La presentazione della nuova Arena, ancora lungi dall’essere un vero progetto, sancisce l’accordo tra la proprietà delle aree e la società di gestione eventi che costruirà e gestirà il palazzo dello sport (e dello spettacolo) dopo le Olimpiadi invernali.
Arena di Santa Giulia, un altro passo avanti verso Milano-Cortina 2026

I rendering diffusi alla stampa sono © Arup.
Con una conferenza stampa il 7 settembre è stata presentata la nuova Arena di Santa Giulia.
In realtà , come ha sottolineato lo stesso Klaus Peter Schulenberg, CEO di Eventim (la società che relizzerà la struttura), le immagini diffuse sono solo un’idea e l’estetica dell’edificio potrà alla fine essere diversa.
La circostanza in effetti è stata quella di comunicare l’accordo tra Risanamento Spa (con la sua controllata Milano Santa Giulia), titolare delle aree, e la tedesca Cts Eventim (con la sua emanazione locale Evd Milan Srl), che gestisce eventi in tutto il mondo e in particolare, fra gli altri impianti, la Lanxess Arena di Colonia, la K.B. Hallen di Copenhagen, il Waldbüne di Berlino e l’Apollo di Londra.
L’obiettivo della gestione sarà infatti quello di garantire, dopo l’evento olimpico cui l’Arena è inizialmente destinata, dalle 130 alle 200 manifestazioni l’anno, sia di tipo sportivo che musicale.
Pochi i dati tecnici in assenza di un vero progetto architettonico: su 50.000 mq, la struttura ospiterà fino a 16.000 spettatori, oltre ad un’arena esterna per altri 10.000.
L’investimento si aggira sui 180 milioni di euro, e i lavori potranno partire nell’autunno del 2022.