Le Federazioni di tiro sportivo e le loro linee guida

Insieme con le associazioni dei produttori di armi sportive e da caccia, le federazioni riconosciute dal CONI nel campo degli sport di tiro all’aperto hanno pubblicato un flyer con le loro raccomandazioni per la ripresa delle attività in sicurezza.

L’olimpionica ceca Libuše Jahodová in allenamento a Rio 2016 (foto Petr Toman / Shutterstock).

Le “Linee Guida per la riapertura in sicurezza delle strutture di tiro all’aperto” pubblicate dalle federazioni di tiro sportivo (FIDASC – Federazione Italiana Discipline Armi Sportive da Caccia, FITAV – Federazione italiana Tiro al Volo, FITDS – Federazione Italiana Tiro Dinamico Sportivo), insieme con l’ANPAM (Associazione Nazionale Produttori Armi e Munizioni Sportive e Civili), l’Assoarmieri e Conarmi, sono intese a dettare le misure precauzionali che devono essere adottate per assicurare l’esercizio di tutte le attività di tiro nella piena sicurezza per i tiratori e per gli operatori degli impianti, nonché per affrontare con adeguata preparazione la riapertura delle attività prevista nella fase 2.

Va premesso che in tutte le discipline di tiro all’aperto sono intrinsecamente rispettate le distanze di sicurezza, non essendo presente un contatto fisico tra i praticanti, non sono svolte attività fisiche di elevata intensità che richiedano la presenza e la frequentazione di spogliatoi per gli atleti e gli arbitri, né è necessaria la condivisione di alcun attrezzo tra i praticanti.

Pertanto le attività sportive di tiro all’aperto sono tra quelle maggiormente sicure nei confronti dei rischi sanitari dovuti alla presenza del Covid 19.

Il breve documento riporta quindi delle indicazioni di tipo igienico che sono valide in linea generale per tutti, nonché una serie di raccomandazioni indirizzate ai gestori delle strutture sportive, con riferimento alla necessità di informazione e formazione dei team sulle misure di prevenzione, alle modalità di comunicazione al pubblico delle misure adottate, alle modalità di accesso agli impianti, alla riorganizzazione degli spazi in funzione del distanziamento sociale.