Il progetto per il nuovo stadio nazionale di Gibilterra (finalmente)

La Federazione e gli enti locali hanno finalmente definito un progetto concreto, dopo vari recenti tentativi a vuoto.

Il Victoria Stadium di Gibilterra il 23 marzo 2019 in attesa dell’incontro Gibilterra-Irlanda nelle qualificazioni per Euro 2020 (foto Joel Orme / Shutterstock).

Dopo due tentativi andati a vuoto, Gibilterra riprende in mano il discorso di un nuovo stadio nazionale per il calcio puntando su un ambizioso progetto di restyling dell’attuale Victoria Stadium, con annessa riqualificazione urbana dell’intera zona.

Il percorso verso il rinnovamento dell’affascinante, ma piccolo e desueto, stadio nazionale all’ombra della Rocca di Gibilterra, è stato a lungo costellato di vari concept e proposte mai realizzate. Nel 2018 si era già parlato di rinnovare del tutto l’attuale impianto e ancor prima, nel 2013, la Federazione aveva ipotizzato di costruire uno stadio da zero, in un’altra zona del territorio, con il famoso progetto Europa Point (firmato da Mark Fenwick).

Ora, invece, la strada intrapresa può essere quella definitiva. Il progetto verrebbe finanziato dalla Gibraltar Saving Banks ed è stato presentato direttamente da Sir Joe Bossano, Ministro per lo Sviluppo Economico e presidente del GSB. La costruzione, invece, sarà affidata alla società di sviluppo immobiliare Community Supplies and Services Limited, di proprietà del Governo della Cina e già attiva in alcuni progetti edilizi recentemente realizzati a Gibilterra.

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Il Victoria Stadium oggi e domani

L’attuale Victoria Stadium, inaugurato nel 1926, è stato solo parzialmente ammodernato nel corso del Novecento e attualmente ha una capienza di 5mila posti. L’obiettivo è di ricostruirlo quasi del tutto, trasformandolo in uno stadio moderno, con tratti di architettura contemporanea di altissima qualità, una capienza di 8mila posti e accompagnato da edilizia residenziale da 92 unità, spazi commerciali e uffici.

I diversi tentativi fatti in questi anni per rinnovare lo stadio nazionale vanno letti in un’ottica di sviluppo del calcio di Gibilterra, dopo che la Federazione è stata ammessa alla UEFA nel 2013 e, successivamente, alla FIFA, nel 2016, diventando a tutti gli effetti una realtà internazionale con onori (partecipazione alle qualificazioni per Europei e Mondiali) e oneri (necessità di adeguarsi ai parametri infrastrutturali del calcio di massimo livello).

L’idea quindi è di rinnovare l’intera area dello stadio, che attualmente è a destinazione mista segnata da una serie di campi sportivi comunali, piccole attività commerciali frammentate e la vicinanza con la pista d’atterraggio dell’aeroporto (una delle caratteristiche più rappresentative di questo stadio). Non solo il progetto per l’impianto sportivo ma anche il coinvolgimento dell’attuale attività commerciale legata alla pompa di benzina Cepsa, sul lato est, che sarà lo spazio urbano sul quale si concentrerà la riqualificazione ad uso terziario.

L’investimento economico è quantificato in circa 100 milioni di sterline, e sarà incluso nel Piano Economico Nazionale di Gibilterra, mentre il progetto sarà firmato da ALI Design Ltd.

Il progetto dovrà ora superare gli step burocratici di approvazione, partendo dal primo, il “planning permission” (permesso di costruire) che sbloccherà poi la definizione del Progetto Definitivo. In caso di esito positivo, la Nazionale di Gibilterra giocherà le proprie partite ufficiali allo stadio di Faro, in Portogallo, perché l’obiettivo delle istituzioni locali è di iniziare i lavori già nel 2023.