Tokyo e le Olimpiadi senza pubblico dall’estero

Il Giappone non rinuncia a svolgere i Giochi, già rimandati di un anno, ma per garantire la sicurezza rispetto alla pandemia decide di riservare l’accesso al solo pubblico residente. E le Olimpiadi diventano sempre più un programma televisivo.

La Tokyo Sky Tree, alta 634 metri (foto joelpapalini  / Shutterstock).

La notizia, già ventilata alcuni giorni fa, è diventata ufficiale: il Giappone non ammetterà spettatori stranieri alle Olimpiadi di Tokyo.

Non è una buona notizia per le casse degli organizzatori, e men che meno per le agenzie che avevano già venduto milioni di biglietti in pacchetti comprensivi di viaggio e alloggio (saranno rimborsati i biglietti per le gare, ma i viaggi aerei e i voucher alberghieri?).

Ma è soprattutto una cattiva notizia per l’Olimpiade in sé che, pur con un pubblico di soli giapponesi, sarà privata della caratteristica coreografia multietnica e diventerà uno spettacolo eminentemente televisivo, come del resto sono gli eventi sportivi che si stanno svolgendo, a porte chiuse, da un anno a questa parte.

Già la partenza della fiaccola, prevista per il 25 marzo, era stata riprogrammata come evento chiuso al pubblico: partirà da Fukushima, la prefettura devastata dallo tsunami e dal conseguente incidente nucleare del 2011, ma la duplice simbologia potrà essere apprezzata solo on line.

Forse addirittura senza pubblico sarà la cerimonia inaugurale, e gli atleti stranieri potranno portare con sé solo pochi addetti, con ruoli ben determinati.

Tokyo ha così deciso di non rinunciare all’Olimpiade – già rinviata di un anno – pur sapendo che dal punto di vista economico comporterà una perdita mai vista. Molte sedi di gara sono costruzioni temporanee che saranno smantellate a fine Giochi: magra consolazione, le otto sedi permanenti (fra cui il nuovo Stadio Olimpico destinato alla cerimonia di apertura) sono pensate per offrire impianti sportivi moderni ed efficienti anche per l’uso pubblico in futuro.

Bach al CIO per altri quattro anni

Thomas Bach è stato votato quasi all’unanimità nella 137ma sessione del CIO, svoltasi il 10 marzo da remoto, confermandosi presidente del Comitato Internazionale per i prossimi quattro anni. Le sue prime dichiarazioni erano state rassicuranti nei confronti della capacità organizzativa del Giappone, garantendo che le Olimpiadi saranno quanto mai “sicure” anche dal punto di vista sanitario. Fatto sta che la sicurezza sarà ottenuta escludendo gli spettatori stranieri, come ha annunciato pochi giorni dopo la presidente del Comitato organizzatore Seiko Hashimoto, in accordo con la ministra dello Sport, Tamayo Marukawa, e la governatrice di Tokyo, Yuriko Koike.

Le Olimpiadi si svolgeranno dal 23 luglio all’8 agosto, e le Paralimpiadi dal 24 agosto al 5 settembre.