Riqualificazione impianti per calcio e atletica al Centro Avesani di Verona

Il centro sportivo Avesani di Verona è stato di recente riqualificato e rinnovato: nuovo manto della pista di atletica e al campo di calcio.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 365

Analisi dettagliata di un intervento di rinnovamento completo del centro sportivo Avesani di Verona, attuato con i fondi PNRR della Missione 5, Componente 2, Investimento 3.1 (Inclusione e coesione).

L’impianto sportivo di via Santini, che copre una superficie di mq. 55.000, è storicamente una delle strutture più importanti nel territorio comunale di Verona, in un’area tra le più densamente popolate (Circoscrizione 2).

Da un punto di vista logistico è sia vicino alla città, trovandosi nel quartiere di Borgo Trento, sia in prossimità della tangenziale esterna, quindi facilmente raggiungibile oltre che per le attività di allenamento e frequentazione quotidiana dell’utenza locale, anche per le manifestazioni agonistiche con atleti che arrivano da fuori provincia.

Dal punto di vista della polifunzionalità è un impianto che comprende molte attività: dal calcio all’atletica leggera, dalle piscine alle palestre coperte con hockey e pattinaggio artistico, calcetto, pallamano, fitness, ecc.

Negli ultimi anni però vi era stata una decadenza delle strutture, soprattutto per quanto riguarda la pista di atletica che non era più praticabile in sicurezza, nonostante la stessa fosse sempre stata sede di importanti competizioni, come lo storico Meeting organizzato dalla Società USD Pindemonte Atletica Verona, che era rappresentata nella dirigenza dal compianto omologatore e giudice nazionale FIDAL geometra Romano Tommasi, figura fondamentale nel Settore Tecnico regionale della Federazione di Atletica Leggera, oltre che dal collega giudice arch. Paolo Corradini.

L’Amministrazione Comunale, nell’ambito degli investimenti del piano PNRR, ha colto l’occasione per riportare a nuova vita la pista di atletica con una moderna pavimentazione sintetica di categoria superiore, e per realizzare un nuovo campo di calcio in erba artificiale di ultima generazione.
L’Avesani è infatti uno dei pochi impianti della Regione Veneto che può disporre di una pista omologata FIDAL e di un campo di calcio omologato FIGC-LND adiacenti, seppur divisi dalle tribune esistenti, permettendo così lo svolgersi in contemporanea delle due attività perfettamente separate, con percorsi e servizi propri, all’interno dello stesso complesso.

Da qui l’importanza veramente notevole di questo polo sportivo di eccellenza, che potrà essere in futuro sede di grandi eventi e manifestazioni anche nazionali, oltre che fulcro dell’attività di base.

Centro sportivo Avesani di Verona: approccio progettuale e costruttivo

Trattandosi di un’opera PNRR, con requisiti prestazionali e limiti temporali ben precisi da rispettare, pena la perdita dei finanziamenti, l’approccio del team di progettazione e delle ditte specializzate che hanno realizzato l’intervento, è stato quello di affrontare insieme il percorso realizzativo con un mix ottimale di progettazione esecutiva molto dettagliata, operatività assidua di maestranze qualificate, impiego di materiali dedicati di alto livello e utilizzo di attrezzature specialistiche moderne e puntuali.

Il tutto dunque all’interno di un quadro progettuale, di direzione dei lavori e di coordinamento della sicurezza in grado di raggiungere nel miglior modo possibile i target previsti entro le scadenze contrattuali.

È da sottolineare che per quanto riguarda la pista di atletica è stato scelto e realizzato un manto sintetico di categoria superiore, rientrante nella FASCIA 1 degli Impianti omologabili FIDAL, tutto realizzato in opera con il “sistema sandwich” misto seminato; in ogni caso per perseguire gli obiettivi più ampi dell’Amministrazione, la progettazione ha voluto ottenere una pista con caratteristiche non esasperate, e quindi con un livello di morbidezza del manto molto adatto per esempio per il mezzofondo, con valori di Riduzione della Forza e di Deformazione Verticale perfettamente all’interno del range suggerito dalle Circolari Tecniche FIDAL.

La Riduzione della Forza (KA) è l’interazione dinamica tra l’atleta e la superficie e condiziona la prestazione e la sicurezza dell’atleta stesso. Perciò è fondamentale la capacità della superficie di “assorbire energia”. Il valore KA deve essere compreso fra il 35% e il 50%. La Deformazione Verticale (VD) è l’altro requisito di carattere fisico che può determinare la prestazione e la sicurezza dell’atleta. Infatti una eccessiva deformazione della superficie sintetica può minare l’integrità dell’atleta a causa dell’instabilità dell’appoggio, mentre la indeformabilità può causare danni in virtù di un impatto eccessivo. La VD deve essere compresa tra valori di 0,6 mm. e 2,5 mm.

A tal proposito, per quanto riguarda questa metodologia costruttiva dei manti colati in opera, è da ricordare una fondamentale ricerca condotta negli anni 2009-2013, ma ancora oggi decisamente valida ed attuale, riguardante L’invecchiamento dei manti sintetici per l’atletica leggera, con test sul posto e poi in laboratorio a cura della Fondazione Laboratorio Prove Materie Plastiche (FLPMP) del Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica del Politecnico di Milano, promossa dalle maggiori imprese italiane del settore, specializzate nella realizzazione delle pavimentazioni realizzate “in situ”, coordinata dall’allora presidente ing. Gianfranco Bendi, e con la collaborazione dell’Ufficio Impianti della Federazione Italiana di Atletica Leggera.

La campagna di prove sperimentali aveva lo scopo di monitorare l’influenza del normale deterioramento sulle prestazioni delle superfici sportive di numerosi impianti italiani, diversi tra loro per collocazione geografica, anno di realizzazione, condizioni di utilizzo e tipologia di manto. Le tesi sperimentali affrontate allora potrebbero essere oggetto di ulteriori approfondimenti di tutti “gli addetti ai lavori”, poiché solo con l’analisi della composizione dei manti e dei loro processi di trasformazione si potrebbe individuare una risposta al vasto campo delle tematiche pertinenti le produzioni industriali specifiche, oltre a giungere all’eventuale definizione di coefficienti di invecchiamento.

Per quanto concerne il campo di calcio del Centro sportivo Avesani di Verona è stato posato in opera un manto in erba artificiale di ultima generazione top di gamma a 4 colori. Il manto installato è unico nella combinazione di forma e colori, è il manto ideale per i clienti che ricercano massime performance, perfetta giocabilità, resistenza e estrema naturalezza. Infatti, grazie alla speciale tecnologia polimerica XQ delle sue fibre, è il miglior connubio di resistenza all’usura e prestazioni ad oggi disponibile sul mercato, testimoniati dagli elevati parametri tecnici quali micron e DTex medi. Con il suo design, 4 colori e 4 forme garantisce un aspetto naturale al 100%, un rotolamento della palla veloce e preciso, assicurando condizioni di gioco costanti e sicuri per i giocatori. Un manto le cui caratteristiche sono al 100% paragonabili a quelle di un campo in erba naturale.

Unitamente al manto in erba sintetica è stato installato un sottotappeto prestazionale per aumentare il comfort di gioco costituito da un geocomposito per ventilazione e drenaggio planare creato tramite accoppiamento per termosaldatura dell’anima drenante in monofilamenti estrusi con morfologia a bolle isometriche, unitamente a due geotessili per filtrazione e separazione. Spessore pari a 18 mm, permeabilità verticale di 36.000 mm/h, assorbimento allo shock del 52%. Lo strato filtrante è composto da un geotessile agugliato in polipropilene stabilizzato UV, di colore bianco da 100 gr/mq. Le anime drenanti sono una geostuoia tridimensionale composta da monofli estrusi con struttura a cuspide biconica in polipropilene stabilizzato UV con carbon black, di colore nero.

Tutto il “sistema campo” è stato realizzato in conformità ai requisiti tecnici e prestazionali imposti dalla FIGC e dal Regolamento LND per la omologazione ”Standard” (approvazione CISEA ).

Dati generali dell’impianto sportivo Avesani di Verona

La pista di atletica è stata ristrutturata mantenendo l’anello a 6 corsie ognuna di larghezza m. 1,22 e dello sviluppo di 400 m di lunghezza, ampliando le superfici per i concorsi del salto in alto e del salto con l’asta con lunette complete, ed anche mettendo a norma la pedana del salto in lungo e triplo con nuovi dissabbiatori in corrispondenza delle fosse di caduta, per una superficie complessiva di pavimentazione di circa mq. 6.400.

All’inizio sono state eseguite le opere propedeutiche preliminari, con l’asportazione delle varie attrezzature esistenti deteriorate, la demolizione delle pedane e delle cordonature non più in sicurezza, il lievo del vecchio manto in teli prefabbricati ammalorato, la scarifica della pavimentazione bituminosa, la revisione completa dell’impianto di smaltimento delle acque meteoriche, la risagomatura dei piani di posa.

Infine, dopo la formazione del nuovo strato finale in conglomerato bituminoso “tappetino”, è stato realizzato il fulcro dell’opera specialistica, e cioè il nuovo pavimento sportivo impermeabile, “sistema poliuretanico colato in opera”, omologato FIDAL-WA (ex IAAF), conforme alla normativa EN 14877, per uno spessore di 13 mm come da Regolamento Tecnico.

Il nuovo manto impermeabile tipo misto “sistema sandwich” ha ottemperato a tutti i parametri tecnici secondo le vigenti normative FIDAL-WA, e sarà fruibile sia per gli allenamenti, anche di training prolungato, che per le competizioni nazionali ed internazionali.

Centro sportivo Avesani di Verona con il nuovo manto in erba artificiale è stato allargato portando la rigatura alle dimensioni di mt. 100×60, in modo da ottenere la omologa per le partite fino alla categoria serie D, con superficie pavimentata di mq. 6.955.

Il sottofondo, dopo le opere di movimento terra, ha previsto la posa del geotessile, la formazione della massicciata, la livellazione finale del piano di posa con la sua finitura mediante sabbia di granulometria controllata, compresa la compattazione, sino ad ottenere una superficie completamente liscia, compatta ed idonea alla posa del tappeto artificiale, la formazione della rete di scolo delle acque meteoriche perimetrali, la formazione dei drenaggi profondi secondari e delle canalette a norma.

Il tappeto in erba artificiale posato ha un’altezza di 54 mm , è quadri-colore, con intasamento in sabbia silicea selezionata ed intaso prestazionale in granuli elastomerici in gomma nobilitata, sempre in ossequio al Regolamento LND.

A completamento è stato realizzato un impianto di irrigazione con 4 irrigatori per lato a scomparsa con gittata di m. 35 per il campo di calcio a 11.

È stata inoltre sostituita tutta le recinzione perimetrale del campo da calcio installando un rete alta 2,20 metri su tutto il perimetro oltre ad una recinzione parapalloni alta 6 metri sulle due testate e sono state fornite nuove porte da calcio e panchine per allenatori/riserve.

Infine, a servizio dell’intera struttura, sono stati sostituiti i corpi illuminanti con nuove luci LED sulle 8 torri-faro del complesso polisportivo assicurando un importantissimo risparmio energetico rispetto alle vecchie luci alogene e garantendo un livello di luminosità medio di 200 lux per il campo da calcio e di 200 lux sulla pista di atletica con un focus di 800 lux nella zona del traguardo.

A completamento dei lavori al Centro sportivo Avesani di Verona è stato eseguito il rinnovamento della tribuna prospiciente la pista di atletica con un intervento mirato costituito da cicli di resina che siano in grado di coniugare flessibilità, resistenza agli agenti atmosferici e che abbiano una ottima resistenza meccanica. A tale scopo la lavorazione si è composta di quattro soluzioni complementari, una per la parte orizzontale con pulizia e successivi cicli di rasature e resina, una per la parte verticale con la rimozione e successiva sistemazione delle parti incoerenti di intonaco, e una successiva la rasature e verniciatura dei paramenti murari, una per i giunti di dilatazione che ad oggi non erano sigillati, ed infine per gli spigoli di connessioni tra parte a gradoni e muratura con l’installazione di una scossalina rompigoccia.

Materiali utilizzati

Nel dettaglio operativo relativamente alla pista di atletica, oltre ai materiali generali per le sottostrutture, sono stati utilizzati i materiali speciali necessari per la formazione “in situ” del manto, e quindi:

  • mano di attacco in primer poliuretanico per l’ancoraggio al sottofondo in asfalto, data a spruzzo in ragione di Kg/mq 0,15.
  • primo strato elastico di base con granuli di gomma nera selezionata e certificata, di granulometria controllata, e resina poliuretanica monocomponente, mix steso sul posto con apposita macchina finitrice-lisciatrice dello spessore di mm 9.
  • secondo strato impermeabilizzante, costituito da resina poliuretanica pura in ragione di circa 1,00 Kg/mq, applicato in opera con speciali frattazzi da operatori specializzati.
  • terzo strato superficiale di usura dello spessore di mm.4 con finitura “topping” superficiale, mediante colata autolivellante di resina poliuretanica bicomponente colorata in ragione di Kg/mq 2,10, posta in opera con rabbielli dentati, e successiva semina manuale di granuli di terpolimero EPDM 1,00/3,50-4,00 colorati, di produzione industriale specifica per lo scopo, con parziale inglobamento nella resina e aspirazione finale dei granuli in eccesso.
    Tale “sistema sandwich”, realizzato per uno spessore totale del manto finito di mm 13,00, avente caratteristiche fisico-meccaniche secondo Regolamento Tecnico FIDAL / WA, forma un tappeto continuo ad alta resistenza ai raggi UV, agli agenti atmosferici ed all’azione meccanica delle scarpette chiodate, antisdrucciolo, antiriflesso.

La pista è stata completata con la segnaletica per le varie discipline secondo normativa FIDAL, e le attrezzature fisse e mobili necessarie per l’omologazione federale e la validità dei risultati registrati nelle manifestazioni agonistiche.

La pavimentazione sintetica del campo di calcio ha previsto la formazione di un manto in erba artificiale con intaso prestazionale in gomma termoplastica, in teli prefabbricati di larghezza m 4,00, composto da filati a struttura monofilo mono-estruso, con forma a quattro sezioni combinate e legate: 2 monofili dritti di colore verde lime e di spessore pari a 455 micron e 2 monofili dritti di colore verde scuro e di spessore pari a 300 micron, entrambe con ispessimento centrale di rinforzo a diamante; 2 monofili dritti di colore verde field e di spessore 571 micron, con particolare forma e geometria ad ali rinforzate; 2 monofili verdi dritti di colore verde oliva e spessore 370 micron con forma a diamante rinforzato centralmente, con fili verdi dritti in 4 tonalità di colore, di altezza mm 54, anti-abrasivi con speciale trattamento anti-UV, tessuti su supporto drenante in polipropilene rivestito in poliuretano bicomponente compatto.

Dopo l’intaso di stabilizzazione con sabbia del tipo quarzifero naturale a spigolo arrotondato, è stato realizzato l’intaso prestazionale vero e proprio in granuli di gomma termoplastica, di granulometria controllata, trattati preventivamente e successivamente ricoperti con un film di verniciatura a base di colorante poliuretano ad alta tenacità e durabilità.

Il tutto in conformità al Regolamento FIGC-LND in vigore ed alla normativa sulla sicurezza del prodotto EN 71-3.

Conclusioni

Ancora una volta si conferma che solo un lavoro coordinato che metta insieme le migliori competenze, sia a livello di progettazione che di costruzione, può portare a questi risultati di eccellenza.
In particolare aver affidato le opere specialistiche di costruzione ad imprese con grande esperienza ed elevata professionalità, ognuna leader nel proprio specifico settore, ha permesso di ottenere il risultato prefissato dall’Ente Pubblico, e cioè di essere proprietario nuovamente di un impianto sportivo moderno e funzionale, secondo i criteri delle più avanzate tecnologie, e soprattutto aperto sia alle grandi manifestazioni agonistiche che alla pratica continuativa dell’utenza di base , favorendo così l’inclusione e l’integrazione sociale.