Selargius (Ca): nasce il primo centro di avviamento allo sport paralimpico sardo

Presso l’Istituto San Domenico Savio, Sa.Spo ha aperto un centro importante per la pratica dello sport paralimpico, come tennistavolo, ginnastica, pallacanestro e calcetto.

È stato inaugurato a fine febbraio a Selargius un polo di riferimento per lo sport paralimpico, gestito da Sardegna Sport (Sa.Spo) di Cagliari, che dal 1982 si dedica alla pratica di numerose discipline sportive, essendo stata riconosciuta come CASP (Centro Avviamento Sport Paralimpico) dal Comitato Italiano Paralimpico.
L’iniziativa nasce dalla necessità di restare al passo con i tempi attraverso l’utilizzo di aree e strutture che possano riservare maggiori comfort agli atleti paralimpici e a tutte le persone con disabilità.

 

Gli “attori” del progetto

Un capannone completamente ristrutturato si è trasformato in palestra funzionale paralimpica. La struttura appena inaugurata sorge presso l’Istituto Salesiano San Domenico Savio di Selargius ed è stata realizzata grazie anche al contributo di Fondazione Vodafone Italia che, attraverso il bando OSO (Ogni Sport Oltre), ha sostenuto il progetto “Sport e non solo”.
Fondazione Vodafone Italia si è impegnata nel “fornire supporto concreto alle persone con disabilità che vogliono praticare sport e allo stesso tempo sostenere attivamente le associazioni sul territorio”: così ha spiegato Maria Piccolo, consigliere di Fondazione Vodafone Italia. “Il centro inaugurato coniuga l’esperienza di un’associazione molto radicata nella comunità locale con il recupero di una struttura architettonica, rappresentando un importante traguardo verso la crescita di una società inclusiva e aperta alle diversità, affinché lo sport sia a pieno un diritto di tutti. Per questo Fondazione Vodafone ha lanciato due anni fa OSO ognisportoltre.it, diventato un punto di riferimento per lo sport paralimpico in Italia”.


Tanta l’emozione vissuta negli attimi in cui il presidente di Sa.Spo Luciano Lisci ha tagliato il nastro, con alle spalle diversi invitati, tra cui i tecnici e i tesserati Sa.Spo. Al suo fianco il vice presidente nazionale del CIP Sandrino Porru e il vicepresidente del CIP Sardegna Simone Carrucciu, che si è complimentato con la Sa.Spo per l’enorme apporto nello scrivere la storia del movimento paralimpico in Sardegna. “A me più che di disabilità piace parlare di abilità, perché tutti noi, nessuno escluso, abbiamo delle peculiarità inimitabili che contribuiscono a dare valore aggiunto allo sport. L’attività della Sa.Spo abbraccia circa il 30% di tutte le discipline paralimpiche esistenti: un ottimo risultato che spero migliori ulteriormente, magari con l’incremento anche di figure specializzate nell’insegnamento di nuove discipline”.

 

La palestra

All’interno della struttura un ampio salone da allenamento diventa idoneo alla pratica di sport vari: pallacanestro, calcetto, calcio balilla, tennistavolo, ginnastica. Ci sarà anche l’opportunità di cimentarsi con le bocce paralimpiche, attività che si presta anche alle disabilità più serie.
Nello spazio antistante trova la sua perfetta destinazione un’area pesi, con attrezzature all’avanguardia da usufruirne comodamente.
Nelle strutture adiacenti funzionano impianti gestiti da altre realtà sportive, aspetto che può favorire una produttiva interazione. L’intento della Sa.Spo è infatti di rendere fruibile il centro a tutti gli abitanti della città metropolitana di Cagliari, compresi anche i non disabili.

 

(Crediti fotografici: ognisportoltre.it; saspo.it)

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