Tokyo 2020: è ufficiale lo slittamento al 2021

Dopo giorni di incertezze, voci e smentite, il premier giapponese Abe Shinzo ha annunciato lo slittamento dei giochi olimpici e paralimpici estivi al prossimo anno.

Le ultime settimane sono state caratterizzate dal comune denominatore del Covid-19, e dal conseguente stato di incertezza generale a proposito del prossimo futuro. Incertezza che ha raggiunto anche i vertici del Comitato Olimpico Internazionale e l’amministrazione nipponica, con appelli da parte di quasi tutte le comunità sportive e le associazioni olimpiche nazionali a far prevalere il buon senso e dare la priorità innanzitutto alla salute pubblica, degli atleti come del pubblico.

Abe, in realtà, non sembrava intenzionato ad accettare uno slittamento: a fronte di un consenso popolare che si attesta appena al di sopra del 50% e di una spesa già affrontata di 30 miliardi di dollari (il numero in realtà varia fra 29 e 38, a seconda di come vengono calcolati i costi) , Tokyo 2020 è un appuntamento al quale molti nel governo giapponese guardavano con speranza, sia per il rilancio economico della nazione che per innalzare l’opinione pubblica, già annaspante per l’aumento dell’imposta sui consumi dall’8 al 10% e per la conseguente recessione che si profilava ancora prima della comparsa del Covid-19. Così il mese di marzo ha visto un continuo alternarsi ipotesi di rinvii e conseguenti smentite, il tutto alimentato da dichiarazioni volutamente ambigue del premier stesso e del suo staff. Lo stesso presidente del Comitato Olimpico Thomas Bach prometteva, non più tardi di una settimana fa, che la cerimonia di inaugurazione si sarebbe tenuta a Luglio senza alcun ritardo. La smentita non si è fatta aspettare, e Abe Shinzo ha dichiarato successivamente, dal momento in cui i comitati olimpici che avrebbero disertato i giochi a causa della pandemia si stavano facendo sempre più numerosi, che se non fosse stato possibile organizzare le olimpiadi in modo “completo” sarebbe stato valutato uno slittamento, senza specificare se di qualche mese o di un anno.

Oggi, 24 Marzo, arriva la dichiarazione ufficiale a seguito di un confronto telefonico fra il premier nipponico e il presidente del COI: i giochi si terranno nell’estate del 2021. Uno spostamento che, secondo alcune stime, costerà al Giappone almeno 5 miliardi, ma che è comunque da preferirsi ad un annullamento totale che farebbe sprofondare la nazione nella crisi economica peggiore dalla recessione del 2008.

Nella gallery, Tokyo come si preparava nei mesi scorsi alle Olimpiadi (Credits: Shutterstock, 4).