Parete di arrampicata a Paluzza (Udine)

L’intervento consiste nella realizzazione di una palestra di roccia per attività di arrampicata sportiva a fune e bouldering posta all’interno di un edificio di proprietà comunale utilizzato come campo da tennis.

La palestra d’arrampicata indoor si sviluppa su una struttura modulare di 11 metri di altezza per 9 metri di larghezza e con aggetto massimo di 3,70 m; per permettere un’ampia fruibilità, dal principiante all’arrampicatore evoluto, è stata dotata di 12 linee di rinvii, di volumi ed appigli e sono state tracciate 12 vie di salita, di colore e difficoltà differenziati, che partono dal 4a all’8a+.
L’arrampicata avviene in totale sicurezza anche grazie alla presenza, alla base, di due grossi tappeti mobili basculanti che definiscono e delimitano l’area dell’arrampicata.
Lo scheletro della struttura è in legno lamellare; le colonne, gli elementi d’irrigidimento e quelli che disegnano il profilo hanno dimensione 8×12 cm.
I punti di assicurazione individuale sono connessi direttamente alla struttura in legno mediante una piastra in acciaio dello spessore di 6/8 mm ancorata alle colonne in legno mediante un bullone da 12 mm di diametro e due viti da 6 mm in modo che il carico dinamico massimo, ossia l’atleta in caduta, venga ripartito direttamente sulla struttura in lamellare e non sui pannelli in legno.
La superficie di arrampicata è costituita da pannelli in legno multistrato dello spessore di 19 mm con caratteristiche meccaniche come da UNI EN 310-314-323, realizzati mediante incollaggio fenolico come da DIN 68-705. I pannelli sono fissati alla struttura in legno mediante viti di 6 mm di diametro in ragione di 6 / 12 viti per pannello.
Lo scheletro della struttura è sostenuto da un graticcio verticale di colonne e travi in lamellare di sezione 8×20 fissato al piede ed in sommità alle strutture esistenti.
Poiché la struttura è stata collocata presso un impianto sportivo polifunzionale, il sistema dei materassi basculanti, rialzati e addossati completamente alla parete, permette, al termine dell’utilizzo, la chiusura totale dell’impianto inibendo in tal modo qualsiasi possibilità di salita in assenza di personale specializzato addetto alla gestione.