Genova-Nervi: Una pressostruttura stagionale per il basket

Su una superficie decisamente più ridotta rispetto all’intervento visto alle pagine precedenti, una copertura pressostatica rimovibile è stata inserita in un contesto urbano che richiede una particolare attenzione e delle scelte estetiche non banali.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 331

Le scelte di progetto

La Ardita Juventus (una società sportiva dilettantistica fondata nel 1906 tra appassionati di nuoto) dispone oggi in concessione, incastonati nel verde dei Parchi di Nervi, di alcuni impianti sportivi dedicati prevalentemente al basket e al minibasket, con spazi anche per le arti marziali e per le bocce.
L’intervento è stato finalizzato a una drastica rifunzionalizzazione degli spazi esterni in concessione alla società, in modo da soddisfare diversi obiettivi: innanzitutto ridurre il degrado delle aree esterne, provvedendo ad una uniformazione dei materiali e dei trattamenti, ed operando sugli spazi aperti destinati all’attività sportiva, mediante un insieme di opere volte al loro recupero e potenziamento; in particolare, agire sul campo principale, garantendone l’uso per il gioco del basket a norma con i regolamenti esistenti, utile anche per le gare dei campionati fino alla serie C regionale, in modo da evitare le onerose migrazioni in campi da gioco lontani.
Infine, si è previsto di intervenire sulle aree a verde, formando una cornice d’insieme agli spazi di percorrenza e d’uso, che allo stesso tempo non interferisca negativamente con le attività sportive.

Gli interventi sul campo principale

L’intervento principale previsto dal progetto è la copertura provvisoria del campo centrale con una struttura pressostatica a doppia membrana. La copertura in PES/PVC, è posata senza l’ausilio di strutture di sostegno e stabilizzata da una sovrappressione interna generata da un elettroventilatore posto all’esterno. Poggia su un cordolo in muratura alla base della struttura, utile a regolarizzare la base di appoggio ed evitare perdite d’aria.
Concepita per essere montata in opera nella stagione fredda e per essere smontata all’arrivo dell’estate, la copertura è a doppia membrana per ottimizzare il risparmio sul riscaldamento ed evitare, sempre all’interno, i fenomeni di condensa superficiale tipici delle strutture a membrana unica.  Esternamente la membrana ha color sabbia, con un disegno a due tonalità concepito per mitigarne le dimensioni e limitare l’impatto ambientale. All’interno la membrana è invece di colore bianco, per ottimizzare e uniformare l’illuminazione interna. La struttura è totalmente autoportante senza l’ausilio di strutture esterne. La sua stagionale rimozione non lascerà quindi in opera alcuna sovrastruttura, restituendo completamente le visuali intorno all’area al loro stato precedente.
A fianco del campo sono posizionati la stazione di pompaggio e di riscaldamento dell’aria interna alla pressostruttura. Non potendoli sistemare all’interno, sono alloggiati in un gabbiotto in legno a liste, delle dimensioni di m 6 x 2,50, provvisto di apertura frontale ad anta.
In merito al terreno da gioco, è stata eliminata la precedente recinzione, ed asportata interamente la pavimentazione in erba sintetica, ripristinando il sottostante fondo in asfalto; su questo, regolarizzato e reso complanare, è stata posata una pavimentazione galleggiante studiata specificamente come suolo sportivo per gli incontri di basket, formata da pannelli di parquet giuntati a secco con incastri maschio/femmina e smontabili a fine stagione.

Gli interventi sui campi minori e sugli altri spazi

Nel complesso, l’insieme degli interventi sugli spazi aperti è mirato a consolidare le aree dedicate all’attività sportiva, ma nel contempo a ridurre le superfici permeabili e potenziare la dotazione di verde sia basso che arboreo.
Il campo regolamentare per il gioco delle bocce è stato ripristinato mediante livellatura e stesa di nuovo fondo in ghiaietto fine, oltre al ripristino dei paracolpi e della recinzione. I campi non regolamentari per il gioco delle bocce sono stati preservati nel loro ottimo stato di conservazione, procedendo semplicemente alla necessaria manutenzione ordinaria.
Il campetto per minibasket è stato riqualificato, livellando la pavimentazione esistente con suolo sportivo in gomma sintetica per esterni. È stato aggiunto un nuovo canestro per ottimizzarne la fruizione secondo la disciplina 3c3.
Lo spiazzo tra palestra e campi sportivi, in ragione del suo uso come campo da gioco aggiuntivo, è stato regolarizzato con la stesa, come nel caso del minibasket, di un livellante sintetico.
I restanti spazi di circolazione sono stati interamente trattati rendendone il suolo permeabile attraverso l’asportazione totale delle pavimentazioni in asfalto e la loro sostituzione con terra stabilizzata o altro materiale carrabile che assicuri pari permeabilità all’acqua. La larghezza dei percorsi è calcolata in funzione dell’esodo degli studenti dall’edificio scolastico adiacente, essendo gli spazi di progetto interessati tuttora dall’uso come via di uscita dagli spazi didattici e dalla palestra. Le porzioni di spazio restanti, non interessate dai percorsi, sono rinaturalizzate a verde, con la formazione di piccole aiuole provviste di un bordo in muratura utile anche come seduta a servizio dei campi da gioco adiacenti. Vi sono messe a dimora essenze arbustive tipiche della macchia mediterranea e alberi di piccola taglia, quali agrumi e fruttiferi.
L’implementazione del verde è condotta anche con la riqualificazione dell’aiuola sul lato a ponente, ripulita, rinnovata e sulla quale sono stati piantati due alberi di ulivo.

La pressostruttura

Le pressostrutture o strutture pneumatiche, sono sistemi tensostrutturali in PES/PVC nei quali sia la forma, che la portanza, sono determinate dalla differenza di pressione tra l’involucro interno e quella atmosferica, realizzando così un sistema strutturale estremamente efficiente in termini di rapporto peso portato/peso portante. La sovrappressione nella struttura è mantenuta da un’unità principale di gonfiaggio, integrata con l’impianto di riscaldamento. La struttura pneumatica viene ancorata perimetralmente mediante un tubo metallico dentro ad una guaina in PVC rinforzato; tale tubo viene poi ancorato a terra mediante dei “picchetti a catena” con passo di un metro.
La struttura progettata e realizzata da Canobbio Textile Engeneering Srl per l’Ardita Juventus occupa una superficie di 39×22,50 m, pari a 887,50 mq, e raggiunge un’altezza massima di 11,40 m. La superficie di sviluppo risulta così di 1650 mq, abbracciando un volume di circa 6000 metri cubi.

La copertura a doppia membrana

Per migliorare l’efficienza energetica della struttura vengono realizzate coperture a doppia membrana dove si forma una camera d’aria con funzione coibente.
Tale tipologia di copertura è formata da una membrana esterna che viene saldata ad alta frequenza con una membrana interna. Solo quella esterna ha una funzione statica e quindi assorbe tutte le forze generate dai carichi esterni, come vento, pioggia, ecc. La membrana interna ha la sola funzione di comporre una camera d’aria ai fini della trasmittanza termica.
Nel progetto di Ardita Juventus, per fini architettonici, la membrana esterna viene confezionata con due colori di grigio differenti. La composizione chimica e la tipologia di pigmenti grigi usati nella fabbricazione dei tessuti permettono una traslucenza differente oltre che una estetica particolare.
La soluzione della membrana così adottata permette il raggiungimento di un duplice effetto estetico.
Aspetto esterno: le due tonalità di grigio consentono di dare dinamicità alla struttura con un effetto a strisce alternate, una scura e una più chiara.
Aspetto interno: internamente si ottengono ulteriori due effetti, uno con la luce artificiale interna dove la membrana illuminata dai fari a led consente di avere una ottima illuminazione omogenea e di notevole intensità. Questo grazie al fatto che la membrana interna usata è di un solo colore, il bianco. Nelle giornate di sole si ottiene un secondo effetto, che grazie alla differenza di colore e quindi di pigmentazione intrinseca del colore stesso, appare a strisce chiare e scure dovute alle ombre proiettate sulla membrana interna.

Le caratteristiche delle membrane

Il tessuto impiegato per la membrana esterna della copertura e per il tamponamento è in poliestere ad alta tenacità e una spalmatura di PVC, eseguita su entrambe le facce, ed un particolare trattamento rendono questo tessuto impermeabile e resistente agli agenti atmosferici.
Nella fase di spalmatura il PVC viene additivato con particolari prodotti che lo rendono autoestinguente ed omologato per la Reazione al fuoco.
Il tessuto impiegato per la membrana interna è in poliestere PVC ad alta traslucenza. L’inserimento della seconda membrana permette una maggiore coibentazione all’interno della pressostruttura; la trasmittanza termica passa da un valore U di 5,5 W/(m²K) per la singola membrana ad un valore U di 2,5 W/(m²K) per la doppia membrana.

L’impianto di gonfiaggio e riscaldamento

L’impianto tecnologico è composto da una unità di gonfiaggio e riscaldamento a condensazione ad alto rendimento.
Il Kit supplemento “Inverter” permette un sensibile risparmio energetico in quanto interfacciandosi con il kit regolatore pressione agisce automaticamente aumentando o diminuendo la pressione all’interno del pallone a seconda delle condizioni atmosferiche esterne. Per esempio, agendo manualmente sulla pressione durante le ore notturne è possibile impostare una pressione minima all’interno del pallone in modo tale da risparmiare sul consumo della macchina; in caso di necessità (neve improvvisa) l’Inverter interviene aumentando la pressione interna automaticamente.
La stabilità della struttura pressostatica sotto carichi esterni (vento, pioggia, ecc..), anche in caso di mancanza di energia elettrica, viene garantita da una unità secondaria di emergenza con motore diesel, collegata al sensore di pressione e a un anemometro che rileva la velocità del vento intervenendo automaticamente..