A Roma, all’interno della “Nuvola” di Fuksas, nell’ambito dell’affollatissima manifestazione dedicata alla piccola e media editoria si è parlato di legalità nello sport, con l’intervento del presidente del Coni Giovanni Malagò e del capo della Polizia Franco Gabrielli.
Malagò a Più libri più liberi: contro il doping e contro la violenza nello sport
Gabrielli ha manifestato la necessità che siano le società sportive a tagliare i legami con i portatori di violenza e illegalità nell’ambito sportivo, prima che la Polizia debba intervenire in modo repressivo.
Malagò ha invece posto l’accento sull’esclusione della Russia dai Giochi invernali di Pyeongchang 2018; l’opinione è che quanto accaduto – dal “doping di stato” all’esclusione di un Paese come la Russia dai giochi – sia una sconfitta per tutti. Ora il medagliere di Sochi, artefatto a causa della manomissione delle provette degli atleti russi, deve essere rivoluzionato e molte medaglie passeranno di mano. In Italia – afferma Malagò – siamo consapevoli che rischiare con il doping è un suicidio, e destinando maggiori risorse alla lotta siamo diventati un esempio per altri Paesi. Speriamo che sia così.
Un’ultima stoccata è stata riservata al ritiro della candidatura di Roma dalle Olimpiadi del 2024: il presidente del Coni ritiene, senza se e senza ma, che si sia persa un’occasione irripetibile per il Paese.
Nella foto, Malagò e Gabrielli all’interno della Nuvola dell’architetto Fuksas.