locali sottotribuna, nuova recinzione di separazione/delimitazione con la pista).

Pubblicazione cartacea su: Tsport 314

L’impianto sportivo dedicato all’atletica leggera ubicato in via S.Geltrude a Bolzano, è stato realizzato nel 1968 e messo a disposizione delle società sportive di atletica leggera locali nonché degli istituti comprensivi bolzanini di ogni natura e grado quale campo scuola. Il progetto originario è stato approvato ed omologato dal CONI.
Il compendio è caratterizzato oltre che dalla parte principale dedicata alle differenti discipline sportive, anche da due corpi fabbrica principali – una palazzina di servizio ed una tribuna– e da un parcheggio, che nel corso degli anni sono stati soggetti a diversi interventi di manutenzione di natura sia ordinaria che straordinaria.

Le motivazioni delle scelte
La lunghezza della pista, composta da 6 corsie, è di 400 metri. Essa è formata da due rettilinei paralleli e da due curve di raggio uguale. Esternamente alla pista sulla curva lato ovest (Isarco) era posizionata la fossa delle siepi, mentre internamente all’anello lato sud (tribune) erano collocate una pedana per i salti in estensione del lungo e triplo con fossa di caduta, nonchè una pedana del salto in alto. Sul rettilineo opposto era posizionata una pedana per il salto in lungo e triplo bi-direzionale con relativa fossa di caduta e parallelamente una pedana del salto con l’asta; a fianco due pedane del salto in alto. Le gabbie dei lanci di martello e disco erano posizionale all’ interno dell’ anello verso il lato Isarco mentre la pedana del giavellotto e 2 pedane del getto del peso erano sul lato opposto.
Sul lato sud-est del compendio è ubicata una palazzina che contiene servizi dell’attività sportiva, quali l’alloggio del custode, gli spogliatoi uomini/donne con relative docce e servizi igienici, un locale muscolazione, la centrale termica, uffici per le Società e Giudici, nonché infermeria e locali per il “servizio gare”. La tribuna ha la capacità di 596 posti a sedere (di cui circa 350 coperti).
Nei locali sottotribuna sono presenti depositi per attrezzatura sportiva, magazzini-deposito materiale del personale operaio che cura la manutenzione dell’intero compendio e servizi igienici per gli spettatori.
Lo stato complessivo delle pavimentazioni, stante il continuo uso da parte di Scuole e Società, denunciava una situazione di usura, degrado dei manti sintetici della pista e pedane, nonché perdita di elasticità a seguito dell’esaurimento delle principali componenti. Nelle pedane sul lato interno dell’anello-pista, in più punti si evidenziavano importanti avvallamenti con ristagni d’acqua, nonché deterioramento delle attrezzature fisse. I bordi sia interno che esterno della pavimentazione sintetica erano danneggiati in più punti. Sul lato interno della pista l’altezza del substrato del prato non consentiva un regolare deflusso dell’acqua piovana e la presenza di alcuni tipi di malerbe ha comportato in alcuni punti il danneggiamento delle pedane. Le demarcazioni sulla pista dei 400 m e su quella degli scatti erano incomplete e parzialmente lacunose. Le cassette d’appoggio per i salti risultavano molto consumate, così come si evidenziava la mancanza delle vasche raccogli-sabbia di contorno.


Molte pedane ed attrezzature erano posizionate in maniera errata e consumate (non omologabili per competizioni), così come le gabbie di protezione delle pedane del lancio del disco e lancio del martello, il cui settore di caduta interferiva con la pista e con altre installazioni.
Visto lo stato delle infrastrutture esistenti per la pratica dell’atletica leggera, era possibile operare convenientemente solo tramite un rifacimento completo di tutti gli impianti. Un risanamento parziale avrebbe avuto infatti costi comunque importanti ma non avrebbe offerto alcun miglioramento significativo.
Si è reso pertanto necessario il rifacimento completo delle stesse con l’obiettivo di realizzare un impianto moderno in linea con i tempi e con la normativa vigente di impiantistica sportiva, omologabile da parte della F.I.D.A.L. per le attività scolastiche, amatoriali, federali.
Non essendo più possibile alcun recupero della pavimentazione sintetica esistente con un intervento di “retopping” (ricopertura dell’esistente manto con ulteriore strato di identico materiale), si è resa necessaria la rimozione completa con smaltimento conforme dello strato sintetico. Questa operazione non poteva comunque garantire il completo mantenimento della pavimentazione in asfalto (binder e tappeto), già notevolmente danneggiata nelle parti analizzate.
La scelta della pavimentazione della pista è avvenuta dall’esamina delle caratteristiche principali e peculiari dei due possibili rivestimenti superficiali esistenti sul mercato, ossia del manto sintetico colato in opera e del manto sintetico prefabbricato formato in teli.


La scelta della tipologia di manto, ricaduta sul tipo prefabbricato, è stata effettuata dai progettisti unitamente alle Società che usufruiscono del campo sportivo, in quanto ritenuta l’unica rispondente alle specifiche richieste di materiale prestazionale nel senso che sia possibile ottenere tempi e misure di rilievo in occasione di manifestazioni agonistiche e nel contempo “elastico”, in modo da essere usato normalmente per gli allenamenti. Il campo di atletica di via S.Geltrude è infatti posizionato orograficamente in un sito particolarmente battuto dal vento (il più delle volte contrario al senso di corsa).
Tale pavimento sportivo prefabbricato in gomma ecocompatibile, possiede le omologazioni della IAAF e garantisce tutte le caratteristiche meccaniche, fisiche e dimensionali prescritte dalla FIDAL. Il manto, a base di gomma naturale e sintetica e cariche minerali, vulcanizzato e calandrato, oltre ad essere impermeabile, antisdrucciolo, stabile ai raggi ultravioletti ed antiriflesso, ha uno spessore pari o maggiore a 13 mm costante in ogni suo punto.
La scelta è stata inoltre avallata dalla verifica ed accertamenti effettuati direttamente presso impianti che hanno adottato tale metodologia (non solo a livello mondiale e nazionale, ma anche a livello regionale e provinciale), riscontrando la soddisfazione pressochè unanime sia dagli utenti (affidabilità che coniuga nel migliore dei modi le richieste prestazionali per un utilizzo in manifestazioni importanti, con quella di risposta elastica adatte per un campo destinato agli allenamenti) che dai gestori (durata e mantenimento caratteristiche meccaniche e fisiche nel tempo).
Obiettivo è statopertanto quello unico che consentiva la riqualificazione dell’Impianto di atletica leggera di via S.Geltrude per ottenerne l’omologazione per gare diurne nella “Classe B – Impianti completi outdoor ad anello da ml. 400,00 a 6 corsie”, al fine di garantire la praticabilità dell’impianto ed utilizzo per le manifestazioni sportive ufficiali.

L’intervento
L’opera è dunque consistita nel completo rifacimento della pista a 6 corsie, nello spostamento funzionale delle pedane dei salti per le diverse discipline di atletica, nonché della fossa delle siepi nei semicerchi laterali dell’impianto.
Pista e pedane per i salti in alto, in estensione, asta e per i lanci, nonché fossa delle siepi sono state riproposte ex novo e realizzate come previsto dal regolamento FIDAL. Sia la pista che le pedane sono realizzate con manto sintetico prefabbricato conformemente alla scelta progettuale sopra descritta.
L’esistente pavimentazione in colato, oltre allo strato di quella sottostante, è stata completamente rimossa per essere riproposta con materiali nuovi completa di tutti i cordoli ed accessori di norma, targhette e segnaletica.
La ridefinizione funzionale delle discipline conformemente a quanto previsto dalle più moderne disposizioni di impiantistica sportiva, ha visto la realizzazione di due nuove zone all’interno dei semicerchi delle curve (mezzelune) comprensive del rifacimento di nuove sottostrutture, dello strato di collegamento e del nuovo manto. Sono state pertanto demolite anche le cordonature in calcestruzzo ed acciaio preesistenti, nonché parte dell’asfalto, rifatti i sottofondi conformemente alle nuove disposizioni, realizzate le nuove fosse di caduta, le nuove pavimentazioni delle pedane con il medesimo materiale della pista, rifatte le canalette per il drenaggio delle acque meteoriche. Sono state riposizionate tutte le attrezzature specialistiche di tipo infrastrutturale quali gli assi di battuta per le pedane dei salti in lungo, le bordature antinfortunistiche per le fosse di caduta, i fermapiedi per la pedana del getto del peso, le cassette di imbucata per il salto con l’asta, il riduttore completo per pedana disco/martello.