Intervista a BOLINA Ingegneria. Quattro chiacchiere con Tobia Zordan

BOLINA Ingegneria Srl si occupa di ingegneria strutturale, con particolare attenzione a progetti complessi e strutture speciali, per realizzare opere innovative e sostenibili. Su questo numero di Tsport pubblichiamo il progetto del centro tennis Magna Grecia di Taranto, uno degli impianti sportivi in fase di realizzazione per i prossimi Giochi del Mediterraneo 2026 e di cui, tra i vari per gli stessi Giochi, BOLINA Ingegneria si è occupata. Questo progetto è stato lo spunto per conoscere meglio il lavoro della Società. Ne abbiamo parlato con Tobia Zordan, Socio fondatore e Presidente.

La sede di BOLINA a Mestre, progettata dallo stesso Studio.

Partiamo dall’inizio. Avete alle spalle una lunga storia in fatto di progettazione a livello internazionale, e specifica in impianti sportivi. Quali sono le caratteristiche della vostra Società che vi hanno permesso di ottenere questi incarichi?

Si, dal 2003 a oggi abbiamo partecipato a più di 1000 progetti, in Italia e all’estero. La nostra forza risiede nella combinazione di specializzazione tecnica e approccio innovativo. Da sempre ci dedichiamo con particolare attenzione alla progettazione di impianti sportivi, settore che rappresenta per noi non solo un ambito professionale, ma una vera e propria passione. La progettazione di strutture come stadi, arene e palazzetti dello sport richiede infatti una profonda comprensione delle esigenze tecniche, di sicurezza e funzionali, ma anche la capacità di creare spazi in grado di generare emozioni e senso di appartenenza. Il nostro Team, composto da ingegneri strutturisti specializzati in strutture speciali e analisi sismica, architetti esperti in modellazione BIM e professionisti con consolidata esperienza internazionale, ci permette di affrontare progetti complessi in Italia e all’estero.

Soci di BOLINA Ingegneria. Da sinistra: Tobia Zordan (Presidente), Alessandra Romano (Direttore Tecnico), Vittorio Di Gioia, Manuel Zecchinel, Cheng Lan, Luca Verta.

Storicamente BOLINA ha iniziato la sua attività nell’ambito degli impianti sportivi fuori dall’Italia, dagli Emirati Arabi agli Stati Uniti, dall’Australia al Sudafrica, affrontando ogni volta sfide tecniche e normative specifiche. Abbiamo poi portato in Italia l’esperienza maturata all’estero, con una flessibilità e una visione generali dei problemi. La combinazione di competenze specialistiche, approccio metodico, internazionalità e capacità di ascolto delle esigenze del Committente rappresenta uno dei nostri valori distintivi. La qualità dei risultati raggiunti e la soddisfazione dei Clienti con cui abbiamo collaborato ci hanno permesso di costruire nel tempo una solida reputazione nel settore, che oggi ci vede protagonisti in progetti strategici come quelli per i Giochi del Mediterraneo 2026.

A proposito di Giochi del Mediterraneo 2026, qual è il ruolo complessivo di BOLINA nella realizzazione delle strutture sportive previste?

Siamo impegnati su diversi fronti: Stadio Iacovone, Palaricciardi e Centro Magna Grecia a Taranto, Stadio Fanuzzi a Brindisi, Stadio Giardiniero a Lecce. Tutte le attività di progettazione sono al momento terminate e approvate e i cantieri – alcuni dei quali ci vedono impegnati come Direttori dei Lavori – sono aperti: un passaggio importante e una grande sfida, che ci riempie di orgoglio, perché si passa dal progetto alla realizzazione e si lavora per completare le strutture sportive, spesso con tempistiche molto strette. BOLINA svolge generalmente il ruolo di Capogruppo negli impianti sportivi che segue per i Giochi in Puglia, collaborando a livello locale con professionisti di assoluto valore, quali Giancarlo e Daniele Carroccia, Veruska Durante, Marco Gaballo.

Relativamente all’impianto più iconico dei Giochi, lo Stadio Iacovone di Taranto, si è prevista la realizzazione di nuove strutture di facciata e di una copertura completamente nuova e l’ampliamento delle tribune. Verrà rifatto totalmente e ampliato il primo anello e l’impianto sarà dotato delle più moderne attrezzature in termini di servizi e hospitality supportate da una progettazione BIM di eccellenza. Il cantiere procede secondo cronoprogramma.

A Brindisi, per lo Stadio Fanuzzi, abbiamo effettuato la progettazione strutturale nell’ambito di un ambizioso intervento di revamping e ampliamento che donerà all’impianto un volto contemporaneo e accattivante. Il progetto è approvato e il cantiere aperto.

Particolarmente significativo è il nostro ruolo di Direzione Lavori per il Complesso Palaricciardi di Taranto, dove stiamo seguendo la realizzazione di un’avveniristica struttura polivalente. L’intervento prevede la creazione di un volume ellissoidale di grande impatto visivo, coperto da una innovativa struttura leggera di grande luce, destinato ad ospitare eventi di atletica leggera indoor e manifestazioni culturali. A completamento, un corpo prefabbricato esterno ospiterà spogliatoi e servizi all’avanguardia. Siamo infine impegnati con i nostri partner nella DL dello Stadio Giardiniero di Lecce con una copertura di grandissimo interesse tecnico e del Centro Sportivo Magna Grecia, dedicato ad uno sport che dopo anni di scarsa presenza nelle cronache è oggi tornato ad essere sotto i riflettori trascinato dai risultati sportivi dei tennisti azzurri. In tutti questi progetti, l’approccio BIM integrato e la stretta sinergia con i vari specialisti coinvolti ci permettono di garantire standard qualitativi elevatissimi e il rigoroso rispetto delle tempistiche, nonostante la complessità tecnica e organizzativa degli interventi.

Nell’ambito di quest’ultimo progetto, il Centro Magna Grecia, qual è il vostro ruolo in questo progetto e quali sono i rapporti con i partner del Raggruppamento?

Nel progetto del Centro Tennis Magna Grecia a Taranto, il cui cantiere è stato avviato, BOLINA Ingegneria riveste un ruolo tecnico di primaria importanza, occupandosi della Direzione generale dei lavori e della progettazione esecutiva strutturale. Operiamo all’interno di un raggruppamento temporaneo di professionisti che vede come capogruppo Paolo Pettene & Partners con il quale abbiamo al momento molte collaborazioni attive per la realizzazione di strutture sportive in Italia.

Qual è la particolarità di questo progetto?

Il Centro Tennis Magna Grecia rappresenta un intervento di riqualificazione urbana e sportiva di particolare rilevanza, che trasforma radicalmente un impianto esistente in un moderno polo sportivo di eccellenza. Il cuore progettuale risiede nella creazione di un innovativo fabbricato centrale che reinterpreta con sensibilità contemporanea i canoni estetici e funzionali dell’architettura razionalista italiana, tradizionalmente legata agli impianti sportivi. Questo elemento architettonico, concepito come fulcro connettivo dell’intero complesso, integra in modo armonico spazi per atleti e pubblico, comprendendo una palestra tecnologicamente avanzata, spogliatoi di ultima generazione e ampie aree di socializzazione. L’intero intervento si sviluppa attorno a un elegante viale di distribuzione centrale che, partendo dall’ingresso monumentale, conduce ai campi da gioco attraverso una sequenza spaziale studiata per coniugare funzionalità e qualità architettonica. Particolare attenzione è stata dedicata alla flessibilità d’uso dell’impianto, con soluzioni temporanee studiate specificamente per i Giochi del Mediterraneo, tra cui tribune metalliche mobili di ultima generazione e servizi pubblici provvisori ad alta efficienza.

Qual è la vostra impressione sulla gestione centralizzata del lavoro da parte della Struttura Commissariale che coordina tutte le attività e la programmazione per i Giochi del Mediterraneo?

Le tempistiche di progettazione e realizzazione delle Opere per i Giochi sono molto serrate: difficile, per centrare gli obiettivi, pensare a gestioni diverse da quella che è stata organizzata.

Abbiamo riscontrato un ottimo livello di organizzazione e coordinamento, sia nella fase progettuale che nelle prime fasi cantieristiche che abbiamo avuto modo di seguire fino a oggi. Interagiamo quotidianamente e in maniera positiva ed efficace con la Struttura Commissariale attraverso un ufficio di coordinamento tecnico amministrativo con figure altamente qualificate come quelle di Silvio Scarcelli, Giuseppe Olivieri, Alessandra Presicci, Luca Lucani, Lucio Saracino, Laura Spinelli.

(Articolo realizzato in collaborazione con BOLINA Ingegneria Srl)