Tornano i Giochi della Gioventù

Presentato in Senato il disegno di legge, attualmente in corso di esame, per istituire i nuovi Giochi della Gioventù e promuovere la pratica sportiva nelle scuole.

Giochi della Gioventù

È stata avviata la discussione sulla promozione della pratica sportiva nelle scuole e sull’istituzione dei nuovi giochi della gioventù, sulla base del disegno di legge presentato in Senato.

La Dichiarazione sullo sport, adottata dalla Conferenza dei rappresentanti dei Governi degli Stati membri dell’Unione europea nel 1997, sottolinea la rilevanza sociale dello sport, evidenziando il ruolo che esso assume nel forgiare l’identità e nel ravvicinare le persone (Trattato di Amsterdam).

Il disegno di legge mira a ripensare radicalmente l’attuale approccio allo sport nelle scuole, consentendo effettivamente ai giovani di accedere alle diverse discipline sportive già all’interno delle scuole e sollevando così le famiglie dagli ostacoli possibili, economici e sociali.

A compimento dell’attività sportiva svolta nel corso dell’anno scolastico, il disegno di legge prevede che gli studenti siano coinvolti nei nuovi Giochi della Gioventù, diversamente articolati a seconda dell’età dei partecipanti e del tipo di disciplina praticato.

Così interviene in merito Sportcity : “I giochi della gioventù non rappresentano un momento romantico e nostalgico che attinge dal nostro passato, ma piuttosto uno strumento utile necessario nel piano formativo per disegnare un futuro migliore”.

Fondamentale per Anci, “partire dallo stanziamento di risorse necessarie per le strutture. Basti pensare che il PNRR ha stanziato 300 milioni per le palestre scolastiche a fronte delle 2859 domande presentate, per un totale di spesa di circa 3 miliardi di euro: uno squilibrio che conferma il dato secondo il quale solo il 44% delle scuole dispone di strutture idonee all’attività sportiva”.

La stessa Corte dei Conti nella Delibera 13/2022 sui fondi PNRR per lo sport nelle scuole ha evidenziato la necessità di fondi più congrui alle reali esigenze delle scuole italiane o, quantomeno, di una loro destinazione alla sola scuola primaria, in coerenza con quanto previsto dalla legge di bilancio 2022 sulla graduale introduzione dell’educazione motoria nelle scuole del primo ciclo di insegnamento”.

Sui Giochi della Gioventù, Anci insiste sul fatto che essi debbano essere aperti a tutti gli studenti e studentesse, indipendentemente dal merito, e che nulla debba essere dovuto dalle famiglie, per permettere una partecipazione inclusiva ai Giochi. Inoltre, è prevista “l’istituzione di un’apposita sezione dei Nuovi Giochi per le persone diversamente abili” ma nella stessa scuola primaria vanno inserite attività come il baskin, inclusivi tra bambini normodotati e disabili.

È intervenuto anche il dottor Attilio Turchetta, responsabile di medicina dello sport all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e referente della Società Italiana di Pediatria per lo Sport. “Siamo il peggior Paese OCSE per la pratica dello sport in età pediatrica, secondo le linee guida OMS. Gli ostacoli sono di ordine culturale – il 27% degli italiani non pratica sport perché non è interessato, 7 bambini su 10 sono sedentari se lo sono i genitori; di ordine economico – perché l’Italia è il 16esimo paese in UE per spesa pubblica dedicata allo sport e, infine, di ordine infrastrutturale – poiché abbiamo solo 131 impianti sportivi ogni 100 mila abitanti e 6 edifici scolastici su 10 non hanno palestra”.

Ripristinando i Giochi della Gioventù sarebbe possibile un’immediata capillarizzazione dell’offerta sportiva, che potrebbe arrivare a tutti gli 8000 Comuni del nostro Paese”.

I Giochi della Gioventù: un po’ di storia

Ideati nel 1968, i Giochi della Gioventù sono una manifestazione storica nella storia dello sport studentesco, un modello che ha visto la partecipazione di atlete e atleti che hanno scritto pagine importanti dello sport italiano.

La prima edizione risale al maggio 1969, a Roma, e l’ultima è datata 1996.

Essi includevano varie discipline dell’atletica leggera, dalle gare di velocità e mezzofondo al lancio del peso e del vortex, al salto in alto e in lungo.

Concorrere ai Giochi della Gioventù comprendeva il passaggio dalle fasi locali alle provinciali, fino alle nazionali di Roma. L’obiettivo dei Giochi della Gioventù era allargare la base degli sportivi e far conoscere la bellezza e i vantaggi della pratica di uno sport anche a chi non si era ancora avvicinato a nessuna disciplina.

(fonte immagini: Adobestock)