Il ponte tibetano in Valtellina

Inaugurato a fine settembre, il Ponte nel Cielo è un percorso pedonale sospeso nel vuoto a oltre 140 metri di altezza sulla val Tartano: lungo 234 metri, è il più alto di questo genere in Europa.

La val Tartano, una laterale della Valtellina di solito non particolarmente frequentata, è stata presa d’assalto, specialmente nei week-end, da quando, nello scorso settembre, è stato aperto il ponte “tibetano” che unisce la frazione di Campo Tartano al maggengo Frasnino.

Siamo a 1034 metri di quota e, attraversando il ponte – largo quanto basta per l’incrocio di due persone – si può osservare da un lato la diga di Colombera (140 metri più in basso…) e dall’altro la piana dell’Adda che sfuma nel lago di Como.

Certo, attraversarlo in un giorno di forte vento – come è capitato a noi per realizzare la galleria fotografica – è un’impresa che richiede un certo coraggio. Il ponte è ancorato a una robusta struttura alle due estremità, ma è pur sempre sorretto da trefoli d’acciaio sospesi nel vuoto, cui si appoggiano le 700 assi in legno di larice della passerella. Lavori eseguiti dalla austriaca HTB Baugesellshaft.

L’iniziativa del Consorzio Püstarèsc parte nel 2016, sul modello di altre realizzazioni in Svizzera ed in Austria che hanno avuto un grande successo. I soci del consorzio, valligiani ed altri amici accomunati dall’amore per la montagna, con proprie risorse hanno reso possibile la costruzione di un’opera con lo scopo di aiutare la piccola Val Tartano a non rimanere abbandonata a se stessa. Il costo è stato di 750.000 euro, di cui il 70% finanziati dal consorzio e il rimanente dalla Fondazione Cariplo e dai donatori che hanno “adottato” le assi in larice.

La passerella, aperta al pubblico dalle 9,30 alle 16,30, è percorribile da tutti al costo di 5 euro per l’intera giornata, ed è gratuita per bambini e ragazzi. Si parte dall’abitato di Campo Tartano e si raggiunge il maggengo Frasnino, da cui si può tornare indietro o inoltrarsi nei sentieri che percorrono la montagna; non volendo riattraversare il ponte è possibile scendere alla diga e risalire dal versante opposto.

(Foto di BG per Sport&impianti)