Parchi acquatici: uno sguardo alle attrazioni

I parchi acquatici per definirsi tali devono proporre al pubblico giochi, attrazioni, divertimento. Guardiamo da vicino com’è fatto uno scivolo emozionante come il Dual Loop del parco Ondaland di Vicolungo (Novara).

(archivio New Dieresin Contract)

Tutti i parchi acquatici fanno a gara per mettere a disposizione del pubblico giochi e attrazioni sempre nuove. Queste si possono comunque raggruppare in poche semplici categorie: gli scivoli aperti, gli acquascivoli, i castelli d’acqua, le lagune (calme o con l’onda generata meccanicamente).

Sono comunque acquascivoli quelli chiamati twister, trottola, toboga, squid, idrotubo; gli scivoli aperti sono il foam, il kamikaze.

Alla base di tutti gli acquascivoli c’è il componente del tubo (o mezzo tubo se è allo scoperto), che viene aggregato con modalità diverse studiate per ottenere velocità ed accelerazioni, o decelerazioni, accuratamente modulate lungo un percorso più o meno lungo e articolato.

Ne vediamo più in dettaglio un esempio, realizzato per il parco acquatico Ondaland di Vicolungo, in Piemonte., lungo la Torino-Milano.

(archivio New Dieresin Contract)
(archivio New Dieresin Contract)

Il Dual Loop di Vicolungo

L’acquascivolo “Dual Loop” è un’attrazione sviluppata dalla New Dieresin, e nasce per l’uso esclusivo dei gommoni biposto.

Nella sua configurazione standard la pista, tubolare di 140 cm di diametro, parte da 16 metri di altezza con un primo tratto di forte accelerazione, inclinato di 60° rispetto all’orizzontale, seguito da un’imponente “loop” in contropendenza che raggiunge l’altezza massima di 11 metri.

dual loop disegno

Il settore della superficie di scivolata propriamente definito “loop” è composto da un primo tratto curvilineo in salita con un’inclinazione media in asse dei conci in vetroresina di circa 40° rispetto all’orizzontale e raggio decrescente, al fine di combinare la decelerazione dovuta alla gravità e l’incremento progressivo della forza centrifuga dovuta alla riduzione del raggio, per raggiungere l’apice con una velocità minima che permetta nella maggior parte delle combinazioni di peso degli equipaggi il suo superamento e quindi poter affrontare i tratti successivi dello scivolo.

A tal proposito nel punto di transizione inferiore, per chi non riuscisse a completare il percorso, è prevista una via di uscita intermedia.

Il “loop” si completa con un secondo tratto curvilineo in discesa che ha un andamento speculare e invertito rispetto al precedente, con un incremento del raggio progressivo al fine di aumentare in modo controllato la velocità di uscita. Segue un elemento di raddrizzamento rettilineo che introduce al tratto in curva di uscita dal “loop”.

L’arrivo in frenata viene realizzato attraverso specifiche vasche che garantiscono un arrivo in tutta sicurezza; l’intero percorso è stato progettato alternando elementi traslucidi ed opachi al fine di garantire una buona visibilità e percezione dello spazio da percorrere.

Su questa attrazione si raggiungono anche i 16 m/s, a seconda delle combinazioni di peso degli equipaggi, ma tutto sempre nel rispetto delle normative di riferimento (EN1069/1) in modo da non creare né difficoltà né disorientamento per gli utenti.

La pista di scivolata è costantemente bagnata da un film d’acqua al fine di diminuire l’attrito con la superficie di appoggio del gommone e di contribuire a regolare le velocità nei tratti in cui essa raggiunge valori elevati. A ciò provvede un sistema idraulico specifico con modalità e punti di alimentazione diversi lungo i vari tratti del percorso.

Per la gestione della sicurezza di utilizzo e il monitoraggio del funzionamento dello scivolo è prevista l’installazione di una serie di sensori lungo il percorso. I sensori sono parte integrante di un sistema di controllo e assenso alla partenza degli equipaggi composto anche da tornelli all’uscita dallo scivolo e monitor collegati alla console di comando e visibili dall’operatore addetto alla gestione delle partenze.

Ortofoto del parco Ondaland (clicca per ingrandire). Il Dual Loop è l’attrazione in alto a destra (Google Maps).
Ortofoto del parco Ondaland (clicca per ingrandire). Il Dual Loop è l’attrazione in alto a destra (Google Maps).

La piscina con l’onda

Molti parchi acquatici offrono all’utente una condizione che si avvicini il più possibile all’esperienza della spiaggia naturale: l’acqua calma della laguna viene allora movimentata con la creazione di onde artificiali.

Il sistema più efficiente per la produzione di un moto ondoso in piscina è quello pneumatico.

generatore d'onda

Speciali elettroventilatori centrifughi generano aria pressurizzata, che viene spinta in camere di compressione, progettate con volumi d’acqua interni preimpostati, mediante movimenti alternati e frequenza variabile.

Questo sistema, controllato da un PLC appositamente programmato, porta ad effetti di moto ondoso variabili in altezza, direzione e lunghezza, con onde alte fino a 120 cm.

Per ottenere i migliori risultati, la forma e la geometria di ogni piscina viene progettata in modo specifico in funzione del moto ondoso che si vuole poter creare.

laguna con onda artificiale a Rio Quente, Brasile (foto Judson Castro/ Shutterstock)
Laguna con onda artificiale a Rio Quente, Brasile (foto Judson Castro/ Shutterstock)

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