Piste ciclabili: l’incrocio di Corso Monforte

Ha destato un vivace dibattito la comparsa di una segnaletica complessa all’incrocio tra Corso Monforte e via San Damiano, a Milano.

Tutte le foto sono © Tsport by Tomaso.

L’intervento fa parte dei lavori di realizzazione della pista ciclabile da piazza San Babila a piazza Tricolore, cominciati il 25 settembre scorso. I lavori hanno riguardato la realizzazione di una segnaletica orizzontale e la posa di cordoli larghi 50 cm e alti 17. La pista è stata realizzata in parte su entrambi i lati della via, in parte, dove si restringe, su un solo lato, con una larghezza variabile da 1,5 a 2,9 metri.

All’incrocio che intercetta la cosiddetta “cerchia dei Navigli”, sono stati disegnati alcuni tratti di corsie in rosso, nonché un tratteggio che attraversa la carreggiata e intende guidare chi arriva da San Babila indirizzandolo, attraverso l’incrocio, verso sinistra (vedi foto sopra), vietandogli di proseguire sulla stessa via: infatti il tratto successivo presenta la pista su un solo lato e il ciclista si troverebbe contromano (nella foto sotto a sinistra, la segnaletica che invita a non proseguire diritto).

Una adeguata temporizzazione semaforica dovrebbe impedire l’impegno contemporaneo dell’incrocio da pare di ciclisti, automobilisti e pedoni.

Ricordiamo che Milano è una delle 10 città del mondo che hanno vinto il bando della Bloomberg Philanthropies “BICI” (Bloomberg Initiative for Cycling Infrastructure), lanciato nel 2022 in collaborazione con la Global Designing Cities Initiative (GDCI), con un progetto che prospetta un itinerario ciclabile al servizio della città e delle scuole, rispondendo alle esigenze legate agli spostamenti casa-scuola.

Quella dell’incrocio di corso Monforte sarebbe dunque una soluzione teoricamente valida, ma realizzata in un incrocio forse troppo piccolo, dove quindi la somma delle informazioni sull’asfalto può creare confusione. Le soluzioni riportate nella guida pubblicata dalla GDCI “Global Street Design Guide”, ipotizzate su schemi viari più ampi, appaiono più “pulite” e decisamente più sicure.

Intersezioni con la viabilità ciclabile dalla Global Street Design Guide (courtesy of the Global Designing Cities Initiative).

Cosa fa Bloomberg Philanthropies

Bloomberg Philanthropies investe in 700 città e 150 Paesi del mondo per garantire una vita migliore e più lunga al maggior numero di persone. L’organizzazione si concentra su cinque aree chiave per creare un cambiamento duraturo: arte, istruzione, ambiente, innovazione governativa e salute pubblica. Bloomberg Philanthropies comprende tutte le attività benefiche di Michael R. Bloomberg, tra cui la sua fondazione, la filantropia aziendale e personale, nonché Bloomberg Associates, una società di consulenza pro bono che opera nelle città di tutto il mondo. Nel 2022, Bloomberg Philanthropies ha distribuito 1,7 miliardi di dollari.

Che cos’è la Global Designing Cities Initiative (GDCI):

Lanciata nel 2014, la missione della Global Designing Cities Initiative è quella di trasformare le strade di tutto il mondo, ispirando leader, professionisti e comunità a immaginare cosa è possibile fare quando si progettano strade che mettono le persone al primo posto. Il lavoro della GDCI è guidato dalle strategie e dalle migliori pratiche internazionali raccolte nella Global Street Design Guide.

Speciale Outdoor nel prossimo Tsport 354

Questo articolo anticipa uno degli argomenti che saranno trattati nel numero di Tsport in uscita a fine dicembre: “Speciale Gioco e sport outdoor / Rigenerazione, paesaggio, inclusività, solidarietà”.