Palazzo del ghiaccio a Folgaria

E’ caratterizzato da un profilo dinamico il corpo del palaghiaccio realizzato nella località turistica del Trentino: la massa architettonica assume così una inaspettata leggerezza.

Lungo la strada di transito veloce, la Statale 350, l’immagine volumetrica del palaghiaccio di Folgaria si allunga ai piedi del paese seguendo in parallelo la direzione est-ovest. A contatto ed in continuità con il centro sportivo e la piscina determina, con questi, un vero e proprio basamento di servizi lungo i bordi a valle dell’abitato.
Trattandosi di una struttura di notevole dimensione, il principio fondamentale della sua soluzione architettonica è quello di avere una serie di segni e tracciati ben visibili lungo gli assi direzionali in maniera tale da non bloccare formalmente il volume in un unico punto spaziale ma di costruire visivamente una direzione prospettica orizzontale.

Copertura e tamponamenti sono gli elementi che, rispetto al progetto iniziale ed in seguito a successive varianti, sono stati modificati in maniera sostanziale per ottenere un punto ottimale di equilibrio estetico e funzionale. Si è previsto un andamento della copertura non unitario ma come un involucro spaccato in due ali con lo scopo di evitare l’effetto di barriera generando piuttosto una visione spaziale dinamica.
Le due ali della copertura, ad andamento curvilineo differenziato, sono formate da travi in legno lamellare separate da una fascia vetrata che arricchisce di luminosità la parte centrale della copertura.

Il loro appoggio, al centro, avviene su una trave reticolare metallica spaziale che percorre tutta la lunghezza del fabbricato per una luce di circa 70 metri e all’interno della quale passeranno i vari condotti degli impianti.
Sia all’interno che all’esterno, la preziosità del legno rappresenta una costante dato che ogni pesantezza strutturale è assorbita totalmente dalla trave metallica reticolare.
La maggior parte delle chiusure laterali del palaghiaccio di Folgaria sono formate da vetrate che danno completa luminosità e trasparenza all’interno consentendo un rapporto diretto con il paesaggio. Le vetrate sono in piccola parte (quelle a contatto con le gradinate) in vetro acidato, per il resto sono protette da un brise-soleil verticale in legno rinforzato da lamiere metalliche.
Analizzando il complesso sportivo esistente e di futura realizzazione si è evidenziata la necessità di collegare con un percorso coperto l’attuale edificio palestra-piscina, con il palazzo del ghiaccio.
Ciò si è rivelato possibile tramite un percorso che collega il primo livello dei due impianti in corrispondenza ed al di sotto del piazzale a quota + 6.90 m.
La possibilità di usufruire di più spazio adiacente ha fornito l’occasione per realizzare una zona destinata al fitness, con una palestrina per la ginnastica, il body-building, la pesistica, lo yoga, ecc. ed una zona servizi con sauna, bagno turco, massaggi ed idromassaggi, lampade solari.