Inaugurata nell’estate del 2024, la nuova pista di atletica di Gallarate è stata realizzata con fondi PNRR: nuovo manto e nuovi seggiolini, mentre il campo di calcio risale al 2022.
Riqualificazione dello stadio di atletica di Gallarate (Va)
Risale a questa estate l’inaugurazione ufficiale della pista di atletica di Gallarate, progetto finanziato con un milione di euro di fondi PNRR.
I lavori allo stadio di atletica hanno riguardato miglioramenti alle tribune con la posa di 720 nuovi sedili in materiale termoplastico, e del rifacimento della pista a 6 corsie in colore azzurro, con pavimento sportivo prefabbricato in gomma.
Il manto del campo di calcio centrale omologato LND, adatto anche per la pratica del rugby, era già stato rifatto nel 2022 in erba sintetica.
Con questi lavori, Gallarate, dopo più di 30 anni, può vantarsi di avere una pista di atletica nuova e performante: un intervento necessario, poiché la pista non era più utilizzabile per la pratica sportiva.
In parallelo a Gallarate procedono i lavori per la cittadella sportiva outdoor con campi da calcetto, basket e club house, oltre a un’area ludica eco-sostenibile. Il costo per questa cittadella è di circa 1,5 milioni di euro, finanziati con il PNRR.
Si tratta di un progetto sportivo complessivo: risale già al 2022 e prevede la realizzazione in due cluster, il primo con un campo da calcetto, uno da basket, la club house con spogliatoi e un’area ludica che andrà a raddoppiare il parco delle Azalee. I lavori del cluster 1 sono attualmente in corso.
Il secondo lotto è quello di recente realizzato, relativo alla rigenerazione dell’impianto Azalee – Stadio Azzurri d’Italia di Gallarate, con rifacimento della pista di atletica e sistemazione della tribuna, che completa il restyling dello stadio, dopo i lavori al manto sintetico del campo di calcio.
Il Cluster 2: la pista di atletica di Gallarate (Va)
L’area individuata per l’operatività del Cluster 2 è di 26.300 mq. Nell’impianto sono presenti una pista di atletica a sette corsie regolamentare omologata originariamente FIDAL, oltre ad aree lanci, salti e pedana per il salto in lungo; e un campo giuoco calcio omologato LND categoria eccellenza, recentemente realizzato in manto sintetico, completo di impianto di irrigazione e materassino in substrato drenante verticalmente.
In virtù di tale accorgimento il campo risulta ottimale anche per la pratica del gioco rugby. Anche la tracciatura del campo di calcio, le distanze dai bordi consentono il rispetto della normativa FIR e IRB.
Nell’impianto sono altresì presenti una tribuna avente capacità di 720 posti, con doppio accesso, completa di locale “regia” e al piano terra dotata di spogliatoi per squadre, arbitri e locale infermeria, oltre ai servizi igienici per gli utenti, i cittadini e completa di bagno disabile. Tutte le finiture risultavano inidonee alle prescrizioni normative in materia di sicurezza e aspetti energetici.
Stante la centralità dell’area su direttrici di sviluppo progettuale in corso e stante altresì la sensibilità sociale del quartiere periferico, il recupero della struttura sportiva di atletica di proprietà comunale è di grande beneficio urbanistico e sociale.
Il potenziamento e il miglioramento dell’offerta sportiva nell’area (anche in virtù del Cluster 1) sul quartiere interessa di riflesso tutta la città di Gallarate, in quanto l’impianto preesistente, è il maggiore per capienza e potenzialità, con i benefici diretti per gli atleti che potranno differenziare proprie attività con discipline ad oggi non praticabili nell’area urbana.
Il recupero della struttura consentirà anche inclusività sociale per categorie fragili e particolare attenzione alla disabilità, che in questi anni ha mostrato anche grazie ad atleti di punta nelle Paraolimpiadi, quanto l’attività sportiva possa essere fattore di riscatto e affermazione primaria dei diritti e dell’inclusività.
In un’ottica di valutazione costi-benefici il ripristino della piena funzionalità dell’impianto appariva indispensabile. L’amministrazione ha investito sul manto del campo di giuoco calcio e il completamento del risanamento della struttura che comprende la pista di atletica crea oggi un unicum sportivo con un ambito di influenza e attrattività sovracomunale.
Ai benefici urbanistici di rigenerazione del tessuto morfologico e sociale dell’area, si sommano indubbiamente valori intrinseci di creazione di un’attività attrattiva sportiva che beneficierà dalle limitrofe attività amatoriali e professionistiche di valore già in essere, differenziandosi per offerta sportiva e completando esaustivamente la stessa a livello extracittadino.
La soluzione progettuale del cluster 2 di rigenerazione dell’impianto sportivo Azalee Azzurri di Italia di Gallarate specificatamente ha comportato il rifacimento completo della pista di atletica in manto sintetico prefabbricato, comprese le aree salti e pedane e la revisione / integrazione delle attrezzature, nonché il rifacimento della segnaletica e delle cordolature.
Il manto sportivo della pista di atletica di Gallarate (Va)
Una volta ripristinato il sottofondo, il manto sportivo prescelto è stato del tipo prefabbricato in gomma, certificato IAAF (oggi WA).
Il manto ha uno spessore totale di 13,5 mm ed è perciò adeguato all’utilizzo di chiodi di lunghezza pari o inferiore a 12 mm.
Il manto è prodotto a partire da due strati di mescola a base di gomma, ciascuno caratterizzato da una diversa formulazione e colorazione, calandrati e vulcanizzati insieme. A seguito del processo di vulcanizzazione i due strati sovrapposti risultano legati fra di loro a livello molecolare in modo da formare uno strato unico privo di giunzioni orizzontali.
Il processo produttivo garantisce spessore e caratteristiche fisico-meccaniche uniformi sull’intera superficie della pista, indipendentemente dalla planarità del sottofondo e dalle condizioni ambientali durante la posa in opera.
La parte superiore del manto è composta di gomma solida, è priva di rivestimenti e di granuli in gomma parzialmente incorporati ed è improntata per ottimizzare la trazione ed il drenaggio superficiale, così da consentire l’utilizzo di chiodi a bassa penetrazione sia in condizioni di asciutto che di bagnato. La parte inferiore del manto, anch’essa composta di gomma solida, ospita una costruzione geometrica che, a seguito dell’installazione, realizza una matrice di celle piene d’aria.
Le celle si comprimono quando il piede colpisce la superficie, assorbendo la forza di impatto e le vibrazioni, e tornano alla forma originale quando il piede lascia la superficie. Le celle hanno la forma di un esagono allungato nella direzione di corsa.
La risultante costruzione geometrica a nido d’ape allungato è deformabile in tre dimensioni. Le nervature sono distanziate e orientate in modo da facilitare la deformazione laterale della superficie, per accelerare il movimento rotatorio del piede dal quinto al primo metatarso e mantenere un supporto continuo al piede, riducendo il movimento laterale della gamba.
Il ripristino della pista è completato con le segnature e le targhettature regolamentari.
Sono state inoltre ripristinate la barriera siepi, le tavole di battuta per i salti in estensione e la cassetta d’imbucata per il salto con l’asta.
Come detto in precedenza, è stata operata inoltre la riqualificazione della tribuna, con il rifacimento dell’involucro trasparente, la posa di nuovi serramenti, e la posa di 720 nuove sedute in materiale termoplastico stampato ad iniezione in un unico blocco privo di inserti metallici a norma Vigili del Fuoco.