Speciale Rapporto Italia – Il costo medio dell’impianto sportivo

Tra prezziari ufficiali incompleti e formazione di nuovi prezzi da fare di volta in volta, il costo di un impianto sportivo non è un punto fermo. Abbiamo svolto un’indagine per capire quale è stato, nel 2024, il prezzo medio per gli sport più significativi.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 362
(Shutterstock).

Nell’ambito degli appalti pubblici “il costo dei prodotti, delle attrezzature e delle lavorazioni è determinato facendo riferimento ai prezzi correnti alla data dell’approvazione del progetto riportati nei prezzari predisposti dalle regioni e dalle province autonome o adottati, dalle stazioni appaltanti e dagli enti concedenti che, in base alla natura e all’oggetto dell’appalto, sono autorizzati a non applicare quelli regionali. (…) In mancanza di prezzari aggiornati, il costo è determinato facendo riferimento ai listini ufficiali o ai listini delle locali camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura oppure, in difetto, ai prezzi correnti di mercato in base al luogo di effettuazione degli interventi” (art. 41 comma 13 del Dlgs 36/2023).

La modalità di formazione dei prezziari di cui sopra è definita nell’ “ALLEGATO I.14 – Criteri di formazione ed aggiornamento dei prezzari regionali” dello stesso Dlgs.

Per la redazione del computo metrico di un progetto destinato all’appalto pubblico dovranno essere pertanto utilizzati i prezzi contenuti nei prezziari della regione interessata, e, in mancanza, di regioni limitrofe o potranno essere formati nuovi prezzi attraverso un’analisi delle singole voci.

Nell’ambito dell’impiantistica sportiva, in particolare, pochi prezziari regionali danno una informazione completa sui prezzi del settore, obbligando a redigere analisi prezzi per molte lavorazioni o forniture specifiche.

Prima di redigere un progetto con il dettaglio dei prezzi “ufficiali” o delle offerte da parte dei fornitori, dovrebbe essere possibile effettuare una valutazione di massima dei costi di un impianto sportivo, ad esempio ai fini di uno studio di fattibilità o di un programma di finanziamento. Per la formazione dell’importo a base d’asta in un appalto pubblico dovrà invece necessariamente essere utilizzato il prezziario regionale di riferimento integrato con le analisi prezzo per le voci mancanti.

L’indagine di Sport&Impianti

Per arrivare a definire un costo orientativo per le diverse tipologie di impianti sportivi, abbiamo analizzato i prezziari regionali vigenti al novembre 2024.

Va precisato che non tutti i prezziari pubblicati risultavano effettivamente aggiornati, riferendosi alcuni anche alla fine del 2023; si valuti comunque che l’andamento dei “prezzi medi alla produzione delle costruzioni, per edifici non residenziali”, calcolato dall’ISTAT per il novembre 2024, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, è stato pari a -0,5% (quindi in diminuzione): si può ritenere pertanto trascurabile la differenza dei prezzi nell’arco dell’anno.

Si può notare infatti, dall’andamento storico degli ultimi 6 anni, che, dopo l’impennata dei prezzi post-pandemia, che ha avuto il culmine nel secondo trimestre del 2022, i pressi sono in leggero ma costante calo, in particolare per le costruzioni non residenziali.

Indice ISTAT del costo di costruzione 2019-2024.

 Va segnalato che tra i prezziari più completi – relativamente all’impiantistica sportiva – si distingue quello della Regione Puglia, anche se non è privo di errori.

Va anche sfatato un pregiudizio geografico: se è vero che i prezzi finali non saranno mai uguali tra una regione e un’altra, quando parliamo di “prezzo medio orientativo” da porre a base d’asta, le differenze non sono significative. Laddove i costi generali sono inferiori si potrà avere piuttosto un maggior ribasso nell’aggiudicazione.

Oltre a tali prezziari, si è fatto riferimento ai “Prezzi informativi dell’edilizia” pubblicati dalla DEI, relativi al secondo semestre 2024 (volumi “Nuove costruzioni” e “Urbanizzazione Infrastrutture ambiente”), nonché al “Prezziario per impianti sportivi” redatto da CONI Servizi nel 2014, soprattutto per l’articolazione delle voci e non per le quotazioni economiche data la distanza temporale di riferimento.

I prezzi esposti dalle suddette pubblicazioni sono stati altresì confrontati con i computi metrici allegati alle gare di appalto pubblicate nel corso dell’anno 2024; da questi sono stati anche ricavati i valori di opere o forniture completamente assenti dai prezziari ufficiali.

Per quanto riguarda le “opere preliminari”, di tipo sostanzialmente edilizio (scavi, formazione di sottofondi, ecc.) sono state calcolate le lavorazioni ordinarie, tenuto conto che queste possono variare in funzione delle situazioni locali.

Per le opere e soprattutto le forniture di tipo prettamente sportivo (pavimentazioni, attrezzature), sono stati calcolati i costi di quelle tipologie che compaiono prevalentemente nei prezziari ufficiali: si deve teenr conto che il mercato presenta molte opzioni alternative, per le quali potranno essere individuate caratteristiche anche diverse e quindi con prezzi diversi.

I costi nel 2024

Tutto ciò premesso, i costi medi orientativi per gli impianti sportivi “standard” risultano, per l’anno appena trascorso, quelli riportati in tabella.

Per i campi di calcio – la cui dimensione “raccomandata” copre 7.140 mq olre a 528 mq per le fasce di rispetto – il costo può variare di 6-7 volte in funzione del tipo di manto prescelto. Limitandoci, in questo esame, al solo terreno (escluse quindi le attrezzature, le recinzioni, l’illuminazione e l’irrigazione), il costo medio di un campo in erba naturale seminato risulta di 142.000 euro, che diventano 259.000 se si utilizzano i rotoli precoltivati.

Più variabile il costo dei manti in erba sintetica, che possono differire per le caratteristiche offerte dal mercato, sia del filato che dell’intaso, oltre che dal tipo di drenaggio: dalla nostra analisi il costo medio del campo finito oscilla tra 667.000 e 784.000 euro; si arriva a 963.000 euro nel caso del manto naturale rinforzato (“ibrido”).

La nostra ricerca porta a stimare i costi di un campo di calcio “completo” 8eescluse solo le eventuali tribune per gli spettatori) a valori massimi che raggiungono gli 824.000 euro per l’erba naturale e fino a 1.249.000 per l’erba sintetica.

Più semplice la valutazione di un campo da calcetto outdoor da 45×25 metri, che si presume in erba sintetica da 17/22 mm, il cui costo varia tra 66.500 e 82.500 euro per il solo terreno e manto, e fino a 118.000 euro se completo di attrezzature recinzione e illuminazione.

Un’altra tipologia di impianto di particolare interesse è la pista di atletica leggera. Considerando un anello regolamentare da 400 metri con larghezza di 9,76 (per una superficie di mq 3.904), considerando scavi, sottofondi, cordoli, pavimentazione sportiva e segnature, a seconda della tipologia di manto il costo risulta compreso tra i 576.500 euro (con manto sintetico colato drenante) e i 763.500 (prefabbricato in teli di gomma). Le differenze intermedie dipendono dalla struttura del manto e dalla finitura spruzzata o seminata: a seconda delle performance richieste, i costi possono essere però anche più elevati.

Se si realizzano anche le pedane per i salti, le superfici, e i relativi costi, aumentano proporzionalmente: Tutte le pedane (una per tipo) coprono una superfice di 1.102 mq, e portano quindi i costi a variare tra 737.000 e 977.000 euro.

Il campo da tennis (outdoor) ha un costo compreso tra 34.800 euro (in terra rossa) e 69.600 euro (in gomma); valori intermedi per le superfici sintetiche.

Rimanendo negli sport outdoor, la pallacanestro e la pallavolo differiscono eventualmente per la misura della superficie (rispettivamente di 420 e di 646 mq: quest’ultima tipologia consente di inserire anche le segnature per la pallacanestro e la pallamano.

I materiali della superficie sportiva possono essere i medesimi nei due casi, scegliendo tra i vari tipi di prefabbricato in gomma e la resina acrilica colata in due o più strati. Il costo di un campo da sola pallacanestro, completo di attrezzature ma esclusa la recinzione e l’illuminazione, va da 43.000 a 68.000 euro. Un campo multisport (quindi con superficie per la pallavolo e attrezzato per tre sport diversi) costerà da 67.800 a 105.800 euro.

Gli stessi sport inseriti in un volume indoor (palestra o palazzetto) sono consigliabili decisamente nella versione multisport, per la quale va prevista una superficie minima di 800 mq.

Privilegiando lo sport della pallacanestro, la soluzione per la pavimentazione sarà quella del parquet: i costi risultano, in questo caso (per la sola superficie sportiva) da 97.000 a 182.000 euro, a seconda delle caratteristiche del parquet. Per una pavimentazione vinilica il costo sarà tra 60.000 e 101.000 euro; in resina colata andrà da 33.000 a 68.000 euro.

Il campo indoor sarà collocato in una costruzione fissa, i cui costi afferiscono alle opere edili generali, ma potrebbe essere anche dotato di coperture tessili: in questo caso la nostra ricerca indica costi aggiuntivi che vanno da 26.000 a 34.000 euro per la pressostruttura (cui va aggiunto il generatore di aria) e da 91.000 a 147.000 per la tensostruttura, sempre impianti esclusi.

Per il momento la nostra indagine si è limitata a queste principali tipologie di impianto sportivo; il lavoro sarà successivamente affinato per una maggiore precisione e ampliato ad altri sport.

È comunque di auspico riuscire ad arrivare a un “prezziario” orientativo generale per gli impianti sportivi, che possa fornire – come l’opera del Coni pubblicata nel 2014 – un quadro generale di partenza per predisporre progetti di fattibilità economica o proposte di finanziamento rispondenti alla realtà del mercato degli appalti pubblici.

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